Nel senso che mi capitato molte volte di avere allucinazioni in vari momenti della mia vita
Buonasera,
Io sono una ragazza di 31 anni con dei "trascorsi" psichiatrici. non ho mai avuto una diagnosi precisa. Ho iniziato ad aver problemi Al liceo. Ho visto molti psichiatri. In alcuni periodi sembrava avessi un disturbo dell'umore (curato con sycrest), altre volte un disturbo psicotico (curato con abilify) altre volte un disturbo borderline di personalità (curato con la psicoterapia). però avevo dei periodi in cui stavo bene. Nel 2015 ho vissuto in modo estremamente stressante. Credevo di perdere il controllo della mia vita e di me stessa. Ho cercato aiuto psichiatrico ma il medico mi ha garantito che sarei stata bene. In effetti il perio stressante è finito è negli ultimi 6 mesi, la vita mi sta andando bene. Soprattutto perché ho imparato a gestire gli sbalzi d'umore e altri disturbi.
Un discorso a parte sulla "psicosi". Io sono stata in cura per 5 anni da un medico a causa di deliri costanti e allucinazioni saltuarie. Adesso mi sembra impossibile di aver pensato certe cose e con cieca convinzione.
Durante il 2015 mi capitava di parlare da sola. Sapevo di non parlare con nessuno, ma iniziavo comunque delle discussioni con persone immaginarie. Ho sempre avuto molta immaginazione, ma in alcuni periodi della mia vita il confine tra realtà e finzione diventa labile. Anzi alcune volte ho sconfinato (deliri ecc...).
qualche giorno fa mi sono masturbata pensando ad una persona ben precisa. Non so perché ma durante l'orgasmo, nonostante fossi nel buio pesto, vedevo come se fosse giorno e vedevo una formica camminarmi sul braccio.. Poi ho visto la persona a cui avevo pensato accanto a me che mi sorrideva, come se il letto fosse matrimoniale (ma è singolo). Fin qui nulla di strano. Nel senso che mi è capitato molte volte di avere allucinazioni in vari momenti della mia vita. La cosa strana però è stata la mia reazione: Ho accettato ciò che vedevo come la realtà! Ho creduto che fosse giorno, di avere un letto matrimoniale con qualcuno accanto a me! Ricordo di aver pensato che quella persona non poteva realmente essere nel mio letto, perché non avrebbe mai dormito con una come me! Però avrei dovuto pensare che quella persona non avrebbe mai potuto essere nel mio letto per molte altre ragioni, prima tra tutte il fatto che fosse un personaggio di una serie televisiva! Mah, se non avessi avuto certi trascorsi non ci avrei dato molto peso. Adesso sono un po' preoccupata. Ho faticano molto per raggiungere un equilibrio. Se inizia a vacillare mi preoccupo, ma magari non è niente.
Scrivo qui perché avevo sospeso le sedute col mio psichiatra in febbraio e mi aveva detto di contattarlo in caso di bisogno. Purtroppo sarà in ferie Rino a settembre e volevo un parere. Capisco che la situazione sia pasticciata, ma vorrei capire se attendere il mio medico fino a settembre sia la cosa migliore (è un medico da cui sono andata solo un paio di volte perché stavo bene e non ha ritenuto rivedermi e che non mi ha mai prescritto nulla).
Grazie
Io sono una ragazza di 31 anni con dei "trascorsi" psichiatrici. non ho mai avuto una diagnosi precisa. Ho iniziato ad aver problemi Al liceo. Ho visto molti psichiatri. In alcuni periodi sembrava avessi un disturbo dell'umore (curato con sycrest), altre volte un disturbo psicotico (curato con abilify) altre volte un disturbo borderline di personalità (curato con la psicoterapia). però avevo dei periodi in cui stavo bene. Nel 2015 ho vissuto in modo estremamente stressante. Credevo di perdere il controllo della mia vita e di me stessa. Ho cercato aiuto psichiatrico ma il medico mi ha garantito che sarei stata bene. In effetti il perio stressante è finito è negli ultimi 6 mesi, la vita mi sta andando bene. Soprattutto perché ho imparato a gestire gli sbalzi d'umore e altri disturbi.
