Pregabalin nel disturbo d'ansia

Buon pomeriggio, sono in cura per ansia e depressione con Fluoxetina 60 mg. Inizialmente ne assumevo 20 mg insieme a delle benzodiazepine, poi man mano che ho sospeso quest'ultime lo psichiatra mi ha aumentato gradualmente il dosaggio della Fluoxetina.
Con questa variazione ho avuto un miglioramento della condizione depressiva: mi sono sentito come qualche anno prima della depressione, con un umore molto stabile e una tendenza ad essere sempre sereno anche nelle situazioni problematiche. La pecca è che ero troppo timido: non ero rilassato se seduto ad un bar con gli amici notavo di essere osservato da estranei;mi tremava la mano quando in presenza di altre persone dovevo scrivere sul telefonino etc.(del resto la timidezza fa parte di me fin da quando ero tredicenne).
Così il mio medico per non reintrodurre le benzodiazepine mi ha prescritto Pregabalin 25 mg da prendere 3 volte al giorno, da associare alla Fluoxtenina che assumo al mattino.
Ho notato una inversione di tendenza: cioè più voglia di stare tra la gente, più stressabile quando sono a casa: a volte ho timore di innervosirmi, altre volte faccio fatica a non pensare in lungo in largo alle varie mie problematiche da risolvere.
Vorrei sapere se è normale avere queste manifestazioni all'inizio dell'introduzione del Pregabalin in terapia(oggi è appena il terzo giorno) e se l'irritabilità e la tendenza a stressarsi pensando troppo migliorano nel corso della terapia.
Più volte mi sono chiesto se fossi affetto da bipolarismo e tale domanda se l'è posta anche il mio psichiatra attuale, giungendo poi alla conclusione che si tratta di ansia molto accentuata. Ad ogni modo se avessi degli elementi di tale disturbo con il Pregabalin dovrebbero ridursi e non acutizzarsi da ciò che ho capito. Vorrei chiedervi se è davvero così.
Ringrazio di cuore chiunque abbia la pazienza di rispondere a queste mie 2 domande.
[#1]
Dr. Tommaso Vannucchi Farmacologo, Psichiatra, Tossicologo 7.9k 408
Gentile utente
per la diagnosi di un disturbo bipolare si riscontrano dei sintomi a volte inequivocabili, per i sintomi che riferisce tenga presente che il pregabalin inizialmente può dare questi effetti in alcuni pazienti all'inizio della terapia tenendo comunque presente di dover ottimizzare il dosaggio del farmaco nel caso specifico (eventualmente aumentando le dosi)

Tommaso Vannucchi

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
In realtà andrebbe capito il motivo della sua dubbiosità rispetto al trattamento ed alla introduzione della terapia e la ricerca di conferme esterne sebbene abbia ricevuto risposte dal suo psichiatra.

La terapia è standard per i suoi disturbi, non ci sono aspettative miracolistiche ma normali effetti terapeutici.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#3]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie delle risposta dottor Vannucchi, mi ha tranquillizzato :-)
Riguardo alla risposta del dottor Ruggiero, ho alcuni motivi per essere timoroso delle varie medicine per i disturbi d'ansia. Nel senso che me ne sono state descritte altre in passato e spesso mi hanno peggiorato in modo netto la sintomatologia. Solo gli ssri e le benzodiazepine mi hanno dato effetti positivi.
Per un periodo sono riuscito a togliere anche questi 2 farmaci, sentendomi comunque bene; poi però mi sono accorto di regredire e sono andato da un nuovo psichiatra riprendendo le cure. La Sertralina la tollero così bene che non mi accorgo di essere sotto terapia; il problema che tolte le benzodiazepine lo psichiatra ha avvertito la necessità di introdurre il Pregabalin per un po'.
Il pensiero del bipolarismo, dottor Vannucchi, risiede nel ricordo della mia "caduta mentale"(non so come chiamarla), ovvero al primo episodio depressivo che mi ha portato alla prima visita psichiatrica qualche anno fa.
Mi ero chiuso in casa per un mesetto, in seguito ad una bevuta(alcol) nel corso della quale avevo perso i ricordi di ciò che avevo fatto. Per cercare di ricostruire gli eventi avevo cominciato ad entrare in una condizione che a me sembrerebbe psicotica: mi sembrava che fossi al centro di un complotto, sia familiare che del mondo esterno; anche la tv faceva allusioni su di me e al culmine di ciò ero convinto che il mio cibo fosse stato avvelenato dai miei familiari: persino il sapore era alterato per me.
Lo psichiatra mi disse che mi ero suggestionato e mi diede solo un antidepressivo triciclico + tranquillanti.
Nel tempo non ho mai avuto più sintomi del genere, ma quando cambio terapia o ne sospendo un'altra mi capita di aver paura di cadere in quello stato. Forse un unico elemento che ricorre è una paura di essere giudicato male dalle persone che non conosco bene.
Visto che ci siamo, e che vi ho riempito di parole :-), se vi siete fatti un'idea su questa condizione mi farebbe piacere ricevere una rispostina ;-)
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