Ansia e neurolettici
Salve, scusate la domanda probabilmente stupida.
Io soffro di disturbo da panico con agorafobia (almeno questa è la diagnosi), navigando in internet vedo che a tante persone che soffrono di patologie ansiose vengono prescritti nel quadro farmacologico dei neurolettici. Ora, ho iniziato una nuova cura da circa 13 giorni (con la Vortioxetine e Xanax RP come ho scritto in un altro consulto) perché la Paroxetina che prendevo ha cessato di funzionare. Siccome, seppur io sia migliorato, ho ancora giornate ansiose ho il timore che al mio psichiatra venga l' idea di prescrivermi un qualche neurolettico, ho visto che questi hanno degli effetti alquanto sgradevoli tra le quali l' induzione di disturbi psicotici (per l' adattamento dei recettori della dopamina al farmaco) e disturbi simili al parkinsonismo, ovviamente irreversibili. La mia domanda è quindi questa: in quali casi vengono prescritti i neurolettici nei disturbi d' ansia?
Io soffro di disturbo da panico con agorafobia (almeno questa è la diagnosi), navigando in internet vedo che a tante persone che soffrono di patologie ansiose vengono prescritti nel quadro farmacologico dei neurolettici. Ora, ho iniziato una nuova cura da circa 13 giorni (con la Vortioxetine e Xanax RP come ho scritto in un altro consulto) perché la Paroxetina che prendevo ha cessato di funzionare. Siccome, seppur io sia migliorato, ho ancora giornate ansiose ho il timore che al mio psichiatra venga l' idea di prescrivermi un qualche neurolettico, ho visto che questi hanno degli effetti alquanto sgradevoli tra le quali l' induzione di disturbi psicotici (per l' adattamento dei recettori della dopamina al farmaco) e disturbi simili al parkinsonismo, ovviamente irreversibili. La mia domanda è quindi questa: in quali casi vengono prescritti i neurolettici nei disturbi d' ansia?
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Il servizio si riferisce a domande che appartengano alla propria storia clinica e non a domande generiche, tra l'altro frutto di suoi disturbi ansiosi per i quali si richiedono rassicurazioni che servirebbero a ridurre il proprio stato di preoccupazione che è, invece, motivo di discussione con il proprio curante.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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Utente
Ok, ho capito il messaggio. Ho atteso di rispondere per vedere cosa mi diceva il mio psichiatra al riguardo che mi ha visitato qualche giorno fa. Di fronte ai miei dubbi farmacologici lui mi ha detto che la mia condizione non è da vedere meramente da un punto di vista "chimico" ma anche da un punto di vista "psichico", cosa che mi ha fatto effettivamente riflettere ed ipotizzare che sia vero. Io sto riprovando a leggere qualche libro sulla terapia cognitivo comportamentale, secondo lei potrebbe essere di beneficio?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 29/07/2016.
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Approfondimento su Ansia
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