Un discorso a parte sulla "psicosi". Io sono stata in cura per 5 anni da un medico a causa di deliri costanti e allucinazioni saltuarie. Adesso mi sembra impossibile di aver pensato certe cose e con cieca convinzione.
Durante il 2015 mi capitava di parlare da sola. Sapevo di non parlare con nessuno, ma iniziavo comunque delle discussioni con persone immaginarie. Ho sempre avuto molta immaginazione, ma in alcuni periodi della mia vita il confine tra realtà e finzione diventa labile. Anzi alcune volte ho sconfinato (deliri ecc...).
qualche giorno fa mi sono masturbata pensando ad una persona ben precisa. Non so perché ma durante l'orgasmo, nonostante fossi nel buio pesto, vedevo come se fosse giorno e vedevo una formica camminarmi sul braccio.. Poi ho visto la persona a cui avevo pensato accanto a me che mi sorrideva, come se il letto fosse matrimoniale (ma è singolo). Fin qui nulla di strano. Nel senso che mi è capitato molte volte di avere allucinazioni in vari momenti della mia vita. La cosa strana però è stata la mia reazione: Ho accettato ciò che vedevo come la realtà! Ho creduto che fosse giorno, di avere un letto matrimoniale con qualcuno accanto a me! Ricordo di aver pensato che quella persona non poteva realmente essere nel mio letto, perché non avrebbe mai dormito con una come me! Però avrei dovuto pensare che quella persona non avrebbe mai potuto essere nel mio letto per molte altre ragioni, prima tra tutte il fatto che fosse un personaggio di una serie televisiva! Mah, se non avessi avuto certi trascorsi non ci avrei dato molto peso. Adesso sono un po' preoccupata. Ho faticano molto per raggiungere un equilibrio. Se inizia a vacillare mi preoccupo, ma magari non è niente.
Scrivo qui perché avevo sospeso le sedute col mio psichiatra in febbraio e mi aveva detto di contattarlo in caso di bisogno. Purtroppo sarà in ferie Rino a settembre e volevo un parere. Capisco che la situazione sia pasticciata, ma vorrei capire se attendere il mio medico fino a settembre sia la cosa migliore (è un medico da cui sono andata solo un paio di volte perché stavo bene e non ha ritenuto rivedermi e che non mi ha mai prescritto nulla).
Grazie
[#1]
Va inteso bene se i fenomeni allucinatori sono realmente tali o prodotto fantasioso.
La distinzione deve essere chiara per capire se effettivamente debba essere iniziata e mantenuta una terapia oppure no.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La distinzione deve essere chiara per capire se effettivamente debba essere iniziata e mantenuta una terapia oppure no.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Ex utente
Buonasera,
Vi contatto nuovamente perché il medico che mi ha visitata non ha ritenuto avessi bisogno di cure psichiatriche. La cosa mi sembra alquanto paradossale...
