Terapia adolescente

Buongiorno,
siamo i genitori di un ragazzino 15enne.
Da giugno è in terapia cognitivo comportamentale, in quanto, essendo molto timido e quindi emarginato dai compagni perché non riesce a socializzare, è stato portato da uno psicologo perché lo preparasse per iniziare senza questa ansia opprimente, superiore agli altri anni.
Lui ha paura anche a dire “ciao” ad un compagno di classe.
Dopo 3 mesi che segue questa terapia non vediamo alcun miglioramento.
Il terapista gli dà dei fogli da compilare dove scrivere le emozioni giornaliere e delle dispense da leggere. Gli dà dei compiti come ad es. andare in negozio a comprare un videogioco. Non gli dà alcun compito da fare a scuola come ad es. dire “ciao” ad un compagno, chiedere se ha fatto i compiti, etc.
Noi non è che siamo esperti di TCC ma ci sembra che questi compiti che gli dà da fare fuori dalla scuola non servano a niente, sono cose che lui sa già fare. A cosa gli serve andare a comprare un videogioco ai fini del migliorare lo stato d’ansia e pian piano la socializzazione a scuola?
Chiediamo a voi un parere al riguardo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Migliorare le competenze in campo sociale anche se non nella situazione che più dà ansia estende i benefici anche alla situazione più critica, in questo caso la scuola. Vi consiglierei però di chiedere un incontro col terapeuta, a cui andrete entrambi, per chiarire la situazione e migliorare la collaborazione: se vostro figlio vi sente in ansia per lui e poco fiduciosi sul terapeuta avvertirà ancora più pressione.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Grazie,
intanto sono già passati tre mesi durante i quali nostro figlio esegue quanto prescritto dal terapeuta (cose che lui sa già fare) e non hanno portato il benchè minimo beneficio a scuola.
La terapia cognitivo-comportamentale va saputa fare, non tutti sono in grado!!!!
Secondo noi avrebbe bisogno anche di terapia di gruppo, durante la quale confrontarsi con i coetanei.
Nostro figlio non ci sente in ansia per lui, in quanto questa nostra sfiducia, non gliela facciamo percepire, anzi lo incoraggiamo nel suo rapporto col terapeuta.
Buona giornata
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Se non ritenete utile che vostro figlio segua questa terapia è bene fare chiarezza col terapeuta, perchè incoraggiare il ragazzo a continuare (ma senza fiducia da parte vostra) pensando che altre strade siano più opportune non è costruttivo. Se deciderete di cambiare direzione, vostro figlio dovrà essere preparato anche dal terapeuta, se no il rischio è che si attribuisca la colpa del fallimento, dopo essersi tanto impegnato.
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Utente
Utente
Siamo molto dubbiosi riguardo la terapia, aspetteremo un po'.
Essendo abbastanza intelligente non si attribuirà certamente la colpa del fallimento. E' lui il primo a dire che questa terapia non gli fa alcun effetto, anzi. Da quando il terapeuta gli ha detto che ha una fobia sociale si sta rinchiudendo a casa sempre più. Avrebbe fatto meglio nel dirlo a noi ed incoraggiare il ragazzo dicendogli altro.
Grazie a lei