Passaggio da zoloft a entact
Buongiorno.
Essendo diversi anni che assumo sertralina (attualmente 100 mg, ma sono arrivato anche a 150) per depressione e DAP, ed avendo ultimamente una certa ricaduta dei sintomi depressivi, ansiosi, e anche di pre-attacco di panico (una specie di "aura" in cui mi sento le gambe molli e una blanda sensazione di svenimento), il mio psichiatra mi ha detto di passare a escitalopram. Ovvero cambiare molecola ma puntare sempre ad un SSRI, visto che per molto tempo la sertralina (e più indietro ancora negli anni la paroxetina) ha dato buoni risultati.
Lui dice che posso smettere di colpo lo zoloft e al suo posto prendere subito 10 gocce di entact, che poi si valuterà se aumentare (essendo l'entact piuttosto "attivante" sull'ansia secondo lui).
Intanto volevo sapere se questo passaggio tutto in una volta è corretto, e poi mi chiedo se devo "ricominciare da capo", attendendo le consuete 2-4 settimane scoperto dall'effetto antidepressivo-antipanico, oppure se l'escitalopram "continua l'opera" della sertralina, e dunque quanto meno non devo aspettarmi un peggioramento nelle prime settimane.
Grazie.
Essendo diversi anni che assumo sertralina (attualmente 100 mg, ma sono arrivato anche a 150) per depressione e DAP, ed avendo ultimamente una certa ricaduta dei sintomi depressivi, ansiosi, e anche di pre-attacco di panico (una specie di "aura" in cui mi sento le gambe molli e una blanda sensazione di svenimento), il mio psichiatra mi ha detto di passare a escitalopram. Ovvero cambiare molecola ma puntare sempre ad un SSRI, visto che per molto tempo la sertralina (e più indietro ancora negli anni la paroxetina) ha dato buoni risultati.
Lui dice che posso smettere di colpo lo zoloft e al suo posto prendere subito 10 gocce di entact, che poi si valuterà se aumentare (essendo l'entact piuttosto "attivante" sull'ansia secondo lui).
Intanto volevo sapere se questo passaggio tutto in una volta è corretto, e poi mi chiedo se devo "ricominciare da capo", attendendo le consuete 2-4 settimane scoperto dall'effetto antidepressivo-antipanico, oppure se l'escitalopram "continua l'opera" della sertralina, e dunque quanto meno non devo aspettarmi un peggioramento nelle prime settimane.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
L'effetto è valutabile a 4-6 settimane, poi dipende anche dalla dose raggiunta.
C'è una ragione particolare per cui non si è usata di nuovo la paroxetina, che in passato aveva funzionato bene ? O anche quella dopo aveva perso terreno ?
L'effetto è valutabile a 4-6 settimane, poi dipende anche dalla dose raggiunta.
C'è una ragione particolare per cui non si è usata di nuovo la paroxetina, che in passato aveva funzionato bene ? O anche quella dopo aveva perso terreno ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Sì, la ragione è che la paroxetina, specie a dosi superiori a 20 mg/die, mi dava costipazione e praticamente azzeramento del desiderio sessuale, oltre ad altri disturbi minori come secchezza della bocca. Inoltre all'inizio della terapia mi aveva dato un certo stordimento.
Secondo il mio psichiatra l'escitalopram è in genere meglio tollerato, anche se naturalmente non si può essere sicuri finché non si prova.
Secondo il mio psichiatra l'escitalopram è in genere meglio tollerato, anche se naturalmente non si può essere sicuri finché non si prova.
[#3]
Utente
Cosa pensa del potenziale dell'escitalopram di allungare il QTc? Il mio psichiatra dice che è un fenomeno minimo su cui c'è stato un allarmismo eccessivo, che comunque ha una qualche importanza solo nei pazienti anziani... ovviamente su internet si trova di tutto...
Condivide il parere dello psichiatra o ritiene che sia il caso di fare dei controlli? (io ho qualche extrasistole di tanto in tanto, ma i miei ECG sono stati sempre nella norma).
Condivide il parere dello psichiatra o ritiene che sia il caso di fare dei controlli? (io ho qualche extrasistole di tanto in tanto, ma i miei ECG sono stati sempre nella norma).
[#5]
Gentile utente,
Se ritiene che lo psichiatra non si intende delle sue cose, tecnicamente, non c'è via d'uscita.
Per quale motivo preoccuparsi di uno o dell'altro effetto, se non perché alcuni la possono più o meno spaventare e altri magari non sono per lei neanche comprensibili ?
Se ritiene che lo psichiatra non si intende delle sue cose, tecnicamente, non c'è via d'uscita.
Per quale motivo preoccuparsi di uno o dell'altro effetto, se non perché alcuni la possono più o meno spaventare e altri magari non sono per lei neanche comprensibili ?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.2k visite dal 16/08/2016.
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