Infarto silente?
Salve, sono una ragazza di 21 anni... Vorrei raccontare la mia esperienza per capire se ho avuto un infarto silente. Da premettere che non effettuo una visita cardiologica da 2 anni, e dall'ultima erano risultate delle aritmie dovute a un malassorbimento di sali minerali (a detta del cardiologo) e soffro di extrasistole. Circa un mese fa, una notte, l'anulare destro comincia a pulsarmi ininterrottamente, a formicolare, come un flusso sanguigno veloce, tutta la notte sudo freddo e tremo involontariamente... La mattina mi sveglio con un lieve mal di testa nella zona destra, non riesco più a deglutire cibi solidi, mi sento da vomitare tutto il giorno, e tossisco di continuo. In seguito sono stata per circa 7 giorni a letto, non producevo più saliva, avevo tachicardia costante e pressione ballerina, talvolta molto bassa e talvolta molto alta (70 -90 ; 95 - 150). Ho avuto diversi sintomi neurologici: continue fascicolazioni e mioclonie, percezioni visive e tattili distorte, nel senso che vedevo e vedo tutt'ora contrasti di colore che gli altri non vedono, ed inoltre percepisco variazioni di luce che per gli altri sono impercettibili (es. vedo lampeggiare luci che gli altri non vedono), seria difficoltà a deglutire, bruciore sottocutaneo, in particolare ai polsi e alle mani, sensazione di punture di spillo, sensazione di acqua addosso pur con la pelle asciutta... E per finire polimenorrea... Le ultime analisi del sangue avevano evidenziato soltanto una sideremia alta, fuori dai valori della norma... (164) e ho la VES a 30 da quando sono nata praticamente. Ho fatto una RM encefalica 15 gg fa ed è risultata completamente negativa. Ora i sintomi neurologici stanno sparendo, e anche la tachicardia, prendendo ansiolitici e antidepressivi, perché a detta del mio psichiatra era soltanto una nevrosi. Ma io mi chiedo: è possibile che io abbia avuto un infarto silente dovuto ad una malformazione congenita? Ho lo stomaco molto gonfio fin da quando ero piccola e spesso ho sofferto di nausea serale, e dolori retrosternali che si irradiavano fino alla mandibola (anche se dalla gastroscopia era emersa un'esofagite da reflusso + iperemia in sede precardiale). 4 gg fa ho effettuato un doppler dei tronchi sovraortici, che mi era stato prescritto dall'otorino per acufeni, ma è risultato anch'esso negativo. Se io avessi avuto un infarto, il doppler avrebbe rilevato qualcosa? A quale esame devo sottopormi per togliermi questo dubbio che mi sta attanagliando? grazie mille...
[#1]
lei non ha avuto alcun infarto.
se ha la psicosi dell infarto curi la psicosi
se ne vuole avere la dimostrazione esegua un banale ECG
si tranquillizzi
saluti
cecchini
se ha la psicosi dell infarto curi la psicosi
se ne vuole avere la dimostrazione esegua un banale ECG
si tranquillizzi
saluti
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#12]
Evidentemente ha bisogno di una visita psichiatrica
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#14]
Gentile utente,
alcuni sintomi stanno forse sparendo, ma mi sembra che la preoccupazione sia immutata. Che cura sta seguendo ?
alcuni sintomi stanno forse sparendo, ma mi sembra che la preoccupazione sia immutata. Che cura sta seguendo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#15]
Utente
Levopraid, Zoloft e Alprazolam, da circa un mese. Sono spariti i bruciori sottocutanei, le percezioni alterate (sentivo odore di bruciato, o di medicina che gli altri non sentivano; udivo il suono della sirena dell'autoambulanza al posto del suono del climatizzatore; vedevo le immagini sul cellulare gratinate e tendenti al fucsia), i conati di vomito, la disfagia, la tachicardia, ma rimangono immutate le fascicolazioni e le mioclonie, i brividi di freddo, la derealizzazione, gli acufeni, la fotofobia, i fosfeni (vedo ombre colorate nel mio campo visivo, anche al buio), pelle che si segna e si arrossa facilmente, come se si fosse assottigliata. Onestamente questi fenomeni non mi sembrano riconducibili ad un disturbo psico-somatico, quanto ad una patologia cardiaca o cerebrale. La RM encefalica è risultata negativa, come ho già scritto, ma del mio cuore non so nulla per il momento.
