Cambio da sertralina a fluvoxamina.
Buongiorno dottori.
Mi rivolgo a voi perché mi siete sempre stati d'aiuto.
Venerdì scorso sono stato dal mio psichiatra e gli ho riferito i problemi che stavo avendo con lo Zoloft. Lo stavo prendendo da inizio estate per il mio disturbo depressivo maggiore. Verso metà estate (agosto), quando lo psichiatra mi ha aggiunto cinque gocce di Daparox (paroxetina) da prendere dopo pranzo e mi ha aumentato lo Zoloft da 50 mg a 100 mg, ho avuto qualche giorno di vera e propria ipomania. Secondo lui, quindi, c'erano possibilità che io avessi un disturbo bipolare II. Per questo mi ha tolto il Daparox, mi ha ridotto lo Zoloft da 100 a 50 mg e mi ha aggiunto il litio (900 mg al giorno). Questo a inizio settembre. E da lì è iniziata la mia odissea. Avevo vertigini, vomito e svenimenti. Io, da stupido quale sono, ho subito dato la colpa al litio. Ma il risultato della litiemia era basso (0,45). Io comunque ho insistito per farmelo togliere. Solo ora ho capito qual'era il motivo di quei strani sintomi: la riduzione dello Zoloft. Comunque sia, ora sono di umore stabile, quindi il mio psichiatra ha deciso di non aggiungere stabilizzatori dell'umore ed è tornato all'ipotesi che io possa soffrire di disturbo borderline di personalità (diagnosticato due anni fa) con fasi depressive.
Ora... assumevo solo Zoloft 50 mg e Prazene (gocce 10-10-15 per l'ansia). Ma soffrivo di problemi gastrointestinali. Già il mio intestino è irritabile di suo, con lo Zoloft andava sempre peggio. Ho avuto gastrite e poi anche diarrea, inappetenza (da sempre... purtroppo lo Zoloft mi ha fatto sempre dimagrire, anche quando lo ho preso qualche anno fa per un anno e mezzo) e poi questa flatulenza dall'odore nauseabondo. Emettevo gas almeno una volta ogni cinque minuti, e mi stava portando a un fortissimo stato di angoscia e isolamento. Lo psichiatra ha così deciso di cambiare lo Zoloft con la Fluvoxamina. All'inizio voleva prescrivermi il Daparox, ma io gli ho detto che avevamo già provato e lui ha detto che forse era meglio provare con qualcos'altro dato che "il daparox mi aveva portato troppo su".
Io mi sono informato sulla fluvoxamina... e non credo sia fatta per me. So che è il primo SSRI ad essere stato approvato e ho letto che efficace soprattuto nel DOC ma non nella depressione. Secondo voi per quale motivo me lo ha prescritto? Avrei tanto voluto non ricordargli che la paroxetina l'avevamo già provata, perché secondo me sarebbe stata molto più valida nel mio caso (per la mia depressione e per la mia ansia).
Un'altra domanda riguarda quei disturbi gastrointestinali che stavo avendo. Secondo voi era davvero lo Zoloft? Perché da quando lo ho smesso la flatulenza è diminuita notevolmente.
Secondo voi dovrei dire al mio psichiatra che sarebbe meglio la paroxetina per me?
Mi rivolgo a voi perché mi siete sempre stati d'aiuto.
