Un determinato periodo ho assunto delle gocce

Buongiorno, sono una signora di 74 anni e da sempre soffro di stati depressivi alternati a periodi in cui mi sembra di stare un pò meglio ma comunque un latente stato di tristezza mi perseguita senza sosta ,caratterialmente sono sempre stata una persona incline al pessimismo e con poca voglia di socializzare, ho vissuto prevalentemente facendo la casalinga e occupandomi delle esigenze dei miei famigliari, ho ritenuto fosse questo il mio dovere. I miei stati altalenanti di umore con ripercussioni sul fisico, per esempio insonnia, eccessiva sudorazione, emicranie li attribbuivo a quello che comunemente viene definito "esaurimento nervoso" e con il tempo mi sono convinta facesse parte del mio destino per questo non mi sono mai affidata a cure specifiche se non chiedere consiglio ad un conoscente neurologo il quale oltretutto ,non vive nella città in cui io abito per cui non ha mai neppure potuto seguirmi in maniera costante, è stato lui a definire il mio malessere "depressione", per un determinato periodo ho assunto delle gocce di EN per poter dormire e qualche altra terapia nei momenti in cui non stavo per niente bene con delle iniezioni di samir. In questi ultimi mesi ho avuto però un peggioramento improvviso, non riuscivo neppure a svolgere le normali funzioni giornaliere, tutto mi sembrava privo di motivazione, avevo solo voglia di piangere e di tenere gli occhi chiusi, avevo smesso di comunicare anche con i famigliari più stretti, stavo chiusa in un mutismo continuo, attribbuivo a chi mi stava vicino la colpa di questo mio malessere e nello stesso tempo ne avevo enormi sensi di colpa, proprio a causa di questo stato che si è prolungato per qualche mese mi è stata prescritta da questo conoscente neurologo, una terapia con delle compresse di cymbalta e delle compresse di xanax da assumere mattino e sera, ora mi sembra di stare meglio, ma vivo nell angoscia che possa riverificarsi quest episodio, i miei famigliari insistono nel volermi sottoporre ad una consulenza con un professionista neuropsichiatra e un eventuale percorso psicoterapeutico, io non penso ci sia soluzione a questo mio problema, vi sarei grata se potessi avere un vostro parere in merito. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Il punto di partenza mi pare semplice. Ha una diagnosi di depressione ma di fatto non ha mai fatto cure specifiche (qualche iniezione di un blando antidepressivo, un ansiolitico).

Le cure antidepressive ci sono, non sono difficili da fare. Quindi il consiglio di andare da uno psichiatra mi pare logico, non capisco perché si stabilisca che debba fare psicoterapia, non è questo l'approccio standard alla depressione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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