Interazione tra securgin e lamictal:
Buongiorno.
Dall'eta' di 12 anni soffro di depressione e solo da un anno mi e' stato diagnosticato il disturbo bipolare di tipo 2.
Al mattino assumo:1efexor da 150mg+1cp di lorazepam2,5
a pranzo 1cp lorazepam 2,5
alla sera 1 efexor da 150+ lamictal da 100mg e in aggiunta(da oggi),per combattere l'insonnia felison 1cp da 30mg.
Da quando ho iniziato questa terapia ,cioe' un anno,non ho avuto risposta positiva e in piu' ho il ciclo due volte al mese.
Non sopporto la luce,vivo tappata in casa e la notte non chiudo occhio.
A questo si aggiunga un piccolo vizio che trascino da anni,oggi in forma minore,che e' quello dell'abuso di benzodiazepine mischiate con alcol ,allo scopo ,comune in tali circostanze,di non serviarmi mai piu'.
Un anno fa',prima di essere disintossicata,seguivo una terapia a base di lyrica 75 ,con un neurologo che non mi aveva diagnosticato il DP.
Ne consumavo una confezione al giorno con consguente ingrassamento .
Da un anno ,in cura con una psichiatra ,ho ritrovato la mia forma fisica ..anzi ,perdo chili a vista d'occhio e mangio solo una volta al di' un pasto frugale.Il desiderio di non esserci e' sempre presente,i disturbi del ciclo ci sono da un anno circa e nessun miglioramento.Pensa che la terapia non sia adeguata?e che i disturbi del ciclo mestruale possano celare qualcosa di piu' grave?Perche' questa terapia non mi ha tolto dalla testa il desiderio di morire e quindi di continuare a intossicarmi ?
La ringrazio anticipatamente.
Dall'eta' di 12 anni soffro di depressione e solo da un anno mi e' stato diagnosticato il disturbo bipolare di tipo 2.
Al mattino assumo:1efexor da 150mg+1cp di lorazepam2,5
a pranzo 1cp lorazepam 2,5
alla sera 1 efexor da 150+ lamictal da 100mg e in aggiunta(da oggi),per combattere l'insonnia felison 1cp da 30mg.
Da quando ho iniziato questa terapia ,cioe' un anno,non ho avuto risposta positiva e in piu' ho il ciclo due volte al mese.
Non sopporto la luce,vivo tappata in casa e la notte non chiudo occhio.
A questo si aggiunga un piccolo vizio che trascino da anni,oggi in forma minore,che e' quello dell'abuso di benzodiazepine mischiate con alcol ,allo scopo ,comune in tali circostanze,di non serviarmi mai piu'.
Un anno fa',prima di essere disintossicata,seguivo una terapia a base di lyrica 75 ,con un neurologo che non mi aveva diagnosticato il DP.
Ne consumavo una confezione al giorno con consguente ingrassamento .
Da un anno ,in cura con una psichiatra ,ho ritrovato la mia forma fisica ..anzi ,perdo chili a vista d'occhio e mangio solo una volta al di' un pasto frugale.Il desiderio di non esserci e' sempre presente,i disturbi del ciclo ci sono da un anno circa e nessun miglioramento.Pensa che la terapia non sia adeguata?e che i disturbi del ciclo mestruale possano celare qualcosa di piu' grave?Perche' questa terapia non mi ha tolto dalla testa il desiderio di morire e quindi di continuare a intossicarmi ?
La ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile utente,
a mio parere il suo antidepressivo e' sovradosato ed attualmente responsabile di questo alterato atteggiamento verso l'assunzione di cibo che a lungo andare comportera' solo uno scompenso metabolico con conseguente ingrassamento ulteriore.
Oltretutto, il dosaggio dello stabilizzante dell'umore, farmaco indispensabile per la sua patologia, e' basso.