[#16]
Gentile utente,
Il farmaco chiave nel controllo di questa sindrome è lo zoloft, che però funziona non prima di un mese e ad una certa dose.
Ancora ragiona per sintomi, per diagnosi di esclusione etc. Di fatto la diagnosi che le è stata fatta è psichiatrica, e quindi riguarda il cervello, e il sintomo centrale riguarda la preoccupazione per le malattie, o di non avere il controllo di ciò che accade al corpo, altrimenti non le avrebbero dato questa cura.
Prestando attenzione preoccupata alle proprie funzioni sicuramente si creano dei sintomi perché sono definiti dalla preoccupazione, non perché la psiche genera dei sintomi. Dopo di che, negli stati ansiosi c'è un'insieme variegato di sintomi corporei di vario tipo.
Il farmaco chiave nel controllo di questa sindrome è lo zoloft, che però funziona non prima di un mese e ad una certa dose.
Ancora ragiona per sintomi, per diagnosi di esclusione etc. Di fatto la diagnosi che le è stata fatta è psichiatrica, e quindi riguarda il cervello, e il sintomo centrale riguarda la preoccupazione per le malattie, o di non avere il controllo di ciò che accade al corpo, altrimenti non le avrebbero dato questa cura.
Prestando attenzione preoccupata alle proprie funzioni sicuramente si creano dei sintomi perché sono definiti dalla preoccupazione, non perché la psiche genera dei sintomi. Dopo di che, negli stati ansiosi c'è un'insieme variegato di sintomi corporei di vario tipo.
[#18]
Gentile utente,
Non solo questa è l'ipotesi, nell'ipocondria si verifica una attenzione esasperata, che rende sintomi elementi indefinibili, corrispondenti spesso al nulla oggettivo, o alla normalità, o alla irrilevanza.
Non solo questa è l'ipotesi, nell'ipocondria si verifica una attenzione esasperata, che rende sintomi elementi indefinibili, corrispondenti spesso al nulla oggettivo, o alla normalità, o alla irrilevanza.
[#21]
Utente
Dottore il fatto è che io temo di avere un angioma encefalico che non è stato riscontrato dalla RM normale, che magari ha sanguinato e mi ha causato una polineuropatia... Secondo lei, se io avessi avuto una polineuropatia, questa non si sarebbe "tolta" con gli psicofarmaci? E quindi dovrei escludere quest'ipotesi? Visto che, come ho già detto, in 2 settimane ho riscontrato parecchi miglioramenti...
[#22]
Gentile utente,
Il fatto è che non può fare a meno di ripartire da capo con questa sua paura. E come avevo detto sopra ragiona per esclusione, e per singoli sintomi.
La risposta dipende dal dosaggio della sertralina, che comunque sull'obiettivo della preoccupazione sta iniziando ora a funzionare, e poiché da come scrive la preoccupazione c'è, forse è un problema di dose o/o di tempistica.
Il fatto è che non può fare a meno di ripartire da capo con questa sua paura. E come avevo detto sopra ragiona per esclusione, e per singoli sintomi.
La risposta dipende dal dosaggio della sertralina, che comunque sull'obiettivo della preoccupazione sta iniziando ora a funzionare, e poiché da come scrive la preoccupazione c'è, forse è un problema di dose o/o di tempistica.
[#24]
Gentile utente,
"Perché per uscire dall'ipocondria io ho bisogno di risposte..."
Assolutamente no, il contrario. Ha bisogno di una cura, o dell'assenza di risposte alle domande ipocondriache.
Le risposte alle domande ipocondriache peggiorano l'ipocondria.
Il suo pensiero è attualmente spostato sull'oggetto delle sue paure e sulla richiesta di rassicurazione, tanto che se ne esce con l'assurda richiesta di chiarimento : "Dunque lo Zoloft è in grado di guarire una polineuropatia? "
Stiamo parlando della cura che le è stata data dallo psichiatra, per farle passare il disturbo d'ansia.