Io, come scrivevo non ho mai avuto una diagnosi precisa. per alcuni terapeuti io sono una borderline da manuale, per altri invece sono fuori da ogni possibile diagnosi, per un altro ero una delirante cronica ecc... Gli ultimi medici che ho visto addirittura pensano che io stia bene! io invece penso di avere il dpts. Io ho subito dei gravi traumi psichici nel passato e quando meno me l'aspetto qualcosa nell'ambiente mi fa "scattare" e iniziò a comportarmi in un modo senza senso. ad esempio, se vedo scene di film in cui uomini molto maturi circuiscono ragazzine io divento tutta rigida, scoppio a piangere e iniziò a ripetere dei "mantra" tipo "io non sono la prostituta di nessuno" per un periodo indefinito. Perché? non lo so, ma io penso che gli abusi del passato da parte di uomini molto più grandi di me c'entrino qualcosa. io ho abusato di alcol in passato. Un periodo breve ma che mi ha devastata. Non bevo Da 6 anni.alcune volte mi agito , Iniziò a parlare da sola, mi sento in colpa, mi sento oberata di emozioni. Poi arrivò a casa. E a cena bevo dell'acqua o una bibita. E iniziò a sentirmi come se avessi bevuto alcol. Alcune volte mi capita al lavoro e poi mi tocca guidare Per tornare a casa (cosa che non ho mai fatto quando bevevo). Ho fatto molte visite mediche ma non si riesce a capire. Io però sono preoccupat Secondo me la pista da seguire è quella psichiatrica, ma dopo 3 psichiatri che lo escludono io non so che cosa dire. Lavoro in un piccolo centro dove non esistono i mezzi pubblici e mi preoccupa molto guidare di sera a 30 km/h con gli occhi che mi si chiudono e la testa che mi gira... Io ho notato che effettivamente questo senso di stordimento quando capita in modo del tutto inaspettato è accompagnato da altri sintomi tipo rigidità alle braccia e le gambe, parestesie ecc... Inizialmente sembravano crisi ipoglicemiche. Poi artrite reumatoide, poi apnee notturne... Tutto escluso... Però alcune volte lo stordimento si accompagna a quei specifici sintomi che avevo quando bevevo troppo, compreso il mal di testa la mattina dopo! In quel caso c'è sempre stato qualche evento scatenante: problemi sul lavoro, il traumi che riaffiorano, ma soprattutto le belle giornate! Se trascorro una bella giornata con qualcuno io poi mi sento male! Magari non unito ma l'indomani mi sveglio con l'hangover! Ecco perché ho iniziato questo discorso nominando il disturbo borderline... Che per'altro manifesto solo nei confronti di me stessa. Ad esempio io non cerco di impedire gli abbandoni. Io lascio libere le persone di scegliere se frequentarmi o no. se decidono di uscire dalla mia vita mi dispero nella mia solitudine e loro nemmeno lo sanno. Se per me una persona è buona, conoscendola meglio posso decidere di averla sopravvalutata, ma non diventa automaticamente l'anticristo. L'opinione che ho di me stessa invece subisce rapide rivoluzioni: buona- cattiva , furba- ingenua ecc... Con gli altri sono gentile, indulgente ed empatica. Con me stessa sono fredda e molto severa. La mia vita vale meno di quella degli altri.
Detto questo:
1- vi sembra davvero che questi episodi raccontati rientrino nella normalità? Uno psicanalista mi ha parlato di normali moti dell'incoscio... Non si possono far smettere?
2- io vorrei lasciare perdere. Cioè se un medico mi dice che non sono malata io di solito faccio i salti di gioia e smetto di preoccuparmi. in questo caso non ci riesco a lasciare perdere. Va bene accettare le cose che non si possono cambiare, ma negli ultimi due anni sto vivendo più sballata di quando bevevo e non posso accettarlo...
3- c'è una spiegazione a tutto questo? Ovvio che il consulto telematico ha grossi limiti, ma quando mi succedono queste cose, io perdo il controllo del mio corpo e delle mie emozioni. Queste "sbornie isteriche" hanno sempre un motivo scatenante, delle forti emozioni di qualunque tipo ( felicità, rabbia, paura, tristezza ecc...) ma io non posso evitare di emozionarmi per evitare questi sintomi... Non so che cosa fare...
Vi contatto nuovamente perché il medico che mi ha visitata non ha ritenuto avessi bisogno di cure psichiatriche. La cosa mi sembra alquanto paradossale...
