Risperidone e recettore 5-HT7
Ho letto che il Risperidone ha, fra i vari effetti, quello di disattivare in maniera permanente e irreversibile il recettore 5-HT7, coinvolto nella termoregolazione, nell'apprendimento e nella memoria. E' vero? Me lo potete confermare? Premetto che la fonte da cui ho appreso questa informazione è un articolo pubblicato su una rivista scientifica, quindi dovrebbe essere una fonte affidabile (Smith C, Rahman T, Toohey N, Mazurkiewicz J, Herrick-Davis K, Teitler M (October 2006). "Risperidone irreversibly binds to and inactivates the h5-HT7 serotonin receptor". Molecular Pharmacology).
Gentile utente,
Ha gli strumenti per poter comprendere il senso di questi articoli ?
Ha gli strumenti per poter comprendere il senso di questi articoli ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Utente
Se per "strumenti" intende le competenze mediche, è ovvio che non le possiedo, altrimenti non avrei chiesto un consulto.
Gentile utente,
Chiedevo perché in questo caso si crea un paradosso. Un tecnico del settore si legge l'intero articolo, o intere sezioni di esso, e magari non ne ricava comunque un dato convincente, dico in generale. Un utente della rete pesca una sintesi "giornalistica" con qualche spruzzata di dato tecnico, tipo il recettore, e magari pensa che la notizia sia significativa.
Dunque, che si chiariscano i meccanismi per i quali certi farmaci funzionano, ad esempio meccanismi recettoriali, e possano avere i già noti effetti collaterali durante l'assunzione, è un conto, può essere tecnicamente interessante.
Se però questo deve creare allarmi come se vi fosse scritto qualcosa del tipo che il risperidone "ammazza" la memoria in maniera definitiva, questo non c'è scritto
Chiedevo perché in questo caso si crea un paradosso. Un tecnico del settore si legge l'intero articolo, o intere sezioni di esso, e magari non ne ricava comunque un dato convincente, dico in generale. Un utente della rete pesca una sintesi "giornalistica" con qualche spruzzata di dato tecnico, tipo il recettore, e magari pensa che la notizia sia significativa.
Dunque, che si chiariscano i meccanismi per i quali certi farmaci funzionano, ad esempio meccanismi recettoriali, e possano avere i già noti effetti collaterali durante l'assunzione, è un conto, può essere tecnicamente interessante.
Se però questo deve creare allarmi come se vi fosse scritto qualcosa del tipo che il risperidone "ammazza" la memoria in maniera definitiva, questo non c'è scritto

Utente
Gentile dottore, quindi i recettori "bloccati" dal risperidone lo sono soltanto durante il periodo dell'assunzione? Oppure il loro funzionamento può essere ripristinato? I recettori sono in grado di rigenerarsi?
Gentile utente,
No, lo rimangono anche dopo, ma la vita dei recettori non è una sola, quindi sono soggetti a ricambio. Si sa già del resto che molti degli effetti degli antipsicotici, compreso forse quello terapeutico, non svaniscono il giorno dopo, ma persistono. Si usava il termine di "impregnazione" neurolettica per indicare questo effetto che restava per un po' anche giorno dopo l'assunzione.
No, lo rimangono anche dopo, ma la vita dei recettori non è una sola, quindi sono soggetti a ricambio. Si sa già del resto che molti degli effetti degli antipsicotici, compreso forse quello terapeutico, non svaniscono il giorno dopo, ma persistono. Si usava il termine di "impregnazione" neurolettica per indicare questo effetto che restava per un po' anche giorno dopo l'assunzione.

Utente
Quindi cosa si intende per blocco "permanente e irreversibile"?
Per quanto tempo possono persistere gli effetti degli antipsicotici?
Scusi le troppe domande
Per quanto tempo possono persistere gli effetti degli antipsicotici?
Scusi le troppe domande
Gentile utente,
Per un tempo limitato, i recettori poi sono rimpiazzati. Ma questa sua preoccupazione così specifica fa riferimento a quale situazione ?
Per un tempo limitato, i recettori poi sono rimpiazzati. Ma questa sua preoccupazione così specifica fa riferimento a quale situazione ?