"Perché per uscire dall'ipocondria io ho bisogno di risposte..."
Assolutamente no, il contrario. Ha bisogno di una cura, o dell'assenza di risposte alle domande ipocondriache.
Le risposte alle domande ipocondriache peggiorano l'ipocondria.
Il suo pensiero è attualmente spostato sull'oggetto delle sue paure e sulla richiesta di rassicurazione, tanto che se ne esce con l'assurda richiesta di chiarimento : "Dunque lo Zoloft è in grado di guarire una polineuropatia? "
Stiamo parlando della cura che le è stata data dallo psichiatra, per farle passare il disturbo d'ansia.
[#32]
Gentile utente,
Le pupille hanno delle contrazioni alla luce.... giustamente. Al momento, le ripeto, non si ha l'impressione che la sua ansia sia sotto controllo, la terapia è probabilmente orientata verso l'attenuazione di "sintomi", o meglio parametri. Se uno è preoccupato per la frequenza cardiaca e gli diamo un farmaco che la abbassa, lì per lì sarà meno preoccupato, ma ovviamente se ha una ipocondria ciò non risolverà il problema.
Le ripeto, al momento ragiona sui sintomi, o sulla normalità, preoccupandosi, facendo controllare, e ottenendone una preoccupazione maggiore.
Invece si disinteressa completamente del dettaglio che le è stato chiesto, cioè quale è la dose di zoloft.
Le pupille hanno delle contrazioni alla luce.... giustamente. Al momento, le ripeto, non si ha l'impressione che la sua ansia sia sotto controllo, la terapia è probabilmente orientata verso l'attenuazione di "sintomi", o meglio parametri. Se uno è preoccupato per la frequenza cardiaca e gli diamo un farmaco che la abbassa, lì per lì sarà meno preoccupato, ma ovviamente se ha una ipocondria ciò non risolverà il problema.
Le ripeto, al momento ragiona sui sintomi, o sulla normalità, preoccupandosi, facendo controllare, e ottenendone una preoccupazione maggiore.
Invece si disinteressa completamente del dettaglio che le è stato chiesto, cioè quale è la dose di zoloft.
[#34]
Gentile utente,
Quindi sono 50 mg, che è una dose mediamente inefficace. E' una dose iniziale, ma si rischia di non vedere effetti a questa dose, per cui sarebbe il caso di fare il punto col medico. La tempistica è di alcune settimane, e fin qui ci siamo, ma non a queste dosi.
Quindi sono 50 mg, che è una dose mediamente inefficace. E' una dose iniziale, ma si rischia di non vedere effetti a questa dose, per cui sarebbe il caso di fare il punto col medico. La tempistica è di alcune settimane, e fin qui ci siamo, ma non a queste dosi.
[#36]
Gentile utente,
Questo l'ha già detto, perché il suo punto è parlare dei singoli sintomi per avere rassicurazione che non è niente, ma il punto non è questo, in ogni caso non ha senso.
Lei assume una cura per una diagnosi psichiatrica, la dose va controllata perché è inferiore alla media efficace.
Non le torna che una cura psichiatrica possa far passare dei sintomi di vario tipo, infatti il punto non è questo, la cura mira alla preoccupazione, ancora è sottodosata e infatti la preoccupazione è ancora qui, con il condizionamento che dà ai suoi ragionamenti e al controllo che fa dei suoi parametri.
Questo l'ha già detto, perché il suo punto è parlare dei singoli sintomi per avere rassicurazione che non è niente, ma il punto non è questo, in ogni caso non ha senso.
Lei assume una cura per una diagnosi psichiatrica, la dose va controllata perché è inferiore alla media efficace.
Non le torna che una cura psichiatrica possa far passare dei sintomi di vario tipo, infatti il punto non è questo, la cura mira alla preoccupazione, ancora è sottodosata e infatti la preoccupazione è ancora qui, con il condizionamento che dà ai suoi ragionamenti e al controllo che fa dei suoi parametri.
Questo consulto ha ricevuto 36 risposte e 6.6k visite dal 17/10/2016.
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