Nevrastenia

Salve, volevo qualche dritta in merito a come comportarmi, a chi mi debbo rivolgere e quale ipotetica terapia dovrei intraprendere per risolvere il mio problema che ho ormai da qualche anno. Praticamente riassumerei tutto in una parola: stanchezza, astenia, nulla di più e nulla di meno. In realtà è un continuo senso di ottundimento mentale, che mi permette si di affrontare la quotidianetà, ma con notevoli difficoltà. Sono uno studente universitario e al momento non ho fatto fatica a dare esami o ad avere risultati, ma il tutto con notevoli difficoltà, nel senso che al posto di studiare ad esempio 5 ore ne devo fare almeno 10 al giorno altrimenti non riesco proprio per via di questo ottundimanto che non mi permette di concentrarmi e di conseguenza gli elementi faticano a fissarsi nella memoria. Insomma in poche parole so che potrei dare di più, so che potrei fare e potrei arrivare, ma non riesco per via di questa gran stanchezza mentale. A completamento del quadro aggiungo anche tensioni muscolari a livello cervicale, praticamente tutti i giorni, che alle volte determinano una cefalea muscolo-tensiva. Per questi motivi il MMG mi ha consigliato un neurologo che è anche fisiatra, il quale ha scritto nel referto che lui al momento non vede la necessità di intraprendere una cura farmacologica perchè non ci sono i presupposti a suo avviso per procedere con una vera e propria diagnosi, ma è solo una condizione che lui ha descritto nevrastenia, e sostiene che col tempo e con l'inizio di attività pratiche quali il lavoro ad esempio, probabilmente passerà da sè. Mi ha consigliato del nuoto, che debbo dire ha apportato dei notevoli benefici, soprattutto per il muscolo-scheletrico, inoltre mi ha prescritto Samyr 200 mg con risultati nulli. Ci tengo a precisare che tutto ciò di cui sopra magicamente alla sera scompare. Ci tengo inoltre a precisare, visto che mi ha fatto queste domande anche il neurologo, che: il tono dell'umore è assolutamente regolare, ho regolare vita e attività sociale, non alterazioni dell'appettito, ho dei regolari hobby e interessi, non ho sensi di colpa, non pensieri suicidari, alle volte insonnia e il sonno non è per nulla riposante (questo l'unico elemento degno di nota). Chiedo a questo punto quale a vostro avviso sia la strada da intraprendere in maniera tale che io poi procederò con una consulenza come da vostra indicazione con l'auspicio di intraprendere un percorso terapeutico, sempre ammesso che ne esista uno.
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Scusi ma la diagnosi è stata fatta, perché "nevrastenia", che potrebbe significare depressione. A questo punto serve una cura per la depressione.
Che una cosa passi da sé non è una ragione per non curarla, mentre che una nevrastenia passi tramite il lavoro mi sembra il solito equivoco sul senso della diagnosi.

Lo specialista di riferimento è lo psichiatra

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno, intanto la ringrazio per la celere risposta.
Ma ora le chiedo, non sembra un pò insufficiente la sintomatologia che riferisco, a suo avviso, per tentare diagnosi di depressione?
E comunque non ho neancora capito fino in fondo cosa significhi nevrastenia e a cosa si riferisca, anche perchè se questo termine è un retaggio del passato (come l'aveva definito il neurologo che ho visto), che senso avrebbe adoperarlo ancora?
Infine, il Samyr pertanto è insufficiente, e bisognerebbe stabilire pertanto una terapia diciamo più adeguata?
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non saprei che diagnosi sia, perché nevrastenia era un termine un po' generico per indicare cose che, oggi, per esempio possono corrispondere a depressione, ma anche ad altri disturbi.
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Utente
Utente
Va bene dai, allora voluterò questa cosa dei bassi livelli di energia e dell'insonnia con uno specialista psichiatra, nell'auspicio di trovare una soluzione duratura ad un fenomeno abbastanza limitante.
Rigraziandola per l'orientamento, colgo l'oocasione per porgere i miei più cari saluti.
Cordialità
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Utente
Utente
Gent.ssmo Dott. Pacini, ho consultato uno specialista psichiatra come da sua indicazione, e la volevo aggiornare sull'esito della visita, considerato che lei mi aveva risposto celermente ed aveva in qualche modo cercato di aiutarmi nel mio caso.
Lo specialista che mi ha visto ha detto che presento semplicemente le sequele, gli esiti di un DSPT, che si manifestano con questa stanchezza cronica e insonnia. Lo specialista dice che un perenne stato di iperattivazione che io ho vissuto può esitare poi in manifestazioni simili, manifestazioni che però a suo dire sono insufficienti per intraprendere una terapia farmacologica. Al limite Lorazepam 1mg quando fasi acute di insonnia, ma null'altro. Pertanto mi ha consigliato dei cicli di terapia EMDR, che sarò contento di iniziare con la speranza di risolvere il mio problema.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa/pensate della scelta di questo approccio terapeutico.
Grazie
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Un post-traumatico ma rispetto a quale evento stressante ?
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Utente
Utente
Il disturbo è stato cagionato da una serie di diagnosi errate che sono state poste su mio conto in passato, quando ero al liceo. Dal quel momento ho avuto uno stato di ansia continuo, agitazione, insonnia, pensieri intrusivi. La psichiatra dal mio racconto ha detto che io ho avuto un DSPT che ho sviluppato a seguto di quegli eventi a cui ero sottoposto, ora i sintomi diciamo più "brutti" sono spariti, è rimasta stanchezza e insonnia croniche, che appunto secondo lei sono le sequele di quel disturbo che con tutta probabilità ho avuto.
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Diagnosi errate che consistevano in che cosa, e che cosa hanno prodotto concretamente ?
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