Stato paranoide semplice in disturbo borderline, con episodi di scompenso psicotico
Salve volevo chiedere un consulto , ho uno stato paranoide semplice in disturbo borderline, con episodi di scompenso psicotico, lavoro da 7 anni in un industria alimentare, ( ho 16 anni di contributi ) in questi 7 anni i miei rapporti con i colleghi e i capi non è stato dei migliori , per problemi di interpretativita, assumo al di 600 mg di seroquel, il mio passato e un passato fatto da uso di droghe e lunghissimi periodi di problemi con la giustizia , sono stato riconosciuto disabile con il 67 per 100 di disabilità ma non mi era stato ancora diagnosticato lo stato paranoide semplice, la commissione medica mi aveva riconosciuto il disturbo borderline, con pregressi episodi di scompenso psicotico, in costanza di trattamento neurolettico, e interpretazioni persecutorie. ...dopo 4 anni mi ripresento in commissione mi viene riconosciuto la 104/92 art 3 comma 3 , nel aprile di quest anno non so cosa mi è successo, comunque riprendo l uso di cannabbis, nel luglio mi viene fatto un tso , dopo una settimana vengo dimesso , mi presento in commissione medico locale per rinnovare la patente ( avevo smesso di fumare da 2 mesi ) la commissione medico locale mi da l art 320 lettera e piu riuso cannabis , mi sospende la patente per almeno mesi 6 , ora la mia famiglia, si fa 140 km per farmi lavorare , dopo aver illustrato tutta la mia situazione, la domanda è questa, posso chiedere l inabilità lavorativa? O i requisiti ? Ho un paio di procedimenti penali in corso ! Il mio psichiatra, mi dice vai a lavorare? Fatti accompagnare da tua madre ( ha 70 anni ), mi dice anche se non hai più scompensi , le analisi sono tutte negative ti ridanno la patente ( da luglio seguito dal sert mi chiama a sorpresa da 4 mesi negativo ) a dimenticavo , lo psichiatra quando parla con me , si porta l infermiere dietro , perché quando ho avuto lo scompenso psiticotico, ho reagito male nei confronti dei medici ! Vi ringrazio per la risposta i miei saluti!
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Capisco il suo disagio e quello di tutta la sua famiglia, ma per l'inabilità lavorativa dovrebbe essere riconosciuto totalmente inabile al lavoro, e da quello che scrive non ci sono i requisiti, perché il problema è la distanza dal posto di lavoro, non l'inabilità al lavoro stesso. O trova un impiego più vicino (lo so, è più difficile che vincere la lotteria, ma se rimane "pulito" per un po' ci si può pensare) o aspetta la patente, dato che in Italia c'è questa opportunità, in molti altri Paesi la patente viene ritirata a vita.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 29/09/2016.
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