Io, come scrivevo non ho mai avuto una diagnosi precisa. per alcuni terapeuti io sono una borderline da manuale, per altri invece sono fuori da ogni possibile diagnosi, per un altro ero una delirante cronica ecc... Gli ultimi medici che ho visto addirittura pensano che io stia bene! io invece penso di avere il dpts. Io ho subito dei gravi traumi psichici nel passato e quando meno me l'aspetto qualcosa nell'ambiente mi fa "scattare" e iniziò a comportarmi in un modo senza senso. ad esempio, se vedo scene di film in cui uomini molto maturi circuiscono ragazzine io divento tutta rigida, scoppio a piangere e iniziò a ripetere dei "mantra" tipo "io non sono la prostituta di nessuno" per un periodo indefinito. Perché? non lo so, ma io penso che gli abusi del passato da parte di uomini molto più grandi di me c'entrino qualcosa. io ho abusato di alcol in passato. Un periodo breve ma che mi ha devastata. Non bevo Da 6 anni.alcune volte mi agito , Iniziò a parlare da sola, mi sento in colpa, mi sento oberata di emozioni. Poi arrivò a casa. E a cena bevo dell'acqua o una bibita. E iniziò a sentirmi come se avessi bevuto alcol. Alcune volte mi capita al lavoro e poi mi tocca guidare Per tornare a casa (cosa che non ho mai fatto quando bevevo). Ho fatto molte visite mediche ma non si riesce a capire. Io però sono preoccupat Secondo me la pista da seguire è quella psichiatrica, ma dopo 3 psichiatri che lo escludono io non so che cosa dire. Lavoro in un piccolo centro dove non esistono i mezzi pubblici e mi preoccupa molto guidare di sera a 30 km/h con gli occhi che mi si chiudono e la testa che mi gira... Io ho notato che effettivamente questo senso di stordimento quando capita in modo del tutto inaspettato è accompagnato da altri sintomi tipo rigidità alle braccia e le gambe, parestesie ecc... Inizialmente sembravano crisi ipoglicemiche. Poi artrite reumatoide, poi apnee notturne... Tutto escluso... Però alcune volte lo stordimento si accompagna a quei specifici sintomi che avevo quando bevevo troppo, compreso il mal di testa la mattina dopo! In quel caso c'è sempre stato qualche evento scatenante: problemi sul lavoro, il traumi che riaffiorano, ma soprattutto le belle giornate! Se trascorro una bella giornata con qualcuno io poi mi sento male! Magari non unito ma l'indomani mi sveglio con l'hangover! Ecco perché ho iniziato questo discorso nominando il disturbo borderline... Che per'altro manifesto solo nei confronti di me stessa. Ad esempio io non cerco di impedire gli abbandoni. Io lascio libere le persone di scegliere se frequentarmi o no. se decidono di uscire dalla mia vita mi dispero nella mia solitudine e loro nemmeno lo sanno. Se per me una persona è buona, conoscendola meglio posso decidere di averla sopravvalutata, ma non diventa automaticamente l'anticristo. L'opinione che ho di me stessa invece subisce rapide rivoluzioni: buona- cattiva , furba- ingenua ecc... Con gli altri sono gentile, indulgente ed empatica. Con me stessa sono fredda e molto severa. La mia vita vale meno di quella degli altri.
Detto questo:
1- vi sembra davvero che questi episodi raccontati rientrino nella normalità? Uno psicanalista mi ha parlato di normali moti dell'incoscio... Non si possono far smettere?
2- io vorrei lasciare perdere. Cioè se un medico mi dice che non sono malata io di solito faccio i salti di gioia e smetto di preoccuparmi. in questo caso non ci riesco a lasciare perdere. Va bene accettare le cose che non si possono cambiare, ma negli ultimi due anni sto vivendo più sballata di quando bevevo e non posso accettarlo...
3- c'è una spiegazione a tutto questo? Ovvio che il consulto telematico ha grossi limiti, ma quando mi succedono queste cose, io perdo il controllo del mio corpo e delle mie emozioni. Queste "sbornie isteriche" hanno sempre un motivo scatenante, delle forti emozioni di qualunque tipo ( felicità, rabbia, paura, tristezza ecc...) ma io non posso evitare di emozionarmi per evitare questi sintomi... Non so che cosa fare...
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Effettivamente è un po' complesso comprendere la situazione tramite uno scritto che non consente di capire se ci siano degli elementi effettivamente patologici.
E' ripartita da una valutazione specialistica che ha stabilito che non vi siano elementi da trattare.
