Depressione paroxetina 40 mg
Buongiorno,
ho iniziato a dicembre 2015 ad assumere paroxetina alla dose di 20 mg/die (partendo con 3 giorni a 10 mg). Avevo pensieri negativi ricorrenti che mi portavano ad avere attacchi di panico. Il tutto poi è confluito in uno stato depressivo. Ho iniziato la cura presso uno psichiatra (unito ad una psicoterapia) che mi ha prescritto la paroxetina (20 mg al giorno alla mattina). A luglio la dose mi è stata aumentata a 40 mg poichè lo stato depressivo non cessava. Ho avuto netti miglioramenti riguardo agli attacchi di panico (azzerati) ma pensieri negativi ripetitivi e stati depressivi si alternano a momenti di serenità. E' da circa un anno che sto assumendo questo farmaco. E' normale una situazione del genere? A breve incontrerò ancora il mio psichiatra per parlarne di questa situazione. Grazie della cortese risposta. Coediali saluti.
ho iniziato a dicembre 2015 ad assumere paroxetina alla dose di 20 mg/die (partendo con 3 giorni a 10 mg). Avevo pensieri negativi ricorrenti che mi portavano ad avere attacchi di panico. Il tutto poi è confluito in uno stato depressivo. Ho iniziato la cura presso uno psichiatra (unito ad una psicoterapia) che mi ha prescritto la paroxetina (20 mg al giorno alla mattina). A luglio la dose mi è stata aumentata a 40 mg poichè lo stato depressivo non cessava. Ho avuto netti miglioramenti riguardo agli attacchi di panico (azzerati) ma pensieri negativi ripetitivi e stati depressivi si alternano a momenti di serenità. E' da circa un anno che sto assumendo questo farmaco. E' normale una situazione del genere? A breve incontrerò ancora il mio psichiatra per parlarne di questa situazione. Grazie della cortese risposta. Coediali saluti.
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Gentile utente,
In un anno in genere le cure si cambiano, anche più di una volta se non funzionano. C'è una ragione per cui da Dicembre a Luglio la dose è rimasta quella nonostante una risposta non soddisfacente ?
In un anno in genere le cure si cambiano, anche più di una volta se non funzionano. C'è una ragione per cui da Dicembre a Luglio la dose è rimasta quella nonostante una risposta non soddisfacente ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
Buonasera dottor Pacini,
la ringrazio per la risposta. Da dicembre a luglio assumendo 20 mg di paroxetina ho praticamente azzerato gli attacchi di panico ma lo stato depressivo alternava momenti di crisi a momenti in cui riuscivo a gestirmi i pensieri negativi. Mi incontro una volta al mese con lo psichiatra da dicembre 2015 e ogni volta le dico lo stato in cui mi sento in quel momento e come sono stato il mese precedente. A luglio vista la persistenza di uno stato depressivo ha deciso di aumentarmi la dose a 40 mg. Da luglio in poi ho iniziato a stare decisamente meglio. Ho passato agosto e settembre sereno come se nulla fosse accaduto. Settimana scorsa di botto sono ricomparsi lentamente i pensieri negativi e ad oggi mi ritrovo nello stesso stato di prima. Pensavo di esserne uscito invece sono ancora qui a convivere con questo stato depressivo. Non mi sono mai abbattuto, ho sempre fatto tutto quello che dovevo e volevo fare in questi mesi. Ho persino lavorato per tutta l'estate, studiato. Ma purtroppo quando mi entrano nella testa questi pensieri negativi ripiompo in uno stato depressivo che non mi fa stare sereno. Cordiali saluti
