Entact
Buongiorno,
ho assunto Entact dall'aprile 2008 fino lo scorso luglio. Assumevo 10 mg ogni giorno (mio peso corporeo è 110 kg, tra l'altro sono ingrassato 15 kg in concomitanza di questa assunzione). Assunzione per DAP. La sera assumo tuttora Tavor 2,5 mg (da almeno 5 anni)
Dal 2011 faccio psicoterapia da "lettino" 1 volta a settimana.
Dato che il mio dottore è sempre stato vago sulla mia terapia farmacologica, vorrei un Vostro parere.
Poi da luglio ho preso 5 mg per 10 giorni e poi ho smesso (il mio terapeuta mi dice di valutare io stesso la modalità).
Al momento non ho effetti collaterali salvo qualche leggero attacco di panico gestibile e un po' di irritabilità ogni tanto.
E' corretta la modalità di cessazione? Potrebbe esserci qualche effetto "alla lunga"?
ho assunto Entact dall'aprile 2008 fino lo scorso luglio. Assumevo 10 mg ogni giorno (mio peso corporeo è 110 kg, tra l'altro sono ingrassato 15 kg in concomitanza di questa assunzione). Assunzione per DAP. La sera assumo tuttora Tavor 2,5 mg (da almeno 5 anni)
Dal 2011 faccio psicoterapia da "lettino" 1 volta a settimana.
Dato che il mio dottore è sempre stato vago sulla mia terapia farmacologica, vorrei un Vostro parere.
Poi da luglio ho preso 5 mg per 10 giorni e poi ho smesso (il mio terapeuta mi dice di valutare io stesso la modalità).
Al momento non ho effetti collaterali salvo qualche leggero attacco di panico gestibile e un po' di irritabilità ogni tanto.
E' corretta la modalità di cessazione? Potrebbe esserci qualche effetto "alla lunga"?
[#1]
Gentile utente,
Non mi sembra il caso che Lei valuti da solo la modalità della sua cura, finisce appunto che non saprà come agire.
In più, non si capisce perché c'è ancora il tavor.
Terzo, la terapia "da lettino" che funzione dovrebbe avere ?
La terapia è durata un tempo per cui può anche darsi che non ve ne sia più bisogno, ma fatto sta che invece nessuno le ha programmato la sospensione graduale del tavor, e che i sintomi non sono proprio assenti.
Non mi sembra il caso che Lei valuti da solo la modalità della sua cura, finisce appunto che non saprà come agire.
In più, non si capisce perché c'è ancora il tavor.
Terzo, la terapia "da lettino" che funzione dovrebbe avere ?
La terapia è durata un tempo per cui può anche darsi che non ve ne sia più bisogno, ma fatto sta che invece nessuno le ha programmato la sospensione graduale del tavor, e che i sintomi non sono proprio assenti.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese risposta.
Ho più volte richiesto la revisione dell'Entact (penso che da aprile 2008 fosse un po' troppo prolungata) e ultimamente su mia insistenza si è provveduto alla sospensione, ma non con una tabella predefinita (iniziamo con 0,5 mg e vediamo).
La terapia da "lettino" è stata iniziata per "guardarsi un po' dentro e capirsi" e per far fronte a una dipendenza dalla figura paterna con cui ho lavorato per 15 anni prima che l'azienda famigliare fosse venduta. Ma da settembre 2011 pur sentendomi dire che occorre pazienza non ho mai avuto riscontri (alla mia domanda è depressione? la risposta non è mai stata precisa). Più volte salto la seduta perchè sento troppo invadente la figura del terapeuta da una parte, ma anche perchè sfiduciato dai non risultati.
Il Tavor lo prendo per l'insonnia(legata all'ansia), ma anche qui ho più volte espresso la mia paura alla dipendenza dal farmaco, però mai presa in considerazione al 100%.
Come potrebbe procedere tale sospensione?
Grazie ancora
Ho più volte richiesto la revisione dell'Entact (penso che da aprile 2008 fosse un po' troppo prolungata) e ultimamente su mia insistenza si è provveduto alla sospensione, ma non con una tabella predefinita (iniziamo con 0,5 mg e vediamo).
La terapia da "lettino" è stata iniziata per "guardarsi un po' dentro e capirsi" e per far fronte a una dipendenza dalla figura paterna con cui ho lavorato per 15 anni prima che l'azienda famigliare fosse venduta. Ma da settembre 2011 pur sentendomi dire che occorre pazienza non ho mai avuto riscontri (alla mia domanda è depressione? la risposta non è mai stata precisa). Più volte salto la seduta perchè sento troppo invadente la figura del terapeuta da una parte, ma anche perchè sfiduciato dai non risultati.
