Segnalazione modifiche terapia farmacologica
Salve.
Sono in terapia farmacologica psichiatrica da circa un anno e mezzo per depressione e patologie ossessive. Da qualche mese ho cambiato medico perchè la terapia che si ostinava a darmi non andava bene (zyprexa 10 mg mezza compressa al giorno, sereupin 20 mg 1 al giorno, xanax all'occorrenza) Questo nuovo medico mi ha cambiato la terapia eliminando lo zyprexa e prescrivendo lo zoloft da 100 3 al dì. Poi aggiungendo trittico da 150 mg per problemi miei di insonnia (1 la sera) e l'anafranil 20 mg 3 volte al giorno. Ora le cose vanno un po' meglio.
Siccome mi hanno rilasciato la patente speciale valida tre anni perchè stupidamente ho dichiarato l'assunzione di psicofarmaci quando ero in cura dal primo medico, adesso che ho cambiato terapia devo comunicarlo alla usl o all'ufficio patenti speciali?
Inoltre volevo chiedere se è lunga la procedura per avere la patente ordinaria una volta guariti.
Grazie e a risentirci.
Sono in terapia farmacologica psichiatrica da circa un anno e mezzo per depressione e patologie ossessive. Da qualche mese ho cambiato medico perchè la terapia che si ostinava a darmi non andava bene (zyprexa 10 mg mezza compressa al giorno, sereupin 20 mg 1 al giorno, xanax all'occorrenza) Questo nuovo medico mi ha cambiato la terapia eliminando lo zyprexa e prescrivendo lo zoloft da 100 3 al dì. Poi aggiungendo trittico da 150 mg per problemi miei di insonnia (1 la sera) e l'anafranil 20 mg 3 volte al giorno. Ora le cose vanno un po' meglio.
Siccome mi hanno rilasciato la patente speciale valida tre anni perchè stupidamente ho dichiarato l'assunzione di psicofarmaci quando ero in cura dal primo medico, adesso che ho cambiato terapia devo comunicarlo alla usl o all'ufficio patenti speciali?
Inoltre volevo chiedere se è lunga la procedura per avere la patente ordinaria una volta guariti.
Grazie e a risentirci.
[#1]
Gentile utente,
chiariamo subito che non e' stata una cosa stupida dichiarare la verita', in quanto, anche se la sua patente e' valida tre anni solamente, le prescrizioni servono per garantire la sua incolumita' ed anche quella degli altri.
Non e' necessario che lei comunichi la variazione di terapia, quando sara' il momento comunichera' il trattamento di quel momento.
Di solito, se in questi tre anni non crea nessun problema alla guida del suo automezzo, potrebbero eventualmente rilasciarle la patente per un periodo di tempo leggermente superiore.
chiariamo subito che non e' stata una cosa stupida dichiarare la verita', in quanto, anche se la sua patente e' valida tre anni solamente, le prescrizioni servono per garantire la sua incolumita' ed anche quella degli altri.
Non e' necessario che lei comunichi la variazione di terapia, quando sara' il momento comunichera' il trattamento di quel momento.
Di solito, se in questi tre anni non crea nessun problema alla guida del suo automezzo, potrebbero eventualmente rilasciarle la patente per un periodo di tempo leggermente superiore.
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[#2]
Non è necessaria alcuna segnalazione di modifica terapia. al momento della revisione le verrà richiesta la dichiarazione della terapia attuale. concordo con il collega nell'affermare che non è stupido dichiarare il vero ma necessario. Dichiarando il falso lei incorre in un illecito penale, e tra l'altro, se lei dovesse avere (facciamo gli scongiuri) un incidente e venisse a galla l'assunzione di psicofarmaci non dichiarata, la sua o altrui assicurazione potrebbe rifiutarsi di risarcire i danni. Per cui è sempre meglio dire la verità.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
Di solito sono indicati come farmaci "psicotropi" un pò tutti, con l'eccezione delle benzodiazepine che sono anche incluse nella lista delle sostanze dosabili e non compatibili con la guida sistematicamente.
Purtroppo spesso ho l'impressione che la dizione psicofarmaci equivalga nell'idea del legislatore a farmaci sedativi. Per gran parte dei farmaci in questione assunti in maniera continuativa non ci sono prove definitive di una interferenza con le funzioni di guida, anche se ovviamente nei foglietti illustrativi (ma non solo degli psicofarmaci) ci sono raccomandazioni relative.
In ogni caso lei assumeva farmaci della stessa classe o comunque dal simile meccanismo d'azione, anzi prima c'era lo zyprexa che ha un potere sedativo relativamente maggiore rispetto agli antidepressivi, anche se poi di fatto può essere tollerato benissimo.
La diagnosi presumo sia la stessa quindi anche quella non è cambiata.
Probabilmente è più utile che al momento della prossima visita lei si faccia sottoporre a prove neurologiche per dimostrare se le sue funzioni e tempi di reazione sono normali, e faccia fare una breve relazione dal curante sugli effetti più o meno rilevanti dei farmcaci sulle capacità attentive.
Purtroppo spesso ho l'impressione che la dizione psicofarmaci equivalga nell'idea del legislatore a farmaci sedativi. Per gran parte dei farmaci in questione assunti in maniera continuativa non ci sono prove definitive di una interferenza con le funzioni di guida, anche se ovviamente nei foglietti illustrativi (ma non solo degli psicofarmaci) ci sono raccomandazioni relative.
In ogni caso lei assumeva farmaci della stessa classe o comunque dal simile meccanismo d'azione, anzi prima c'era lo zyprexa che ha un potere sedativo relativamente maggiore rispetto agli antidepressivi, anche se poi di fatto può essere tollerato benissimo.
La diagnosi presumo sia la stessa quindi anche quella non è cambiata.
Probabilmente è più utile che al momento della prossima visita lei si faccia sottoporre a prove neurologiche per dimostrare se le sue funzioni e tempi di reazione sono normali, e faccia fare una breve relazione dal curante sugli effetti più o meno rilevanti dei farmcaci sulle capacità attentive.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 04/11/2008.
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