Utente
Gentile dottore, chiedevo perché ho assunto risperidone per un mese, a dosaggi alternati, per un errore diagnostico (ho smesso di assumerlo da alcune settimane) ed ero preoccupato che le mie capacità cognitive e mentali potessero essere compromesse
Gentile utente,
Sono compromesse ?
Sono compromesse ?

Utente
Spero che non lo siano, ma non ho gli strumenti per stabilirlo con certezza, per questo mi rivolgo a voi
Gentile utente,
Chiedevo appunto il perché della domanda e all'inizio del perché del dettaglio tecnico a cui era giunto, perché spesso poi se si hanno preoccupazioni che crescono si finisce per perdere il senso pratico della cosa.
Se uno ha un deficit lo sa, se ha l'ossessione di averlo non sa più neanche valutarlo secondo buon senso.
Chiedevo appunto il perché della domanda e all'inizio del perché del dettaglio tecnico a cui era giunto, perché spesso poi se si hanno preoccupazioni che crescono si finisce per perdere il senso pratico della cosa.
Se uno ha un deficit lo sa, se ha l'ossessione di averlo non sa più neanche valutarlo secondo buon senso.

Utente
Questa preoccupazione mi è sorta dopo un periodo in cui ho patito gli effetti collaterali del farmaco. Ho effettivamente avuto un deficit cognitivo e volevo capire se questo deficit è destinato ad accompagnarmi per tutta la vita oppure no
Gentile utente,
Appunto, ma chi dovrebbe saperlo se non Lei stesso ? Adesso ha dei deficit ? Non stiamo parlando di cose impalpabili, se uno zoppica lo sa, se uno sente dolore a far le scale lo sa, idem se uno non riesce più a fare le parole crociate o sbaglia a fare i conti etc.
Lei ne parla come se dovesse avere una risposta dall'esterno senza partire da nulla, cioè da un dato oggettivo che la preoccupa.
Così presentata sembra una preoccupazione.
Appunto, ma chi dovrebbe saperlo se non Lei stesso ? Adesso ha dei deficit ? Non stiamo parlando di cose impalpabili, se uno zoppica lo sa, se uno sente dolore a far le scale lo sa, idem se uno non riesce più a fare le parole crociate o sbaglia a fare i conti etc.
Lei ne parla come se dovesse avere una risposta dall'esterno senza partire da nulla, cioè da un dato oggettivo che la preoccupa.
Così presentata sembra una preoccupazione.

Utente
Ho già scritto che ho effettivamente un deficit, ma la mia domanda non è se ho un deficit o meno, bensì se questo deficit mi deve accompagnare per tutta la vita oppure no, per questo chiedevo del recettore.
Non le ho chiesto di dirmi se ho un deficit, lo so già che ce l'ho
Non le ho chiesto di dirmi se ho un deficit, lo so già che ce l'ho
Gentile utente,
No, è l'unica cosa che non ha detto.
"Spero che non lo siano, ma non ho gli strumenti per stabilirlo con certezza,"
Adesso invece dice un'altra cosa, cioè che ha un deficit. In cosa consiste questo deficit ?
No, è l'unica cosa che non ha detto.
"Spero che non lo siano, ma non ho gli strumenti per stabilirlo con certezza,"
Adesso invece dice un'altra cosa, cioè che ha un deficit. In cosa consiste questo deficit ?

Utente
Mi riferivo all'irreversibilità. Comunque ho un deficit cognitivo
Gentile utente,
In che cosa consiste questo deficit ? Stiamo parlando di una cosa cpsì in generale e sembra strano che non ne dia un dettaglio.
In che cosa consiste questo deficit ? Stiamo parlando di una cosa cpsì in generale e sembra strano che non ne dia un dettaglio.