Credo che sia opportuno reimpostare il suo trattamento farmacologico.
a mio parere il suo antidepressivo e' sovradosato ed attualmente responsabile di questo alterato atteggiamento verso l'assunzione di cibo che a lungo andare comportera' solo uno scompenso metabolico con conseguente ingrassamento ulteriore.
Oltretutto, il dosaggio dello stabilizzante dell'umore, farmaco indispensabile per la sua patologia, e' basso.
Credo che sia opportuno reimpostare il suo trattamento farmacologico.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
Il disturbo bipolare II complicato da abuso di alcol e benzodiazepine è una evenienza non rara e particolare.
Esiste uno studio specifico su questa condizione, per cui un passo terapeutico può essere fatto in maniera standardizzata. In alternativa si può giocare sul tipo di stabilizzatore, ma la lamotrigina è in effetti uno di quelli preferibili.
Il felison invece non sta lì a fare niente di terapeutico. Esiste assuefazione al suo effetto, cosicché se lo sospende temporaneamente dorme peggio e quindi è spinta a prenderlo sempre, ma il pensiero "dormo con il felison" non è corretto.
Esiste però una distinzione da fare: se il consumo di alcol e bdz non si estingue, forse non è un abuso semplice, ma una dipendenza. Bisognerebbe valutarlo per diagnosticare la cosa, ma la differenza "operativa" è che se è un abuso, curando bene il disturbo di fondo si estingue anche l'abuso, se è una dipendenza sono due malattie separate. Non dipende da quanto, come e perché si beve o si prendono bdz, ma dalla modalità con cui questo attaccamento tende a recidivare e a rinnovarsi nel tempo. Come funzione è paradossale, perché se il disturbo bipolare II rimane "fermo" nella speranza che entri un raggio di luce a ridarle la voglia di vivere, l'abuso di bdz e alcol induce una condizione di letargo che è esattamente dalla parte opposta. Purtroppo il letargo è una soluzione se lo stimolo alla ripresa deve venire da fuori, ma in questo caso significa semplicemente starsene ancora più lontani dall'ambiente, e quindi più lontani dai richiami positivi che questo potrebbe dare.
Forse alla luce di questo aspetto di abuso/dipendenza è indicata una revisione diagnostica (Dipendenza ?) e terapeutica.
Il disturbo bipolare II complicato da abuso di alcol e benzodiazepine è una evenienza non rara e particolare.
Esiste uno studio specifico su questa condizione, per cui un passo terapeutico può essere fatto in maniera standardizzata. In alternativa si può giocare sul tipo di stabilizzatore, ma la lamotrigina è in effetti uno di quelli preferibili.
Il felison invece non sta lì a fare niente di terapeutico. Esiste assuefazione al suo effetto, cosicché se lo sospende temporaneamente dorme peggio e quindi è spinta a prenderlo sempre, ma il pensiero "dormo con il felison" non è corretto.
Esiste però una distinzione da fare: se il consumo di alcol e bdz non si estingue, forse non è un abuso semplice, ma una dipendenza. Bisognerebbe valutarlo per diagnosticare la cosa, ma la differenza "operativa" è che se è un abuso, curando bene il disturbo di fondo si estingue anche l'abuso, se è una dipendenza sono due malattie separate. Non dipende da quanto, come e perché si beve o si prendono bdz, ma dalla modalità con cui questo attaccamento tende a recidivare e a rinnovarsi nel tempo. Come funzione è paradossale, perché se il disturbo bipolare II rimane "fermo" nella speranza che entri un raggio di luce a ridarle la voglia di vivere, l'abuso di bdz e alcol induce una condizione di letargo che è esattamente dalla parte opposta. Purtroppo il letargo è una soluzione se lo stimolo alla ripresa deve venire da fuori, ma in questo caso significa semplicemente starsene ancora più lontani dall'ambiente, e quindi più lontani dai richiami positivi che questo potrebbe dare.
Forse alla luce di questo aspetto di abuso/dipendenza è indicata una revisione diagnostica (Dipendenza ?) e terapeutica.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 04/11/2008.
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