Ricovero
Gentilissimi medici,
Mi rincresce occupare lo spazio di un nuovo consulto; già in passato nei momenti di emergenza ho chiesto aiuto alla rete e a voi.
Circa 4 anni fa comincio il mio percorso psicoterapeutico: mi diagnosticano depressione e doc .
La storia è complessa, mi rivolgo ad un centro amenoree e da lì mi fanno "passare " per la NPI , e data poi l'età mi suggeriscono uno specialista adatto psichiatra/psicoterapeuta.
La terapia prosegue sul doppio binario della psicoterapia ( cambiando terapista) e su quella farmacologica varie volte rivista. Soffro di nausee, afte e gastriti ricorrenti. (trattate e indagate con vari esami) , sindrome del colon irritabile, trattata con probiotici, dieta, Imodium e altre molecole e iperprolattinemia e amenorrea ( dostinex e cicli di dufaston ogni 60 giorni in caso di non ciclo o pillola anticoncezionale).
Ultimamente ho cominciato a soffrire di cefalee, assumo maxalt al bisogno e di bruxismo di tipo statico per cui utilizzo un bite di resina di notte .
Per questi motivi e disturbi gastrointestinali lo psichiatria ha più volte cambiato molecola antidepressiva ( fevarin all'inizio, poi cipralex, Prozac, zoloft e venlafaxina). In prima ipotesi pensava che un dosaggio più basso fosse controproducente, ma dopo 1 mese nessuno aveva perso l'effetto disturbante sul tratto gastrointestinale.
In accordo con un altro collega a cui ha chiesto consulto sono rimasta con 2 mg al dì di Risperidal e abbiamo lasciato perdere l'intera classe di SSRI perché i sintomi gastrointestinali peggiorano facendomi perdere pasti e quindi peso.
Seguo una dieta di 2100 kcal+ calogen 400kcal.
Il mio peso è adesso 39,5 per 165 con 9℅ di massa grassa.
La psichiatra (privata) ha detto che la situazione è molto grave, nonostante tutti gli sforzi e nonostante non ci sia un vero e proprio dca , e che l'ideale sarebbe il ricovero in una struttura da lei indicata ; tuttavia nessuna psichiatria adulti manderà mai , con costi così esorbitanti, una ragazza di 27 anni in un centro che si occupa di depressioni e dca, e che l'ideale sarebbe andarci privatamente ( 180 euro al giorno).
In alternativa vuole contattare il mio medico di base per predisporre un ricovero in gastroenterologia per 10 giorni.
La depressione mi fa dormire tutto il giorno, mangio poco e il minimo indispensabile e alcuni giorni mi dimentico persino di bere.
Un ricovero così breve sarebbe solo una pezza... Sono talmente disperata e sento talmente dolore che mi sono messa in contatto con una clinica per il suicidio assistito in svizzera e ho fatto rinuncia agli studi all'Università, come se volessi prepararmi all'imminente fine.
Che cosa dovrei fare ora che mi si propone un ricovero in una struttura privata? C'è un modo per usufruirne senza implorare in ginocchio uno psichiatra dei servizi? Il mio compagno non si sente sicuro a lasciarmi sola a casa...
Mi rincresce occupare lo spazio di un nuovo consulto; già in passato nei momenti di emergenza ho chiesto aiuto alla rete e a voi.
Circa 4 anni fa comincio il mio percorso psicoterapeutico: mi diagnosticano depressione e doc .
La storia è complessa, mi rivolgo ad un centro amenoree e da lì mi fanno "passare " per la NPI , e data poi l'età mi suggeriscono uno specialista adatto psichiatra/psicoterapeuta.
La terapia prosegue sul doppio binario della psicoterapia ( cambiando terapista) e su quella farmacologica varie volte rivista. Soffro di nausee, afte e gastriti ricorrenti. (trattate e indagate con vari esami) , sindrome del colon irritabile, trattata con probiotici, dieta, Imodium e altre molecole e iperprolattinemia e amenorrea ( dostinex e cicli di dufaston ogni 60 giorni in caso di non ciclo o pillola anticoncezionale).
Ultimamente ho cominciato a soffrire di cefalee, assumo maxalt al bisogno e di bruxismo di tipo statico per cui utilizzo un bite di resina di notte .
Per questi motivi e disturbi gastrointestinali lo psichiatria ha più volte cambiato molecola antidepressiva ( fevarin all'inizio, poi cipralex, Prozac, zoloft e venlafaxina). In prima ipotesi pensava che un dosaggio più basso fosse controproducente, ma dopo 1 mese nessuno aveva perso l'effetto disturbante sul tratto gastrointestinale.