Utente
C'entra poco con il consulto che ho chiesto ma se proprio vuole che le descriva i problemi che mi ha causato questo farmaco, essi consistono principalmente in anedonia, difficoltà di memoria e concentrazione, anorgasmia e parziale disfunzione erettile
Gentile utente,
Cioè c'entra poco con il consulto che io le chieda di far capire di cosa sta parlando con il termine "disturbi cognitivi" ?
Non ho parole, non la seguo.
Sta parlando di una serie di sintomi, due cognitivi, il resto no, sono quelli della depressione post-psicotica che quasi sempre segue una terapia per una fase acuta, e dipende anche da cosa uno ha, perché se ha una psicosi bipolare significa che attraversa una fase depressiva, il risperdal può non entrarci niente.
Inoltre, siamo al punto di prima. Memoria e concentrazione, ma non si è capito di preciso quali difficoltà ha, perché memoria e concentrazione sono termini generici, non è chiaro cosa non riesca a fare.
Cioè c'entra poco con il consulto che io le chieda di far capire di cosa sta parlando con il termine "disturbi cognitivi" ?
Non ho parole, non la seguo.
Sta parlando di una serie di sintomi, due cognitivi, il resto no, sono quelli della depressione post-psicotica che quasi sempre segue una terapia per una fase acuta, e dipende anche da cosa uno ha, perché se ha una psicosi bipolare significa che attraversa una fase depressiva, il risperdal può non entrarci niente.
Inoltre, siamo al punto di prima. Memoria e concentrazione, ma non si è capito di preciso quali difficoltà ha, perché memoria e concentrazione sono termini generici, non è chiaro cosa non riesca a fare.

Utente
Vedo che lei presume delle diagnosi nonostante il servizio online non lo permetta. Io non ho mai avuto psicosi. Il Risperdal mi è stato prescritto per un errore diagnostico, ammesso dal mio stesso psichiatra, che non mi ha mai diagnosticato né disturbo bipolare né psicosi di alcun genere. Non ho mai avuto questi problemi prima di assumere il risperidone.
E' lei che ha voluto spostare il discorso sui disturbi cognitivi, io ho semplicemente posto una domanda su un recettore.
E' lei che ha voluto spostare il discorso sui disturbi cognitivi, io ho semplicemente posto una domanda su un recettore.
Gentile utente,
Ascolti, se Lei ha scritto qui per litigare finiamola pure qui. Se invece vuole dei commenti sulle sue domande li ha ricevuti.
In merito al recettore, li ha ricevuti ma non capiti, e il problema è che è finito a ragionare su cose che non conosce pensando di poter risolvere tutto con due parole.
Invece la netta impressione è che stia saltando a pié pari le ipotesi più ovvie sul suo stato attuale per andare a cercare una cosa che non spiega nulla .
Non so quale sia la sua diagnosi. Una delle forme più frequenti di psicosi e per cui si prende il risperdal è il disturbo bipolare. E in quel caso la spiegazione di uno stato di questo tipo è molto spesso quella che ho accennato sopra.
Se poi chi le risponde non deve permettersi di capire che senso abbia la sua domanda e vuole la rispostina che già ha in testa, eviti di chiedere consulti.
Ascolti, se Lei ha scritto qui per litigare finiamola pure qui. Se invece vuole dei commenti sulle sue domande li ha ricevuti.
In merito al recettore, li ha ricevuti ma non capiti, e il problema è che è finito a ragionare su cose che non conosce pensando di poter risolvere tutto con due parole.
Invece la netta impressione è che stia saltando a pié pari le ipotesi più ovvie sul suo stato attuale per andare a cercare una cosa che non spiega nulla .
Non so quale sia la sua diagnosi. Una delle forme più frequenti di psicosi e per cui si prende il risperdal è il disturbo bipolare. E in quel caso la spiegazione di uno stato di questo tipo è molto spesso quella che ho accennato sopra.
Se poi chi le risponde non deve permettersi di capire che senso abbia la sua domanda e vuole la rispostina che già ha in testa, eviti di chiedere consulti.
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 6.2k visite dal 03/10/2016.
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