Ansia o depressione latente

Salve, ho 43 anni e sono semrpe stata attiva e dinamica, piu di una persona noramle, nel senso che ho semrpe voulto fare mill ecose e che lo sport per esempio era parte della vita quotidiana. Ora sento che quando devo andare in palestra, mi immagino di gia lo sforzo e i movimenti da fare e mi blocco. Ci vado comunque, ma mi sento come se qulcuno stesse torturandomi. Ho un corpo sportivo e in forma, quindi la sofferenza fisica in se nello sforzo è relativa, ma la mente a volte non mi lascia in pace e devo andarmene, è come se mi stessi autotorturando. Spesso va bene e la lezione passa e supero quel momento, ma ultimamente è sempre più difficile non sentire il preavviso della “sofferenza”. Lavoro da casa, cosa che non aiuta, perche quando invece devo uscire sempre per lavoro, mi costa tanto, sempre nella mente, non nel fisico o nella paura, non ho paura di nulla, sento solo che mi stia torturando, che non mi va, che non sono d'accordo nell'uscire (forse perche non credo in quel gesto) è difficile da spiegare ma voglio semrpe rimandare i dvoeri noiosi e cerco semrpe curiosità nuove e cose chemi diano uno stimolo immediato. Se mi si invita a qualcosa di non “difficile”, uscire, giocare, recitare, insomma cose che non fanno parte della sfera OBBLIGHI, sono la persona più pronta a tutto del mondo....quindi non so se si possa chiamare depressione, paura latente della performance, ansia, o che cosa sia... mi succede piuttosto per cose di lavoro su cui non sono d’accordo, tipo fare cose che non farei ma che mi hanno richiesto e lo sport per la performance fisica che già prevedo nella mente prima di andare. Se torno indietro nel tempo e mi ricordo della persona che sono sempre stata, credo che in realtà mi sono sempre forzata ad essere quello che volevo essere, non cedendo a certe cose, quindi forse, sono semrpe stata così... forse prima non mi lasciavo andare come oggi, quando ad una certa età ti concedi maggiormente di essere te stesso ed ascoltare meglio quello che veramente senti. Era meglio quando non mi questionavo ed andavo e strafacevo e punto...ora cerco di ascoltarmi ma è peggio, perchè quindi non andrei o no farei. Non sono timida, e socialmente attiva ed inserita. Mia madre ha un passato di depressioe cronica ed ansia, gli psicofarmaci non sono mai serviti gran cosa e alla fine si prende di tutto autoricettandosi. Non vicino nello stesso paese. A chiunque chiediate sono una persona attiva e super dinamica, ma sento che mi costa azzittire la mente e non sentire la scomodità del forzarsi in certe cose...Non voglio prendere medicine, vorrei sapre se queste cose possono cambiare con degli esercizi o se esistessero medicine che no creino dipendenza. Voreri anche e soprattutto sapere se le stranezze delle persone possano essere viste con un elettroencefalogramma, perche magari il senso di confusione o la iperattività mentale che si presentano di fronte agli impegni magari derivano da cause cerebrali di base o da uno sbilanciamento ormonale..grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

Le preoccupazioni che intralciano scelte, comportamenti e il godersi le proprie attività sono un tipo di fenomeno comune.
La visita psichiatrica è il modo per comunicare al medico questi sintomi. Il problema del "come si vedono" è un falso problema, se Lei ha dei sintomi, il vederli in altro modo di per sé non aggiungerebbe nulla alla diagnosi, che è clinica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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