Eventualmente potrebbe iniziare un percorso di conoscenza con un terapeuta per comprendere effettivamente quali possano essere gli elementi patologici su cui lavorare in modo che possano progressivamente affiorare ed essere trattati al momento.
E' ripartita da una valutazione specialistica che ha stabilito che non vi siano elementi da trattare.
Eventualmente potrebbe iniziare un percorso di conoscenza con un terapeuta per comprendere effettivamente quali possano essere gli elementi patologici su cui lavorare in modo che possano progressivamente affiorare ed essere trattati al momento.
[#6]
Ex utente
Buongiorno,
Ieri sono andata a fare una commissione in una città di 15mila abitanti vicino a dove abito. Io la conosco molto bene perché ho frequentato le superiori e perché ci vado spesso. Ieri pero sono uscita di casa senza cellulare, sono arrivata in citta con l'auto e poi... Mi sono persa! Avevo appuntamento in un negozio in cui ero stata un mese fa, ma non ricordavo dov'era! Essendo senza telefono non potevo chiedere al negoziante l'indirizzo e neanche avvisare che stavo tardando. Ho chiesto a qualche passante ma non riuscivo a capire le indicazioni. Alla fine ce l'ho fatta, continuando a chiedere indicazioni e facendo molti giri a vuoto sia a piedi che con l'auto. ieri ero molto confusa e non capivo molto e cose. Quando mi sento così, mi si chiudono gli occhi e devo dormire lì dove mi trovo. Mi sento come se avessi l'influenza. sono due anni ormai che mi capita a mesi alterni. Ho fatto molti controlli medici e non si è capita la natura del problema. Col tempo però il problema peggiora. Inizialmente mi sentivo solo stordita, poi si sono aggiunti i dolori e rigidità articolari. Ma ieri è stata la prima volta che mi sono persa in strade che conosco molto bene. Il problema è che in quelle condizioni ho dovuto guidare per 70km ed andare a lavorare! alcune volte Guido con un occhio chiuso perché non riesco a tenerlo aperto, oppure al lavoro non riesco a leggere le parole scritte sul monitor del PC. Una volta ho tamponato un'auto in un parcheggio... Ho deciso di licenziarmi perché non riesco davvero a lavorare, ma non è certo la soluzione! A volte resto stordita per ore e non riesco a fare niente, neanche a dormire... Siccome dal punto di vista medico non è emerso nulla, provo semplicemente a prendermi una pausa dal lavoro e a riposarmi sul serio (non faccio una vera pausa/vacanza da 4 anni, chissà, forse ne ho bisogno).
Addormentarmi all'improvviso, trovarmi le ginocchia bloccate e non riuscire più a camminare, perdermi in luoghi conosciuti... Davvero devo abituarmi a tutto questo? Scrivo nella sezione psichiatria anche se gli psichiatri che ho contattato hanno escluso una componente psichiatrica. In un anno ho visto: neurologo, psichiatra, reumatologo e oculista.
Io non sono molto bella e non sono molto simpatica, ma sono brava nel mio lavoro! Ogni giorno devo prendere decisioni difficicili e vedermi ieri completamente persa davanti alla piazza più frequentata di quella città mi ha veramente amareggiata... Questo è davvero un problema senza soluzioni?
