Infelice e complessata
Buongiorno... Credo di aver bisogno di un percorso ma non riesco ancora ad individuare l'indirizzo giusto..
Provo a riassumere brevemente la mia situazione. Figlia di sola madre, padre biologico tossico che ci ha abbandonato quando avevo 2 anni; dopo anni di convivenza con mamma e zii (ricordo mia mamma sempre nervosa, sempre al lavoro) mia madre si è risposata e lui è morto dopo 8 anni. Cerco di essere forte e conduco una vita equilibrata: mi diplomo nonostante una bocciatura, mi distacco da brutte compagnie. Interrompo una gravidanza non desiderata a 18 anni e inizio a lavorare in un pub. A 20 anni conosco l'uomo della mia vita, mi iscrivo all'università ed inizio a lavorare nei servizi sociali.. Ora ho 26 anni e aspettiamo un bambino... La gravidanza non sta procedendo bene e io da quando sto con lui mi sento sempre in ansia; penso che la mia felicità possa essere interrotta da un momento all'altro, che non ho il diritto di essere felice e che per me le cose saranno sempre complicate.. Questi pensieri mi hanno procurato ipocondria e depressione.. Non riesco a godermi nessun attimo, ho sempre pensieri negativi e ho paura che la cosa mi sfugga di mano..
Provo a riassumere brevemente la mia situazione. Figlia di sola madre, padre biologico tossico che ci ha abbandonato quando avevo 2 anni; dopo anni di convivenza con mamma e zii (ricordo mia mamma sempre nervosa, sempre al lavoro) mia madre si è risposata e lui è morto dopo 8 anni. Cerco di essere forte e conduco una vita equilibrata: mi diplomo nonostante una bocciatura, mi distacco da brutte compagnie. Interrompo una gravidanza non desiderata a 18 anni e inizio a lavorare in un pub. A 20 anni conosco l'uomo della mia vita, mi iscrivo all'università ed inizio a lavorare nei servizi sociali.. Ora ho 26 anni e aspettiamo un bambino... La gravidanza non sta procedendo bene e io da quando sto con lui mi sento sempre in ansia; penso che la mia felicità possa essere interrotta da un momento all'altro, che non ho il diritto di essere felice e che per me le cose saranno sempre complicate.. Questi pensieri mi hanno procurato ipocondria e depressione.. Non riesco a godermi nessun attimo, ho sempre pensieri negativi e ho paura che la cosa mi sfugga di mano..
[#1]
Gentile utente,
Al di là della condizione attuale, che è delicata soprattutto in fase post-parto, non vedo perché non considerare di farsi valutare da uno specialista. La parte ansiosa è quella che Lei stessa riferisce, poi deve essere valutato anche altro per definire bene la diagnosi.
Al di là della condizione attuale, che è delicata soprattutto in fase post-parto, non vedo perché non considerare di farsi valutare da uno specialista. La parte ansiosa è quella che Lei stessa riferisce, poi deve essere valutato anche altro per definire bene la diagnosi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta... Credo proprio che seguirò il suo consiglio.. Mi sono rivolta a due bravissimi psicologi in passato, entrambi mi indirizzarono a consulto psichiatrico che non ho mai eseguito.. Ma credo di aver temporeggiato a sufficienza..
Nell'attesa, però, avrei bisogno di una chiave di lettura che mi aiuti a sopravvivere nella mia condizione ..
Nell'attesa, però, avrei bisogno di una chiave di lettura che mi aiuti a sopravvivere nella mia condizione ..
[#3]
Gentile utente,
La chiave di lettura è che questo tipo di disturbi, mettiamo che sia un disturbo d'ansia, o anche un disturbo dell'umore, hanno le loro cure, compatibili e anzi doppiamente indicate se si deve fare la madre e avere responsabilità.
La chiave di lettura è che questo tipo di disturbi, mettiamo che sia un disturbo d'ansia, o anche un disturbo dell'umore, hanno le loro cure, compatibili e anzi doppiamente indicate se si deve fare la madre e avere responsabilità.
[#6]
Ex utente
Mi sembra di aver affermato esattamente il contrario: non intendo temporeggiare ma visto che per arrivare ad una diagnosi e per seguire un percorso terapeutico ci vuole tempo (come dicevo, sono incinta e purtroppo forse non ancora per molto viste le complicazioni, quindi certamente non potrò iniziare un percorso da qui a due mesi), chiedevo una strategia, una visione specialistica su come affrontare tutto questo.
Se in questa occasione non è possibile, grazie comunque per l'attenzione. Mi appoggio a questo servizio da anni, ho sempre compreso e rispettato i limiti dati 'dall'online' e mi sono sempre trovata bene.
Probabilmente, in questa occasione, il mio consulto e' troppo generico e l'argomento va trattato 'face to face'.
Saluti
Se in questa occasione non è possibile, grazie comunque per l'attenzione. Mi appoggio a questo servizio da anni, ho sempre compreso e rispettato i limiti dati 'dall'online' e mi sono sempre trovata bene.
Probabilmente, in questa occasione, il mio consulto e' troppo generico e l'argomento va trattato 'face to face'.
Saluti
[#7]
Gentile utente,
La "visione specialistica" è quella di diagnosi e cura, e non si capisce però perché una valutazione non si possa fare in questo momento. La cura, anche quella, niente vieta in assoluto che sia iniziata quando ce n'è bisogno, anche in gravidanza.
Quindi tutto questo può essere valutato e discusso adesso.
La "visione specialistica" è quella di diagnosi e cura, e non si capisce però perché una valutazione non si possa fare in questo momento. La cura, anche quella, niente vieta in assoluto che sia iniziata quando ce n'è bisogno, anche in gravidanza.
Quindi tutto questo può essere valutato e discusso adesso.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 22/08/2016.
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