Sindrome da astinenza, citalopram

Ciao a tutti,sono un ragazzo di 19 anni, che segue una cura psichiatrica da circa 2 anni. Il trattamento consiste nella somministrazione del citalopram, di cui nel tempo ho variato la dose, arrivando da 10 gocce giornaliere, come mi era stato inizialmente prescritto, a 20, a causa dell'aggravarsi di alcuni sintomi ossessivi.
In seguito alla buona notizia di essere stato ammesso all'università, dopo un lungo periodo diciamo ''buio'' di scuole superiori in cui ero considerato un outsider,, e questo contribuiva alla mia depressione, ho passato momenti di rara felicità e mi sono quasi dimenticato di prendere il citalopram.
Per ''due'' giorni. L'ultima volta che l' ho preso avevo già deciso di scalare il dosaggio da 20 a 15. vi riporto alcuni sintomi:
difficoltà a dormire
forte e fastidiosa cefalea
senso di nausea
forte irritabilità
disturbi gastrointestinali..

mi sono svegliato alle 5 e ho riassunto la mia dose giornaliera di citalopram , spaventato dagli effetti collaterali...
adesso sto meglio e mi è passata la cefalea.. vi volevo chiedere se i sintomi di astinenza sono reversibili e se l'aver ripreso il farmaco, seppur a dosi ridotte, mi possa riportare ad una condizione di equilibrio psicofisico.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
La dismissione di un farmaco va stabilita dal medico, nel suo caso dallo psichiatra che lo ha prescritto. L'espressione "sindrome da astinenza", che è sbagliata, dimostra che non ne sa abbastanza.
Il disturbo ossessivo è una patologia seria e resistente che richiede dosi mediamente alte di farmaco, e molta molta pazienza da parte del... paziente. Sospendere, riprendere o modificare il dosaggio rischia di rendere cronica la malattia. E' importante effettuare visite di controllo regolari presso lo specialista. Il fatto che abbia reagito con gioia all'ammissione alla facoltà è un'ottima cosa, ma non è sinonimo di guarigione.

Franca Scapellato

[#2]
Utente
Utente
gentile franca scalpellato , le do ragione , anche se il mio medico ha preferito non parla di un vero e proprio disturbo di personalità ossessivo, quanto di ''tratti ossessivi'', forse per la mia giovane età.
Orbene oggi sono uscito con un amico e per la maggior parte del tempo ho tenuto rigidissima la schiena, costringendomi in posizioni scomode, per il fatto che da tre anni a questa parte, ininterrottamente, soffro dell'ossessione di essere deforme e che la mia scoliosi , non grave, possa peggiorare redendo necessario un intervento chirurgico. La mia preoccupazione è quella di non poter esser amato da nessuno a causa di questo lieve difetto fisico; il citalopram è riuscito a rendere sporadiche le mie ossessioni; ci penso di meno, molto di meno rispetto a prima; ma proprio questi due giorni in cui non l' ho preso, sono riaffiorate con tutta la loro potenza e mi sono spaventato, perché mi sono chiesto per quanto ancora? per quanto ancora devo continuare a soffrire così....
Sa, ci sarebbero tante cose da dire. Sentendomi con un amico, che anche lui soffre di un disturbo ossessivo, mi ha detto che mi sconsiglia di prendere farmaci...perché gli hanno causato un 'impotenza permanente e l'impossibilità di provare desiderio sessuale. Io non ho mai riscontrato effetti collaterali di questo genere con citalopram, però la prospettiva di prenderlo per sempre da una parte mi procura un po' di angoscia. Proprio adesso che andrò a vivere in collegio con altri universitari, immagina la figura se sapessero che sono un ossessivo che prende uno psicofarmaco....Molte persone mi dicono che ora che posso stare bene , indipendente, senza portarmi addosso i pesi della famiglia, verrà da sé che mi sentirò meglio; però io continuo a percepire questi sintomi fastidiosi, e d'altra parte non vedo altre soluzioni, finora , che non siano lo psicofarmaco. Certo la psicoterapia costruttivista, seguita con il mio terapeuta psichiatra, mi ha aiutato molto, a livello di personalità, ma certe ferite continuano a sanguinare, come dire.
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Chi ha detto che deve assumere per sempre il citalopram? Si tratta di un farmaco che cura, cioè assunto per periodi adeguati e a dosi adeguate modifica il funzionamento di alcune aree cerebrali, evitando il perpetuarsi di ideazioni ossessive. Le persone possono dire quello che vogliono, e infatti si esprimono in continuazione sulle squadre di calcio e sulle terapie psichiatriche: sono tutti ct e tutti psichiatri da bar. Lei cerchi quello che le fa bene davvero, non faccia finta di essere sano a tutti i costi, ha ancora un po' di strada da fare.
Cefalea

Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

Leggi tutto