Bupropione in "depressione bipolare"
Gentili medici,
sto trattando una ricaduta depressiva nell'ambito di un disturbo bipolare con Wellbutrin 150mg/die. Sono al sesto giorno di assunzione.
L'antidepressivo è associato al litio (900mg/die) che assumo già da 2 anni e 4 mesi, con buona tollerabilità e buona efficacia (la ricaduta depressiva si è verificata molto più tardi rispetto a prima e con minore severità). La litiemia, che dovrò rifare nelle prossime settimane, si aggira intorno ai 0.7 meq/L.
Il Wellbutrin lo assunsi già 5 anni fa associato a Depakin, senza avere nessun effetto collaterale significativo. Ora invece sto sperimentando diversi effetti avversi come nausea, insonnia centrale-terminale, tremori (precedentemente assenti), vertigini, cardiopalmo, aumento della voglia di fumare (e mi aspettavo il contrario dato che il mio medico mi aveva detto che con il bupropione potevo approfittarne anche per smettere di fumare).
Ma l'effetto avverso più fastidioso che è comparso consiste in una sorta di effetto stimolante fastidioso caratterizzato da un aumento della velocità e della quantità di pensieri, un bisogno di movimento leggermente aumentato, una difficoltà di concentrazione associata ad una distraibilità abbastanza facile. E una sensazione, anche fisica, di tensione in generale. Inoltre va considerato che da una condizione di ipersonnia pre-trattamento, ora non riesco a dormire più di 6 ore, e questo mi rende stanco durante il giorno.
In passato ho avuto 2 episodi maniacali, entrambi indotti da una terapia antidepressiva, con l'antidepressivo preso da solo, senza stabilizzatore. Ad oggi non ho mai avuto episodi eccitativi dell'umore spontanei.
Alla luce di ciò mi chiedevo se i sintomi che sto provando negli ultimi 2 giorni possano essere predittivi di un prossimo switch maniacale correlato all'assunzione del farmaco (nonostante la presenza del litio) e se possa essere il caso (fermi restando i limiti del consulto a distanza) di rivalutare il trattamento con il bupropione, ovvero di interromperne l'assunzione e sostituirlo eventualmente con un trattamento più adeguato - un paio di anni fa ad esempio avevo ottenuto giovamento dall'utilizzo off-label del pramipexolo associato al litio e all'Efexor (che non faceva effetto), ho letto che può essere efficace anche la sola associazione pramipexolo-litio.
sto trattando una ricaduta depressiva nell'ambito di un disturbo bipolare con Wellbutrin 150mg/die. Sono al sesto giorno di assunzione.
L'antidepressivo è associato al litio (900mg/die) che assumo già da 2 anni e 4 mesi, con buona tollerabilità e buona efficacia (la ricaduta depressiva si è verificata molto più tardi rispetto a prima e con minore severità). La litiemia, che dovrò rifare nelle prossime settimane, si aggira intorno ai 0.7 meq/L.
Il Wellbutrin lo assunsi già 5 anni fa associato a Depakin, senza avere nessun effetto collaterale significativo. Ora invece sto sperimentando diversi effetti avversi come nausea, insonnia centrale-terminale, tremori (precedentemente assenti), vertigini, cardiopalmo, aumento della voglia di fumare (e mi aspettavo il contrario dato che il mio medico mi aveva detto che con il bupropione potevo approfittarne anche per smettere di fumare).
Ma l'effetto avverso più fastidioso che è comparso consiste in una sorta di effetto stimolante fastidioso caratterizzato da un aumento della velocità e della quantità di pensieri, un bisogno di movimento leggermente aumentato, una difficoltà di concentrazione associata ad una distraibilità abbastanza facile. E una sensazione, anche fisica, di tensione in generale. Inoltre va considerato che da una condizione di ipersonnia pre-trattamento, ora non riesco a dormire più di 6 ore, e questo mi rende stanco durante il giorno.
In passato ho avuto 2 episodi maniacali, entrambi indotti da una terapia antidepressiva, con l'antidepressivo preso da solo, senza stabilizzatore. Ad oggi non ho mai avuto episodi eccitativi dell'umore spontanei.
Alla luce di ciò mi chiedevo se i sintomi che sto provando negli ultimi 2 giorni possano essere predittivi di un prossimo switch maniacale correlato all'assunzione del farmaco (nonostante la presenza del litio) e se possa essere il caso (fermi restando i limiti del consulto a distanza) di rivalutare il trattamento con il bupropione, ovvero di interromperne l'assunzione e sostituirlo eventualmente con un trattamento più adeguato - un paio di anni fa ad esempio avevo ottenuto giovamento dall'utilizzo off-label del pramipexolo associato al litio e all'Efexor (che non faceva effetto), ho letto che può essere efficace anche la sola associazione pramipexolo-litio.
[#1]
Il farmaco non ha indicazione nel trattamento delle fasi depressive di un disturbo bipolare diagnosticato e ciò che descrive potrebbe essere un passaggio verso la fase maniacale.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buongiorno. Grazie per la risposta.
Comprendo che il farmaco non sia ufficialmente indicato per la fase depressiva del disturbo bipolare (nessun antidepressivo lo è che io sappia).
Ma non riesco a capire quale possa essere la soluzione terapeutica alternativa all'associazione stabilizzante+antidepressivo, comunemente adottata da numerosi psichiatri.
Pur nel limite di un consulto a distanza, mi saprebbe spiegare in maniera generale qual è l'approccio più indicato per la depressione in corso di disturbo bipolare?
