Informazioni sul passaggio da Escitalopram (gocce) a Cipralex (compresse)
Salve, mi è stata prescritta dal mio psichiatra una terapia con Escitalopram in gocce per curare la mia depressione, 10 mg al mattino + 10 mg a mezzogiorno. Dopo circa 2 settimane e mezzo dall'inizio della terapia ho iniziato a sentirne gli effetti benefici (riduzione del senso di angoscia e miglioramento dell'umore), effetti che sono perdurati nelle successive 3 settimane. Finchè, per comodità di assunzione, ho sostituito le gocce di escitalopram con compresse di cipralex (1 compressa da 10 mg al mattino ed un altra sempre da 10 mg a mezzogiorno); da questo momento in poi non ho più percepito gli effetti benefici della terapia, ma oggi (sono passate circa due settimane dalla transizione da gocce a compresse) inizio a risentire gli stessi effetti collaterali fisici (nausea, capogiro, spossatezza, orecchie che fischiano) che hanno caratterizzato i giorni precedenti alla manifestazione degli effetti benefici delle gocce. La domanda che sottopongo al vostro parere competente è la seguente: è possibile che il passaggio da gocce a compresse dello stesso principio attivo abbia comportato un conseguente riadattamento del corpo al farmaco con un temporaneo annullamento dei suoi effetti benefici? Questa è la mia ipotesi tenendo conto della ricomparsa degli stessi effetti collaterali avuti con le gocce dopo il medesimo lasso di tempo (2 settimane), ma vorrei il parere di un esperto per mettere fine ad ogni dubbio e sapere cosa posso aspettarmi dai prossimi giorni (ricomparsa degli effetti benefici, spero). Grazie anticipatamente per la vostra cordiale risposta.
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Se ha utilizzato un prodotto generico in gocce è possibile che il dosaggio precedente non fosse pari al dosaggio del farmaco brand per cui la dose certa assunta è quella delle compresse.
Generalmente, il farmaco dovrebbe essere somministrato in una unica soluzione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Generalmente, il farmaco dovrebbe essere somministrato in una unica soluzione.
Dr. F. S. Ruggiero
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Utente
Dunque è da escludere un possibile riadattamento del fisico alla nuova forma del farmaco (gocce->compresse) con conseguente ripristino dei tempi di azione dello stesso (2 o 3 settimane affinchè se ne sentano gli effetti, nel mio caso)? Perchè sia fisicamente che psicologicamente è questo quello che sento e quindi sospetto. Ci terrei a sapere se la mia potesse essere un ipotesi plausibile o, al contrario, un qualcosa privo del minimo fondamento. Grazie per la tempestiva risposta.
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Utente
Forse non mi sono ben spiegato io. Ho preso visione del suo parere e la ringrazio per il consiglio, ma la mia domanda è un'altra e specifica; cito me stesso: è da escludere un possibile riadattamento del fisico alla nuova forma del farmaco (gocce->compresse) con conseguente ripristino dei tempi di azione dello stesso (2 o 3 settimane affinchè se ne sentano gli effetti, nel mio caso)? Perchè?
Le pongo questa domanda perchè qualora si trattasse di un aumento di dosaggio non mi spiegherei comunque l'improvvisa interruzione degli effetti benefici.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Le pongo questa domanda perchè qualora si trattasse di un aumento di dosaggio non mi spiegherei comunque l'improvvisa interruzione degli effetti benefici.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.6k visite dal 30/07/2016.
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