Venerdì scorso sono stato dal mio psichiatra e gli ho riferito i problemi che stavo avendo con lo Zoloft. Lo stavo prendendo da inizio estate per il mio disturbo depressivo maggiore. Verso metà estate (agosto), quando lo psichiatra mi ha aggiunto cinque gocce di Daparox (paroxetina) da prendere dopo pranzo e mi ha aumentato lo Zoloft da 50 mg a 100 mg, ho avuto qualche giorno di vera e propria ipomania. Secondo lui, quindi, c'erano possibilità che io avessi un disturbo bipolare II. Per questo mi ha tolto il Daparox, mi ha ridotto lo Zoloft da 100 a 50 mg e mi ha aggiunto il litio (900 mg al giorno). Questo a inizio settembre. E da lì è iniziata la mia odissea. Avevo vertigini, vomito e svenimenti. Io, da stupido quale sono, ho subito dato la colpa al litio. Ma il risultato della litiemia era basso (0,45). Io comunque ho insistito per farmelo togliere. Solo ora ho capito qual'era il motivo di quei strani sintomi: la riduzione dello Zoloft. Comunque sia, ora sono di umore stabile, quindi il mio psichiatra ha deciso di non aggiungere stabilizzatori dell'umore ed è tornato all'ipotesi che io possa soffrire di disturbo borderline di personalità (diagnosticato due anni fa) con fasi depressive.
Ora... assumevo solo Zoloft 50 mg e Prazene (gocce 10-10-15 per l'ansia). Ma soffrivo di problemi gastrointestinali. Già il mio intestino è irritabile di suo, con lo Zoloft andava sempre peggio. Ho avuto gastrite e poi anche diarrea, inappetenza (da sempre... purtroppo lo Zoloft mi ha fatto sempre dimagrire, anche quando lo ho preso qualche anno fa per un anno e mezzo) e poi questa flatulenza dall'odore nauseabondo. Emettevo gas almeno una volta ogni cinque minuti, e mi stava portando a un fortissimo stato di angoscia e isolamento. Lo psichiatra ha così deciso di cambiare lo Zoloft con la Fluvoxamina. All'inizio voleva prescrivermi il Daparox, ma io gli ho detto che avevamo già provato e lui ha detto che forse era meglio provare con qualcos'altro dato che "il daparox mi aveva portato troppo su".
Io mi sono informato sulla fluvoxamina... e non credo sia fatta per me. So che è il primo SSRI ad essere stato approvato e ho letto che efficace soprattuto nel DOC ma non nella depressione. Secondo voi per quale motivo me lo ha prescritto? Avrei tanto voluto non ricordargli che la paroxetina l'avevamo già provata, perché secondo me sarebbe stata molto più valida nel mio caso (per la mia depressione e per la mia ansia).
Un'altra domanda riguarda quei disturbi gastrointestinali che stavo avendo. Secondo voi era davvero lo Zoloft? Perché da quando lo ho smesso la flatulenza è diminuita notevolmente.
Secondo voi dovrei dire al mio psichiatra che sarebbe meglio la paroxetina per me?
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Gentile utente,
Se ha avuto una ipomania con un antidepressivo, più che altro si direbbe che il medico abbia posto una diagnosi diversa, di disturbo bipolare, non di semplice episodio indotto occasionalmente da quella cura.
In ogni caso, il ragionamento si ripete un po' con tutti gli altri antidepressivi.
Non è chiaro perché si ponga il problema di contestare le decisioni del medico. E' andato per avere un cambiamento della cura, questo è stato fatto in considerazione degli effetti collaterali.
Se ha avuto una ipomania con un antidepressivo, più che altro si direbbe che il medico abbia posto una diagnosi diversa, di disturbo bipolare, non di semplice episodio indotto occasionalmente da quella cura.
In ogni caso, il ragionamento si ripete un po' con tutti gli altri antidepressivi.
Non è chiaro perché si ponga il problema di contestare le decisioni del medico. E' andato per avere un cambiamento della cura, questo è stato fatto in considerazione degli effetti collaterali.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
Mi paiono due cose diverse. Un conto è se pensa (però senza motivo) che una cosa non sia adatta per Lei, un altro conto è se dopo averla iniziata ha un effetto iniziale e vuol sapere se è normale o meno, cosa su cui può chiedere chiarimenti al medico.
Mi paiono due cose diverse. Un conto è se pensa (però senza motivo) che una cosa non sia adatta per Lei, un altro conto è se dopo averla iniziata ha un effetto iniziale e vuol sapere se è normale o meno, cosa su cui può chiedere chiarimenti al medico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.8k visite dal 24/10/2016.
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