la ringrazio per la risposta. Da dicembre a luglio assumendo 20 mg di paroxetina ho praticamente azzerato gli attacchi di panico ma lo stato depressivo alternava momenti di crisi a momenti in cui riuscivo a gestirmi i pensieri negativi. Mi incontro una volta al mese con lo psichiatra da dicembre 2015 e ogni volta le dico lo stato in cui mi sento in quel momento e come sono stato il mese precedente. A luglio vista la persistenza di uno stato depressivo ha deciso di aumentarmi la dose a 40 mg. Da luglio in poi ho iniziato a stare decisamente meglio. Ho passato agosto e settembre sereno come se nulla fosse accaduto. Settimana scorsa di botto sono ricomparsi lentamente i pensieri negativi e ad oggi mi ritrovo nello stesso stato di prima. Pensavo di esserne uscito invece sono ancora qui a convivere con questo stato depressivo. Non mi sono mai abbattuto, ho sempre fatto tutto quello che dovevo e volevo fare in questi mesi. Ho persino lavorato per tutta l'estate, studiato. Ma purtroppo quando mi entrano nella testa questi pensieri negativi ripiompo in uno stato depressivo che non mi fa stare sereno. Cordiali saluti
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Ex utente
Devo dire in aggiunta che prima di luglio 2015 avevo un sacco di pensieri negativi ripetitivi e avevo una forte paura di essere caduto in depressione e di non riuscire più ad uscirne. Avevo paura di perdere il controllo e di compiere qualche gesto irrazionale, avevo paura di stare male e di essere ricoverato in un centro psichiatrico. Molti di questi pensieri si sono attenuato ad oggi. Persiste però il pensiero ricorrente di dirmi che sono depresso e che non riuscirò a fare nulla a causa di questo stato. Ripetendomi sempre queste cose nella testa non faccio altro che aumentare il mio stato negatività.
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Gentile utente,
Parla di stato depressivo ma non è chiaro a cosa si riferisca, i pensieri non paiono avere a che fare con ciò. La depressione e il panico sono diagnosi fatte o parole sue per spiegare la situazione. La diagnosi del medico quale è stata ?
Parla di stato depressivo ma non è chiaro a cosa si riferisca, i pensieri non paiono avere a che fare con ciò. La depressione e il panico sono diagnosi fatte o parole sue per spiegare la situazione. La diagnosi del medico quale è stata ?
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Ex utente
Prima di tutto ero andato dal mio medico di base e mi ha diagnosticato uno stato ansioso depressivo prescrivendomi una visita dallo specialista associata a psicoterapia. Lo psichiatra mi ha diagnosticato un disturbo ossessivo compulsivo prescrivendomi la patoxetina. Io quando sono pieno di pensieri mi sento depresso.
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Gentile utente,
Stato ansioso-depressivo è una diagnosi di massima, in cui possono rientrare cose tra loro diverse.
Ecco, infatti la diagnosi che si intuiva abbastanza chiaramente era proprio quella che ha detto, disturbo ossessivo-compulsivo.
Le cure sono in parte simili ma non uguali. Quindi se non funziona questa cura, , ci sono altre medicine, da sostituire o abbinare.
Stato ansioso-depressivo è una diagnosi di massima, in cui possono rientrare cose tra loro diverse.
Ecco, infatti la diagnosi che si intuiva abbastanza chiaramente era proprio quella che ha detto, disturbo ossessivo-compulsivo.
Le cure sono in parte simili ma non uguali. Quindi se non funziona questa cura, , ci sono altre medicine, da sostituire o abbinare.
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Ex utente
Buongiorno Gentile dottor Pacini,
in settimana sono stato dallo psichiatra che mi sta seguendo da dicembre. Le ho fatto notare come spesso mi ricompaiano ancora pensieri negativi che mi portano ad essere depresso. Lo psichiatra mi ha lasciato invariato il farmaco (2 compresse da 20 mg di paroxetina alla mattina) aggiungendo però, sempre alla mattina il coenzima Q10 (l'integratore alimentare si chiama SKATTO mi ha detto di assumere alla mattina una fialetta da 2,5 ml). Mi potrebbe gentilmente scrivere se ha conoscenze riguardo questo integratore?
Secondo il parere dello psichiatra questo integratore dovrebbe aumentare l'efficacia della paroxetina.