In accordo con un altro collega a cui ha chiesto consulto sono rimasta con 2 mg al dì di Risperidal e abbiamo lasciato perdere l'intera classe di SSRI perché i sintomi gastrointestinali peggiorano facendomi perdere pasti e quindi peso.
Seguo una dieta di 2100 kcal+ calogen 400kcal.
Il mio peso è adesso 39,5 per 165 con 9℅ di massa grassa.
La psichiatra (privata) ha detto che la situazione è molto grave, nonostante tutti gli sforzi e nonostante non ci sia un vero e proprio dca , e che l'ideale sarebbe il ricovero in una struttura da lei indicata ; tuttavia nessuna psichiatria adulti manderà mai , con costi così esorbitanti, una ragazza di 27 anni in un centro che si occupa di depressioni e dca, e che l'ideale sarebbe andarci privatamente ( 180 euro al giorno).
In alternativa vuole contattare il mio medico di base per predisporre un ricovero in gastroenterologia per 10 giorni.
La depressione mi fa dormire tutto il giorno, mangio poco e il minimo indispensabile e alcuni giorni mi dimentico persino di bere.
Un ricovero così breve sarebbe solo una pezza... Sono talmente disperata e sento talmente dolore che mi sono messa in contatto con una clinica per il suicidio assistito in svizzera e ho fatto rinuncia agli studi all'Università, come se volessi prepararmi all'imminente fine.
Che cosa dovrei fare ora che mi si propone un ricovero in una struttura privata? C'è un modo per usufruirne senza implorare in ginocchio uno psichiatra dei servizi? Il mio compagno non si sente sicuro a lasciarmi sola a casa...
[#1]
Gentile utente,
Ma la diagnosi fatta qual'è ? Non è un "vero e proprio" dca ma è molto grave ? Non torna molto come discorso. E' qualcosa di diverso da un dca ?
Sta assumendo lassativi, vomitando etc ? Voglio dire, si tratta di una di quelle forme del tipo anoressia/bulimia, o la diagnosi attiene ad un ambito diverso ?
Esistono case di cura convenzionate, in cui il costo può anche essere totalmente a carico del sistema sanitario. Non tutte hanno le strutture adatte per trattare casi che richiedono cure intensive, questo lo fanno gli ospedali.
Ma la diagnosi fatta qual'è ? Non è un "vero e proprio" dca ma è molto grave ? Non torna molto come discorso. E' qualcosa di diverso da un dca ?
Sta assumendo lassativi, vomitando etc ? Voglio dire, si tratta di una di quelle forme del tipo anoressia/bulimia, o la diagnosi attiene ad un ambito diverso ?
Esistono case di cura convenzionate, in cui il costo può anche essere totalmente a carico del sistema sanitario. Non tutte hanno le strutture adatte per trattare casi che richiedono cure intensive, questo lo fanno gli ospedali.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Non prendo lassativi e nemmeno conto le calorie. La diagnosi è di depressione e di disturbo ossessivo compulsivo, sono sempre stata magra, ma ultimamente mangio molto meno.
Mi manderebbero in ospedale solo per un breve periodo, ma di curare il disturbo in maniera sistematica (cosa che cerco di fare io con le risorse che ho) in un centro adatto dovrebbero intercedere i servizi ( csm), e dicono (medico di base e psichiatra) che non mandano più nessuno per ragioni di costi. Questa struttura adatta a me in un momento meno acuto sarebbe convenzionata ma devono intervenire i servizi e la loro segnalazione.
La ringrazio per la risposta, gentilissimo !
Mi manderebbero in ospedale solo per un breve periodo, ma di curare il disturbo in maniera sistematica (cosa che cerco di fare io con le risorse che ho) in un centro adatto dovrebbero intercedere i servizi ( csm), e dicono (medico di base e psichiatra) che non mandano più nessuno per ragioni di costi. Questa struttura adatta a me in un momento meno acuto sarebbe convenzionata ma devono intervenire i servizi e la loro segnalazione.
La ringrazio per la risposta, gentilissimo !
[#3]
Gentile utente,
Il ricovero in questi casi è motivato da emergenze legate al peso, esiste un valore d'allarme non tanto sul fatto che abbia bisogno di cure psichiatriche, ma sul prevenire complicazioni gravi legate alla perdita di peso.
Il ricovero in questi casi è motivato da emergenze legate al peso, esiste un valore d'allarme non tanto sul fatto che abbia bisogno di cure psichiatriche, ma sul prevenire complicazioni gravi legate alla perdita di peso.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 04/09/2016.
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