Sospensione gabapentin
Gentili dottori, avrei bisogno di un'informazione sul gabapentin.
Come già detto in un precedente consulto, a seguito di un percorso di dissuefazione da benzodiazepine (prescritte prima per disturbo d'ansia poi per dpts) mi ritrovo ora alla rimodulazione di una terapia per stabilizzazione dell'umore col solo gabapentin, avendo sospeso il depakin chrono 2 settimane fa. L'alleggerimento si è reso necessario per gli effetti collaterali di una terapia rivelatasi troppo "pesante" per il sottoscritto. Martedì lo psichiatra mi ha ridistribuito il gabapentin 300 mattina, pomeriggio e sera (prima, sospeso il depakin, si era deciso x 1 la mattina e 2 la sera).
Il risultato è stato da subito a dir poco imprevisto: aumento spaventoso dell'astenia, depressione marcata (tanto che non sono praticamente più riuscito ad alzarmi dal letto), insonnia (ho dormito male per sei ore le prime due notti e solo 4 la terza) e un'agitazione molto preoccupante, unita a unatotale confusione. Mi sono molto spaventato e sono giunto sull'orlo di una crisi d'ansia. Stamattina non l'ho preso (cerco di arrivare a sera per prenderne 2 dopo cena onde evitare ulteriori problemi di insonnia) e mi sento nettamente meglio, molto più lucido anche se ancora "anergico". La mia domanda è: dopo quanti giorni scompare tale insopportabile astenia/depressione certamente imputabile al gabapentin una volta sospesa l'assunzione diurna?
Martedì rivedo lo psichiatra. Ritenete sia di buon senso proporre sostituzione con seroquel a basso dosaggio 50/75 mg? (mi fu prescritto immediatamente dopo il tragico incidente da cui il dpts. Il neuropsichiatra di allora mi disse - per attenuare la cattiva suggestione provocatami dall'idea di prendere un neurolettico: "vedila così: fino a 3/400 non è neanche un antipsicotico. È un farmaco che funziona benissimo e che uso tantissimo. Ti fa daasniolitico, antidepressivo, stabilizzante.e ipnoinducente insieme". lo.ricorerò a vita perché risposi ironicamente che allora era la mia panacea!!!).
Grazie mille
Come già detto in un precedente consulto, a seguito di un percorso di dissuefazione da benzodiazepine (prescritte prima per disturbo d'ansia poi per dpts) mi ritrovo ora alla rimodulazione di una terapia per stabilizzazione dell'umore col solo gabapentin, avendo sospeso il depakin chrono 2 settimane fa. L'alleggerimento si è reso necessario per gli effetti collaterali di una terapia rivelatasi troppo "pesante" per il sottoscritto. Martedì lo psichiatra mi ha ridistribuito il gabapentin 300 mattina, pomeriggio e sera (prima, sospeso il depakin, si era deciso x 1 la mattina e 2 la sera).
Il risultato è stato da subito a dir poco imprevisto: aumento spaventoso dell'astenia, depressione marcata (tanto che non sono praticamente più riuscito ad alzarmi dal letto), insonnia (ho dormito male per sei ore le prime due notti e solo 4 la terza) e un'agitazione molto preoccupante, unita a unatotale confusione. Mi sono molto spaventato e sono giunto sull'orlo di una crisi d'ansia. Stamattina non l'ho preso (cerco di arrivare a sera per prenderne 2 dopo cena onde evitare ulteriori problemi di insonnia) e mi sento nettamente meglio, molto più lucido anche se ancora "anergico". La mia domanda è: dopo quanti giorni scompare tale insopportabile astenia/depressione certamente imputabile al gabapentin una volta sospesa l'assunzione diurna?
Martedì rivedo lo psichiatra. Ritenete sia di buon senso proporre sostituzione con seroquel a basso dosaggio 50/75 mg? (mi fu prescritto immediatamente dopo il tragico incidente da cui il dpts. Il neuropsichiatra di allora mi disse - per attenuare la cattiva suggestione provocatami dall'idea di prendere un neurolettico: "vedila così: fino a 3/400 non è neanche un antipsicotico. È un farmaco che funziona benissimo e che uso tantissimo. Ti fa daasniolitico, antidepressivo, stabilizzante.e ipnoinducente insieme". lo.ricorerò a vita perché risposi ironicamente che allora era la mia panacea!!!).
Grazie mille
[#1]
" Ritenete sia di buon senso proporre..."
In generale, proporre le cose al medico non ha senso.
Nel percorso però si evince che a un certo punto la diagnosi è cambiata, cioè sindrome bipolare, perché le terapie con depakin e il discorso stabilizzazione dell'umore riportano a quello.
E' questo lo stato diagnositico attuale o no ?
In generale, proporre le cose al medico non ha senso.