Comprendo che il farmaco non sia ufficialmente indicato per la fase depressiva del disturbo bipolare (nessun antidepressivo lo è che io sappia).
Ma non riesco a capire quale possa essere la soluzione terapeutica alternativa all'associazione stabilizzante+antidepressivo, comunemente adottata da numerosi psichiatri.
Pur nel limite di un consulto a distanza, mi saprebbe spiegare in maniera generale qual è l'approccio più indicato per la depressione in corso di disturbo bipolare?
[#3]
In effetti i sintomi che lei prova potrebbero essere quelli di uno switch, che è possibile con tutti gli antidepressivi, anche se alcuni ritengono che il bupropione sia più indicato nelle fasi depressive del suo disturbo. Quindi si impone una rivalutazione della sua terapia da parte di uno psichiatra. Per quanto riguarda la sua seconda domanda su come ci si comporta quando un bipolare ha una ricaduta depressiva, direi che è una questione assai complessa. Nel suo caso rivalutare come va questo bupropione, valuterei la gravità del suo stato depressivo ( anche in rapporto a un rischio suicidario), e poi si avrebbero grosso modo più opzioni : continuare l antidepressivo attuale e / o aumentare il litio, toglierlo e aumentare il litio, sostituirlo con un altro ad con molta prudenza e anche in questo caso aumentare il litio. Questo sempre che il litio non le procuri degli effetti indesiderati importanti.
A complicare la questione vi è la tendenza a cercare di non esporre troppo i bipolari agli antidepressivi, per non correre il rischio che questi aumentino la frequenza dei cicli.
Come vede la questioni che lei pone sono complesse e devono essere seguite da uno specialista. Mi sento di dire che lei le ha poste con molta lucidità.
A complicare la questione vi è la tendenza a cercare di non esporre troppo i bipolari agli antidepressivi, per non correre il rischio che questi aumentino la frequenza dei cicli.
Come vede la questioni che lei pone sono complesse e devono essere seguite da uno specialista. Mi sento di dire che lei le ha poste con molta lucidità.
Dr Giovanni Portuesi
[#4]
Utente
La ringrazio molto dottor Portuesi per la chiarezza con cui mi ha esposto la questione. Mi è stato davvero di aiuto.
In effetti, nei 2 precedenti episodi di switch che ho vissuto in passato, quando iniziai il trattamento (rispettivamente escitalopram e fluoxetina la prima e la seconda volta) ricordo bene che provai dei sintomi piuttosto simili a quelli che provo ora, già dall'inizio. Lo switch non si verificò subito ma dopo alcuni mesi di trattamento, in entrambi i casi.
Quindi col senno di poi sono portato ad interpretare questi sintomi di attivazione come un "campanello d'allarme" che mi avvisa in anticipo che questo AD è in grado di indurre o favorire in qualche modo la mania, e che è probabile-possibile che nelle prossime settimane io vada incontro al temuto switch, se mantengo l'antidepressivo. Conosco bene l'impatto devastante che un episodio maniacale può avere, pertanto non vorrei ripetere quell'esperienza per niente al mondo.
Sarei quindi molto portato a concordare con il mio psichiatra una sospensione del trattamento con Wellbutrin e piuttosto preferirei lavorare sulla posologia del litio.
E magari, visto che la depressione non è grave, ma a tratti moderata a tratti anche lieve, potrei pensare ad un approccio non farmacologico, come una psicoterapia? o un cambiamento dello stile di vita?
Grazie ancora, buona serata!
In effetti, nei 2 precedenti episodi di switch che ho vissuto in passato, quando iniziai il trattamento (rispettivamente escitalopram e fluoxetina la prima e la seconda volta) ricordo bene che provai dei sintomi piuttosto simili a quelli che provo ora, già dall'inizio. Lo switch non si verificò subito ma dopo alcuni mesi di trattamento, in entrambi i casi.
Quindi col senno di poi sono portato ad interpretare questi sintomi di attivazione come un "campanello d'allarme" che mi avvisa in anticipo che questo AD è in grado di indurre o favorire in qualche modo la mania, e che è probabile-possibile che nelle prossime settimane io vada incontro al temuto switch, se mantengo l'antidepressivo. Conosco bene l'impatto devastante che un episodio maniacale può avere, pertanto non vorrei ripetere quell'esperienza per niente al mondo.
Sarei quindi molto portato a concordare con il mio psichiatra una sospensione del trattamento con Wellbutrin e piuttosto preferirei lavorare sulla posologia del litio.
E magari, visto che la depressione non è grave, ma a tratti moderata a tratti anche lieve, potrei pensare ad un approccio non farmacologico, come una psicoterapia? o un cambiamento dello stile di vita?
Grazie ancora, buona serata!
[#5]
La psicoterapia (non analitica) e il cambiamento dello stile di vita sono indicati nel Disturbo Bipolare come terapia aggiuntiva , fermo restando che stabilizzatori ed atipici sono il nucleo fondamentale del trattamento. In questi casi la psicoterapia va eseguita da uno psichiatra o psicologo esperto nel Disturbo Bipolare, o da uno psicologo che operi in stretto contatto con uno psichiatra.
Sono d'accordo con i colleghi, i sintomi da lei riferiti erano probabilmente l'avvisaglia di uno switch.
Sono d'accordo con i colleghi, i sintomi da lei riferiti erano probabilmente l'avvisaglia di uno switch.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.4k visite dal 07/09/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.