Il Tavor lo prendo per l'insonnia(legata all'ansia), ma anche qui ho più volte espresso la mia paura alla dipendenza dal farmaco, però mai presa in considerazione al 100%.
Come potrebbe procedere tale sospensione?
Grazie ancora
[#3]
Gentile utente,
Guardasi un po' dentro e capirsi ha poco a che vedere con le diagnosi mediche, quel che c'è da capire non è dentro l'anima ma dentro il cervello.
Il resto ben venga ma non ha a che vedere con la diagnosi specifica.
Il tavor non ha alcun effetto da dopo un mese che lo prende, al momento è in corso solo per un legame psicologico all'insonnia da sospensione, transitoria. Ragion per cui, sarebbe il caso che prima si sospendesse gradualmente il tavor, e poi si valutasse la sospensione dell'entact. Inoltre non ha senso che il paziente insista o meno, se il medico giudica che sia il caso di sospendere, glielo comunica, altrimenti le spiega perché non ritiene, senza che questo poi la vincoli all'assunzione.
Guardasi un po' dentro e capirsi ha poco a che vedere con le diagnosi mediche, quel che c'è da capire non è dentro l'anima ma dentro il cervello.
Il resto ben venga ma non ha a che vedere con la diagnosi specifica.
Il tavor non ha alcun effetto da dopo un mese che lo prende, al momento è in corso solo per un legame psicologico all'insonnia da sospensione, transitoria. Ragion per cui, sarebbe il caso che prima si sospendesse gradualmente il tavor, e poi si valutasse la sospensione dell'entact. Inoltre non ha senso che il paziente insista o meno, se il medico giudica che sia il caso di sospendere, glielo comunica, altrimenti le spiega perché non ritiene, senza che questo poi la vincoli all'assunzione.
[#4]
Utente
Grazie ancora dottore.
Penso che l'aspetto grave sia che non mi abbia mai fatto una diagnosi precisa (attacchi di panico?Depressione?Dipendenza?). Pur nell'impossibilità di fare diagnosi a distanza e nella convinzione che a settembre prima di incominciare vorrei chiarire col terapeuta questo aspetto, cosa mi consiglierebbe? c'è un'approccio standard a dismettere il Tavor?
Grazie ancora
Penso che l'aspetto grave sia che non mi abbia mai fatto una diagnosi precisa (attacchi di panico?Depressione?Dipendenza?). Pur nell'impossibilità di fare diagnosi a distanza e nella convinzione che a settembre prima di incominciare vorrei chiarire col terapeuta questo aspetto, cosa mi consiglierebbe? c'è un'approccio standard a dismettere il Tavor?
Grazie ancora
[#5]
Gentile utente,
L'approccio standard è capire come mai la persona lo assume ancora, con quale convinzione, con quali sintomi se è capitato di saltarlo o ritardarlo etc.
Dopo di che si tiene la cura che serve per controllare l'eventuale disturbo ancora presente, e poi si procedere a togliere il tavor con gradualità, cosa che richiede solitamente non più di qualche settimana.
L'approccio standard è capire come mai la persona lo assume ancora, con quale convinzione, con quali sintomi se è capitato di saltarlo o ritardarlo etc.
Dopo di che si tiene la cura che serve per controllare l'eventuale disturbo ancora presente, e poi si procedere a togliere il tavor con gradualità, cosa che richiede solitamente non più di qualche settimana.
[#6]
Utente
Ho ripreso la terapia e alla mia incertezza sul continuare il percorso data la mancanza di diagnosi mi è stata formulata: disturbo evitante di personalità.
Pensa che il percorso sia corretto? Il fatto di aver smesso con Entact è stato accolto positivamente dal mio medico, mentre per il Tavor mi ha spiegato che l'ansia correlata può essere tenuta a bada con tali farmaci.
Che ne pensa?
Grazie ancora
Pensa che il percorso sia corretto? Il fatto di aver smesso con Entact è stato accolto positivamente dal mio medico, mentre per il Tavor mi ha spiegato che l'ansia correlata può essere tenuta a bada con tali farmaci.
Che ne pensa?
Grazie ancora
[#9]
Gentile utente,
Di attendere la tempistica di una terapia di questo tipo, che dovrebbe produrre qualche miglioramento a 1 mese, e una risposta soddisfacente entro 3 mesi, posto che le dosi siano quelle medie o massime.
Poi, se necessario, si valutano altre opzioni (che siano psicoterapiche o qualsiasi altra), per un principio di semplicità.
Di attendere la tempistica di una terapia di questo tipo, che dovrebbe produrre qualche miglioramento a 1 mese, e una risposta soddisfacente entro 3 mesi, posto che le dosi siano quelle medie o massime.
Poi, se necessario, si valutano altre opzioni (che siano psicoterapiche o qualsiasi altra), per un principio di semplicità.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.8k visite dal 15/08/2016.
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