Grazie
Ieri sono andata a fare una commissione in una città di 15mila abitanti vicino a dove abito. Io la conosco molto bene perché ho frequentato le superiori e perché ci vado spesso. Ieri pero sono uscita di casa senza cellulare, sono arrivata in citta con l'auto e poi... Mi sono persa! Avevo appuntamento in un negozio in cui ero stata un mese fa, ma non ricordavo dov'era! Essendo senza telefono non potevo chiedere al negoziante l'indirizzo e neanche avvisare che stavo tardando. Ho chiesto a qualche passante ma non riuscivo a capire le indicazioni. Alla fine ce l'ho fatta, continuando a chiedere indicazioni e facendo molti giri a vuoto sia a piedi che con l'auto. ieri ero molto confusa e non capivo molto e cose. Quando mi sento così, mi si chiudono gli occhi e devo dormire lì dove mi trovo. Mi sento come se avessi l'influenza. sono due anni ormai che mi capita a mesi alterni. Ho fatto molti controlli medici e non si è capita la natura del problema. Col tempo però il problema peggiora. Inizialmente mi sentivo solo stordita, poi si sono aggiunti i dolori e rigidità articolari. Ma ieri è stata la prima volta che mi sono persa in strade che conosco molto bene. Il problema è che in quelle condizioni ho dovuto guidare per 70km ed andare a lavorare! alcune volte Guido con un occhio chiuso perché non riesco a tenerlo aperto, oppure al lavoro non riesco a leggere le parole scritte sul monitor del PC. Una volta ho tamponato un'auto in un parcheggio... Ho deciso di licenziarmi perché non riesco davvero a lavorare, ma non è certo la soluzione! A volte resto stordita per ore e non riesco a fare niente, neanche a dormire... Siccome dal punto di vista medico non è emerso nulla, provo semplicemente a prendermi una pausa dal lavoro e a riposarmi sul serio (non faccio una vera pausa/vacanza da 4 anni, chissà, forse ne ho bisogno).
Addormentarmi all'improvviso, trovarmi le ginocchia bloccate e non riuscire più a camminare, perdermi in luoghi conosciuti... Davvero devo abituarmi a tutto questo? Scrivo nella sezione psichiatria anche se gli psichiatri che ho contattato hanno escluso una componente psichiatrica. In un anno ho visto: neurologo, psichiatra, reumatologo e oculista.
Io non sono molto bella e non sono molto simpatica, ma sono brava nel mio lavoro! Ogni giorno devo prendere decisioni difficicili e vedermi ieri completamente persa davanti alla piazza più frequentata di quella città mi ha veramente amareggiata... Questo è davvero un problema senza soluzioni?
Grazie
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Ex utente
Buonasera,
Scrivo di nuovo per un problema di tipo farmacologico. Io dovrò operarmi al seno per rimuovere due Fibroadenomi. 9 anni fa subii la stessa operazione in anestesia locale con sedazione. al risveglio rimasi stordita per un bel po' in preda a gradevoli allucinazioni. Qualche settimana dopo iniziai ad abusare di alcol. Io passo dall'uso all'abuso con molta facilità. Un esempio: Due anni fa mi fu prescritto il sycrest perché avevo degli sbalzi d'umore repentini in senso "up". Io presi altri farmaci antipsicotici in passato ma questo mi ha cambiato la vita. Dopo 2-3 settimane di utilizzo (10mg) dissi alla psichiatra che la mia mente funzionava davvero bene di giorno e dormivo serenamente di notte. Risultato? Me l'ha sospeso perché lei ha detto che ne stavo diventando dipendente. Li per li mi è sembrata una scemenza ma il tempo le diede ragione. Io preferirei farmi operare sveglia piuttosto che parlare di questo argomento con l'equipe chirurgica ma vorrei comunque un parere. Il mio problema è che sostituisco una dipendenza con un'altra!
vorrei sapere se posso evitare che mi vengano dati certi farmaci durante il ricovero. Io iniziai a bere poco dopo il primo intervento di 9 anni fa. Ovvio che le due cose non sono direttament collegate. Ma io all'epoca non avevo mai bevuto alcol, assunto sonniferi, fumato ecc... Non ero mai stata anestetizzata neanche dal dentista. quell'esperienza mi ha aperto un mondo. E ora temo che rioperarmi potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora ...
