Depressione reattiva
Buonasera.
Ho 38 anni.
Nell'anno 2009 mentre aspettavo il mio primo ed unico figlio mi sono accorta di avere sposato un uomo che sviluppava una tendenza alla ludopatia.
Superato lo choc iniziale e con la nascita del bambino sembravo aver superato la cosa pur avendo parecchi sbalzi di umore e stati di ansia.
Nel mese di maggio di quest'anno un ulteriore episodio, ben più grave del primo, in termini economici, mi ha buttato in uno stato di profonda depressione.
Mio marito è in cura da 3 mesi presso un centro della nostra città per le dipendenze, ma non ho molta fiducia poiché essendo gratuito non mi sembra ci stia aiutando molto, nello stesso tempo e, direttamente dalla stessa struttura, mi hanno affidato alle cure di una psichiatra per darmi un supporto psicologico. Mi ha diagnosticato una depressione reattiva e mi ha prescritto Brintellix 10 mg. 1 volta al giorno e xanax 10 gocce la sera e 5 al bisogno.
I sintomi sono abbastanza compensati nel senso che non ho più sbalzi d'umore e attacchi di panico frequenti, ma mi capita di avere momenti che io definisco "di straordinaria lucidità" in cui penso di stare sbagliando tutto e vedo tutto nero. In questi momenti mi capita anche di pensare che se morisse (mio marito) sarebbe la soluzione migliore per tutti e che se ciò non dovesse avvenire sarebbe una soluzione anche che io morissi, ma non ho mai avuto pensieri di suicidio.
Aggiungo che ho provato a lasciare mio marito ma onestamente, vedendo mio figlio, attaccatissimo al padre e per il quale nutre una stima altissima, non ce l'ho fatta e l'ho fatto tornare a casa. In questi momenti "di straordinaria lucidità" penso di essere stata una codarda e di aver sbagliato tutto. Poi una volta passato l'attacco, che può durare anche solo pochi minuti, penso di essere completamente fuori e che tutto si può sistemare.
Sono in cura da 2 mesi e non so se tutto questo è normale, non so se la mia depressione sia vera depressione o se dovrei davvero lasciarlo per poter stare meglio.
Sono davvero confusa ed impaurita.
Non ho nessuna fiducia nel futuro, ma mi manca completamente il coraggio per uscire da questa situazione.
Mi piacerebbe avere un vostro parere.
Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.
Ho 38 anni.
Nell'anno 2009 mentre aspettavo il mio primo ed unico figlio mi sono accorta di avere sposato un uomo che sviluppava una tendenza alla ludopatia.
Superato lo choc iniziale e con la nascita del bambino sembravo aver superato la cosa pur avendo parecchi sbalzi di umore e stati di ansia.
Nel mese di maggio di quest'anno un ulteriore episodio, ben più grave del primo, in termini economici, mi ha buttato in uno stato di profonda depressione.
Mio marito è in cura da 3 mesi presso un centro della nostra città per le dipendenze, ma non ho molta fiducia poiché essendo gratuito non mi sembra ci stia aiutando molto, nello stesso tempo e, direttamente dalla stessa struttura, mi hanno affidato alle cure di una psichiatra per darmi un supporto psicologico. Mi ha diagnosticato una depressione reattiva e mi ha prescritto Brintellix 10 mg. 1 volta al giorno e xanax 10 gocce la sera e 5 al bisogno.
I sintomi sono abbastanza compensati nel senso che non ho più sbalzi d'umore e attacchi di panico frequenti, ma mi capita di avere momenti che io definisco "di straordinaria lucidità" in cui penso di stare sbagliando tutto e vedo tutto nero. In questi momenti mi capita anche di pensare che se morisse (mio marito) sarebbe la soluzione migliore per tutti e che se ciò non dovesse avvenire sarebbe una soluzione anche che io morissi, ma non ho mai avuto pensieri di suicidio.
Aggiungo che ho provato a lasciare mio marito ma onestamente, vedendo mio figlio, attaccatissimo al padre e per il quale nutre una stima altissima, non ce l'ho fatta e l'ho fatto tornare a casa. In questi momenti "di straordinaria lucidità" penso di essere stata una codarda e di aver sbagliato tutto. Poi una volta passato l'attacco, che può durare anche solo pochi minuti, penso di essere completamente fuori e che tutto si può sistemare.
Sono in cura da 2 mesi e non so se tutto questo è normale, non so se la mia depressione sia vera depressione o se dovrei davvero lasciarlo per poter stare meglio.
Sono davvero confusa ed impaurita.
Non ho nessuna fiducia nel futuro, ma mi manca completamente il coraggio per uscire da questa situazione.
Mi piacerebbe avere un vostro parere.
Vi ringrazio e vi auguro buon lavoro.
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Le argomentazioni che porta dovrebbero essere discussione della sede di supporto psicologico che avrebbe dovuto ricevere nel corso del trattamento di suo marito.
Il farmaco prescritto non ha ancora indicazione per le forme di depressione di tipo "reattivo" ma ha indicazione per la depressione in tutti i suoi gradi.
Inoltre la permanenza della benzodiazepina non è una pratica corretta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il farmaco prescritto non ha ancora indicazione per le forme di depressione di tipo "reattivo" ma ha indicazione per la depressione in tutti i suoi gradi.
Inoltre la permanenza della benzodiazepina non è una pratica corretta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 28/08/2016.
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