Sinceramente grazie all'aiuto della psicoterapia, dell'attività sportiva e soprattutto della mia fede religiosa riesco sempre a trovare la forza ogni giorno per convivere con alcuni miei pensieri negativi e con il relativo stato depressivo causato dagli stessi. La strada so che è ancora lunga e non voglio assolutamente affidarmi solo ai farmaci anche perchè sono giovane e ho una vita davanti da vivere e da obiettivi importanti che voglio raggiungere sia a livello di studio, lavorativo e soprattutto di vita. La prossima visita mi è stata fissata a fine dicembre ma, io non vedo l'ora di smettere di prendere le pastiglie e di andare da questo psichiatra a cui non mi sono trovato bene (sono andato tramite la mutua). Sono convinto che ce la posso fare per ritrovare al più presto la serenità con la consapevolezza che questo periodo negativo sia stato un periodo di riflessione sulla mia persona e su alcuni cambiamenti che dovevo attuare in me stesso. Mi scuso per la lunghezza. La ringrazio anticipatamente per la professionale risposta. Cordiali saluti
in settimana sono stato dallo psichiatra che mi sta seguendo da dicembre. Le ho fatto notare come spesso mi ricompaiano ancora pensieri negativi che mi portano ad essere depresso. Lo psichiatra mi ha lasciato invariato il farmaco (2 compresse da 20 mg di paroxetina alla mattina) aggiungendo però, sempre alla mattina il coenzima Q10 (l'integratore alimentare si chiama SKATTO mi ha detto di assumere alla mattina una fialetta da 2,5 ml). Mi potrebbe gentilmente scrivere se ha conoscenze riguardo questo integratore?
Secondo il parere dello psichiatra questo integratore dovrebbe aumentare l'efficacia della paroxetina.
Sinceramente grazie all'aiuto della psicoterapia, dell'attività sportiva e soprattutto della mia fede religiosa riesco sempre a trovare la forza ogni giorno per convivere con alcuni miei pensieri negativi e con il relativo stato depressivo causato dagli stessi. La strada so che è ancora lunga e non voglio assolutamente affidarmi solo ai farmaci anche perchè sono giovane e ho una vita davanti da vivere e da obiettivi importanti che voglio raggiungere sia a livello di studio, lavorativo e soprattutto di vita. La prossima visita mi è stata fissata a fine dicembre ma, io non vedo l'ora di smettere di prendere le pastiglie e di andare da questo psichiatra a cui non mi sono trovato bene (sono andato tramite la mutua). Sono convinto che ce la posso fare per ritrovare al più presto la serenità con la consapevolezza che questo periodo negativo sia stato un periodo di riflessione sulla mia persona e su alcuni cambiamenti che dovevo attuare in me stesso. Mi scuso per la lunghezza. La ringrazio anticipatamente per la professionale risposta. Cordiali saluti
[#8]
Gentile utente,
Vede, un conto è trovare la forza per andare avanti, o un senso alla sofferenza, e in questi infatti i fattori culturali o personali incidono. Ma invece star bene è un concetto diverso, è un concetto di libertà, che i disturbi tolgono.
Ora, può anche darsi che un integratore aumenti l'efficacia della paroxetina, di un po'.
Esistono ovviamente anche altre cure. Uno dei sintomi di questi disturbi è di contentarsi di stare "un pochino meglio", e invece le cure possono anche dare risultati completi, per cui niente vieta di provare le alternative disponibili, se si sta meglio ma non bene.
Vede, un conto è trovare la forza per andare avanti, o un senso alla sofferenza, e in questi infatti i fattori culturali o personali incidono. Ma invece star bene è un concetto diverso, è un concetto di libertà, che i disturbi tolgono.
Ora, può anche darsi che un integratore aumenti l'efficacia della paroxetina, di un po'.
Esistono ovviamente anche altre cure. Uno dei sintomi di questi disturbi è di contentarsi di stare "un pochino meglio", e invece le cure possono anche dare risultati completi, per cui niente vieta di provare le alternative disponibili, se si sta meglio ma non bene.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.2k visite dal 15/10/2016.
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