Aripriprazolo
Buongiorno per contrastare una neuropatia del pudendo, almeno per me, molto debilitante dal punto di vista della resistenza interiore uno psichiatra mi ha consigliato l'Aripriprazolo da prendere in dose da 2,5 (mezza da 5). Ho fatto questo per 2 mesi circa, dopodichè, costatata da parte sua l'assenza di particolari effetti collaterali mi ha detto di passare alla pasticca intera. Con questa cura, secondo lo psichiatra, avrei ridotto notevolmente il continuo rimuginio sui fastidi che tale patologia mi arreca: Molto spesso problemi nello stare seduto, costante senso di peso e stiramento anal-perineale, notevoli fastidi dopo lo svuotamento vescicale e intestinale. Succede però che da quando sono passato al 5mg devo fronteggiare, oltre i miei soliti problemi, una tremenda spossatezza, addiritura ho problemi pure nello stare in piedi vista l'estrema debolezza agli arti inferiori! Possibile che non esista altra molecola che mi possa validamente aiutare dal punto di vista psicologico senza questi effetti collaterali visto che una cura risolutiva per le neuropatie dei nervi pudendi praticamente non esiste? Grazie a chi risponderà
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Il suo sintomo risulterebbe essere reale e non frutto di problematiche psichiatriche per cui il farmaco non ha indicazione specifica per questo tipo di disturbi.
Diverso è il discorso se ha sviluppato dei sintomi psichiatrici ma che comunque vanno trattati con altri tipi di trattamento e non con l'antipsicotico.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Diverso è il discorso se ha sviluppato dei sintomi psichiatrici ma che comunque vanno trattati con altri tipi di trattamento e non con l'antipsicotico.
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[#2]
D'accordo con il parere del collega, non credo l'abilify sia il farmaco adatto in questo caso e comunque ha effetti collaterali che invece di aiutarla peggiorano il quadro generale. Non so se le è mai stato consigliato il Gabapentin o il Lyryca per il dolore neuropatico.. probabilmente si... altrimenti sarebbero da provare.
Dr.ssa irene pergentini
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Utente
Innanzitutto La ringrazio per la pronta risposta. All'inizio lo specialista mi aveva prescritto Zoloft che io presi per un certo periodo. Quando insieme costatammo l'assenza di risultati saltò fuori Abilify (In farmacia poi arrivò il generico). Da qui quello che ho precedentemente esposto! A questo punto Lei mi consiglierà di confrontarmi con lo Psichiatra. Ma lui mi ha già fatto capire che dovrei abituarmi alla spossatezza e proseguire con la dose da 5 mg visto che gli avevo riferito che l'ansia del risveglio (pensando alla solita giornata di fastidi) era diminuita. Praticamente lui considera ciò un buon risultato del farmaco. Ma io non sono convinto. Lei cosa mi consiglia?
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Utente
Grazie dottori Ruggiero e Pergentini! Per quanto riguarda il medico di famiglia....purtroppo in 30 e più anni d'attività non gli è mai capitato un caso come il mio. A questo punto non so se privileggiare il sostegno psichiatrico o continuare con la sperimentazione di terapie per il pudendo o forse meglio entrambi!
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Il fatto che il farmaco funzioni da antidepressivo non implica che possa avere indicazione nel suo caso, come anche gli SSRI.
La condizione di partenza ha determinate caratteristiche cliniche per la cui eventuale terapia ci sono specialisti appositi.
Per il resto è preferibile che faccia riferimento ad uno specialista in psichiatria per la valutazione delle condizioni secondarie.
Non è detto che possa essere presente una diagnosi psichiatrica che debba ricevere un trattamento.
La condizione di partenza ha determinate caratteristiche cliniche per la cui eventuale terapia ci sono specialisti appositi.
Per il resto è preferibile che faccia riferimento ad uno specialista in psichiatria per la valutazione delle condizioni secondarie.
Non è detto che possa essere presente una diagnosi psichiatrica che debba ricevere un trattamento.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.4k visite dal 19/10/2016.
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