Grazie
Scrivo di nuovo per un problema di tipo farmacologico. Io dovrò operarmi al seno per rimuovere due Fibroadenomi. 9 anni fa subii la stessa operazione in anestesia locale con sedazione. al risveglio rimasi stordita per un bel po' in preda a gradevoli allucinazioni. Qualche settimana dopo iniziai ad abusare di alcol. Io passo dall'uso all'abuso con molta facilità. Un esempio: Due anni fa mi fu prescritto il sycrest perché avevo degli sbalzi d'umore repentini in senso "up". Io presi altri farmaci antipsicotici in passato ma questo mi ha cambiato la vita. Dopo 2-3 settimane di utilizzo (10mg) dissi alla psichiatra che la mia mente funzionava davvero bene di giorno e dormivo serenamente di notte. Risultato? Me l'ha sospeso perché lei ha detto che ne stavo diventando dipendente. Li per li mi è sembrata una scemenza ma il tempo le diede ragione. Io preferirei farmi operare sveglia piuttosto che parlare di questo argomento con l'equipe chirurgica ma vorrei comunque un parere. Il mio problema è che sostituisco una dipendenza con un'altra!
vorrei sapere se posso evitare che mi vengano dati certi farmaci durante il ricovero. Io iniziai a bere poco dopo il primo intervento di 9 anni fa. Ovvio che le due cose non sono direttament collegate. Ma io all'epoca non avevo mai bevuto alcol, assunto sonniferi, fumato ecc... Non ero mai stata anestetizzata neanche dal dentista. quell'esperienza mi ha aperto un mondo. E ora temo che rioperarmi potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora ...
Grazie
[#9]
Ex utente
Buonasera,
Copio il referto dello mia ultima visita psichiatrica
"Pz in cura presso questa struttura fino a qualche mese fa dalla Dr.ssa xyz. Attualmente lucida, vigile, orientata, mnesica. Eloquio fluido ed informativo. No alterazioni a carico della funzione né della sensopercezione. Tono dell'umore attualmente Eutimico. Riferisce sintomatologia ansioso depressiva con ruminazioni a tratti ossessive curate con sycrest 5mg con beneficio
Terapia: nessuna
Consigli: ciclo di 8 visite psichiatriche previo accordo telefonico"
Questa psichiatra scrisse queste parole dopo la prima visita. Prima di lei avevo visto altre due psichiatre nel privato che , dopo la prima visita, non mi avevano presa in carico perché non l'hanno ritenuto necessario. Io andai realmente alla prima di quelle 8 visite psichiatriche "previo accordo telefonico" con la psichiatra n.3. Dopo di che non riuscii più ad avere un secondo appuntamento con lei perché la psichiatra mi diceva sempre "la settimana prossima non posso. Richiami più avanti". Dopo 2 mesi di tentativi decisi di non richiamare "la settimana prossima".
Questo per spiegare perché al momento non ho un terapeuta. La ringrazio per il tempo dedicatomi dott. Ruggeri. Capisco bene che i mezzi telematici hanno dei limiti e che non possono sostituire una visita psichiatrica.
Chiedo scusa per aver insistito.
Copio il referto dello mia ultima visita psichiatrica
"Pz in cura presso questa struttura fino a qualche mese fa dalla Dr.ssa xyz. Attualmente lucida, vigile, orientata, mnesica. Eloquio fluido ed informativo. No alterazioni a carico della funzione né della sensopercezione. Tono dell'umore attualmente Eutimico. Riferisce sintomatologia ansioso depressiva con ruminazioni a tratti ossessive curate con sycrest 5mg con beneficio
Terapia: nessuna
Consigli: ciclo di 8 visite psichiatriche previo accordo telefonico"
Questa psichiatra scrisse queste parole dopo la prima visita. Prima di lei avevo visto altre due psichiatre nel privato che , dopo la prima visita, non mi avevano presa in carico perché non l'hanno ritenuto necessario. Io andai realmente alla prima di quelle 8 visite psichiatriche "previo accordo telefonico" con la psichiatra n.3. Dopo di che non riuscii più ad avere un secondo appuntamento con lei perché la psichiatra mi diceva sempre "la settimana prossima non posso. Richiami più avanti". Dopo 2 mesi di tentativi decisi di non richiamare "la settimana prossima".
Questo per spiegare perché al momento non ho un terapeuta. La ringrazio per il tempo dedicatomi dott. Ruggeri. Capisco bene che i mezzi telematici hanno dei limiti e che non possono sostituire una visita psichiatrica.
Chiedo scusa per aver insistito.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 6.1k visite dal 08/08/2016.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.