Un libro sul disturbo bipolare
Buongiorno
Soffro di depressione maggiore, diagnosticata nel 2006 e poi corretta nel 2008 in disturbo bipolare dopo che ho avuto una crisi maniacale a seguito della terapia giornaliera di 30 gocce di Laroxyl protratta nel tempo. Io stessa mi sono accorta che il mio umore tendeva troppo verso l'alto e mi sono recata al PS dove mi hanno dato un farmaco per favorire il sonno. L'indomani mi sono poi messa in contatto con la psichiatra che mi aveva in cura e che ha corretto la diagnosi.
Figlia di un medico psicanalista, abbastanza informata in campo psicologico e psichiatrico, ho letto (su consiglio della stessa psichiatra) un libro sul disturbo bipolare. L'unica crisi maniacale che ho avuto è quella di cui sopra. Per il resto le mie sono crisi depressive, con tono dell'umore che tende molto verso il basso, con frequenti ideazioni suicidarie e un sentire spessissimo di dover vivere per obbligo nei confronti di chi mi vuole bene ma non con piacere.
Temendo il ripresentarsi di una crisi maniacale, la psichiatra preferisce ricorrere a un dosaggio di Laroxyl di max 18 gocce, che spesso non risulta sufficiente a portare il tono dell'umore al livello di almeno un minimo di benessere. Prendo anche il Depakin chrono a rilascio prolungato (300 mg + 450 mg).
La depressione non mi ha comunque mai impedito di vivere una vita "normale", insegnando con grande piacere per 40 anni e coltivando relazioni sociali sane.
Le chiedo se basta una crisi maniacale come effetto collaterale di un farmaco per fare una diagnosi di disturbo bipolare.
RingraziandoLa per l'attenzione, porgo distinti saluti.
L.
Soffro di depressione maggiore, diagnosticata nel 2006 e poi corretta nel 2008 in disturbo bipolare dopo che ho avuto una crisi maniacale a seguito della terapia giornaliera di 30 gocce di Laroxyl protratta nel tempo. Io stessa mi sono accorta che il mio umore tendeva troppo verso l'alto e mi sono recata al PS dove mi hanno dato un farmaco per favorire il sonno. L'indomani mi sono poi messa in contatto con la psichiatra che mi aveva in cura e che ha corretto la diagnosi.
Figlia di un medico psicanalista, abbastanza informata in campo psicologico e psichiatrico, ho letto (su consiglio della stessa psichiatra) un libro sul disturbo bipolare. L'unica crisi maniacale che ho avuto è quella di cui sopra. Per il resto le mie sono crisi depressive, con tono dell'umore che tende molto verso il basso, con frequenti ideazioni suicidarie e un sentire spessissimo di dover vivere per obbligo nei confronti di chi mi vuole bene ma non con piacere.
Temendo il ripresentarsi di una crisi maniacale, la psichiatra preferisce ricorrere a un dosaggio di Laroxyl di max 18 gocce, che spesso non risulta sufficiente a portare il tono dell'umore al livello di almeno un minimo di benessere. Prendo anche il Depakin chrono a rilascio prolungato (300 mg + 450 mg).
La depressione non mi ha comunque mai impedito di vivere una vita "normale", insegnando con grande piacere per 40 anni e coltivando relazioni sociali sane.
Le chiedo se basta una crisi maniacale come effetto collaterale di un farmaco per fare una diagnosi di disturbo bipolare.
RingraziandoLa per l'attenzione, porgo distinti saluti.
L.
[#1]
Un unico episodio maniacale non può portare ad una diagnosi di disturbo bipolare in quanto la sintomatologia deve protrarsi per tempi sufficienti.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 09/08/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.