Nel percorso però si evince che a un certo punto la diagnosi è cambiata, cioè sindrome bipolare, perché le terapie con depakin e il discorso stabilizzazione dell'umore riportano a quello.
E' questo lo stato diagnositico attuale o no ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per la solerzia dottore.
Per quel che riguarda la diagnosi attuale è esattamente ciò che voglio chiarire martedì. In passato mi è stato sempre detto di essere un soggetto nevrotico con struttura ansiosa per così dire sinteticamente. Ad oggi non mi è mai stato diagnosticato un disturbo bipolare. La terapia stabilizzante è quanto somministrato in clinica (dalla quale sono uscito 2 mesi fa) per il divezzamento da benzo delle quali abusavo con tutti i problemi che può immaginare. Ê pur vero che la terapia con stabilizzanti mi ha arrecato o ha "scoperto" una certa depressione (a proposito della quale vorrei capire, nel percorso psicoterapeutico con lui, se si possa parlare di distimia o se sia un sintomo da dpts) . Per questo abbiamo alleggerito. Parlando di antidepressivi lo psichiatra ha detto di non volermeli dare perché il viraggio sarebbe imprevedibile al momento.
Ha ragione sul proporre, ma è pur vero che nell'ambito di una alleanza terapeutica è auspicabile concordare....credo....
Da qui l'idea della quetiapina; l'ultima volta il dottore mi ha detto di essere "interessato" alla stabilizzazione in questo momento anche ai fini della psicoterapia. Se è vero quanto mi è stato detto sul seroquel (a proposito... È vero?), si avrebbe lo stesso risultato con un netto miglioramento del sonno, del quale ho urgente bisogno, senza ricorrere alle benzo e facendo ricorso a un farmaco già assunto in passato, quindi noto.
Fila il ragionamento? E del gabapentin cosa si può dire? Dopo quanti giorni può passare la spossatezza che avverto anche oggi?
Chiedo scusa per l'insistenza ma al momento sono abbastanza confuso sulla mia "situazione" e sul da farsi, nonché abbastanza preoccupato.
Per quel che riguarda la diagnosi attuale è esattamente ciò che voglio chiarire martedì. In passato mi è stato sempre detto di essere un soggetto nevrotico con struttura ansiosa per così dire sinteticamente. Ad oggi non mi è mai stato diagnosticato un disturbo bipolare. La terapia stabilizzante è quanto somministrato in clinica (dalla quale sono uscito 2 mesi fa) per il divezzamento da benzo delle quali abusavo con tutti i problemi che può immaginare. Ê pur vero che la terapia con stabilizzanti mi ha arrecato o ha "scoperto" una certa depressione (a proposito della quale vorrei capire, nel percorso psicoterapeutico con lui, se si possa parlare di distimia o se sia un sintomo da dpts) . Per questo abbiamo alleggerito. Parlando di antidepressivi lo psichiatra ha detto di non volermeli dare perché il viraggio sarebbe imprevedibile al momento.
Ha ragione sul proporre, ma è pur vero che nell'ambito di una alleanza terapeutica è auspicabile concordare....credo....
Da qui l'idea della quetiapina; l'ultima volta il dottore mi ha detto di essere "interessato" alla stabilizzazione in questo momento anche ai fini della psicoterapia. Se è vero quanto mi è stato detto sul seroquel (a proposito... È vero?), si avrebbe lo stesso risultato con un netto miglioramento del sonno, del quale ho urgente bisogno, senza ricorrere alle benzo e facendo ricorso a un farmaco già assunto in passato, quindi noto.
Fila il ragionamento? E del gabapentin cosa si può dire? Dopo quanti giorni può passare la spossatezza che avverto anche oggi?
Chiedo scusa per l'insistenza ma al momento sono abbastanza confuso sulla mia "situazione" e sul da farsi, nonché abbastanza preoccupato.
[#3]
Gentile utente,
In tal caso, se si parla di viraggi, di non opportunità di usare gli antidepressivi, direi che stiamo parlando di biologia delle sindromi bipolari.
Ci sono farmaci di prima scelta e altri più alternativi. Ad esempio il gabapentin è un presunto stabilizzatore, non efficace nelle forme maggiori, in genere si usa associato per sue proprietà anti-ansia, non essendo un antidepressivo, per trattare l'ansia associata alle sindromi bipolari.
In tal caso, se si parla di viraggi, di non opportunità di usare gli antidepressivi, direi che stiamo parlando di biologia delle sindromi bipolari.
Ci sono farmaci di prima scelta e altri più alternativi. Ad esempio il gabapentin è un presunto stabilizzatore, non efficace nelle forme maggiori, in genere si usa associato per sue proprietà anti-ansia, non essendo un antidepressivo, per trattare l'ansia associata alle sindromi bipolari.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 20.7k visite dal 24/09/2016.
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