Dottor pacini mi aiuti a comprendere!

Le domando scusa per il disturbo, ciò che mi spinge a farLe alcune domande è il fatto di aver trovato in Lei, (leggendo attentamente alcuni dei suoi reply), una persona coscenziosa prima ancora di essere medico, pertanto ho pensato bene di chiederLe consiglio. Sono un ragazzo di 30 anni, nel 2004 persi mio padre al quale ero molto legato, nel 2005 sviluppai una forma di depressione che mi porto dietro ancora oggi, è vero.. sono restio a prendere farmaci, comunque cercherò di spiegare al meglio la mia condizione.
ricordo ancora che il tutto si manifestò improvvisamente, cominciai a farmi domande sulla mia ragazza,(ancora attuale),fino ad arrivare alla convinzione di non amarla più;il tutto mi terrorizzava, non presi alcuna decisione in merito, e per farla breve, con molto molto impegno, dopo un anno e mezzo di depressione minore e ossessioni varie, come la paura di uccidere qualcuno o altre infondate paure, capii che non avrei mai potuto commettere un atto del genere per diversi motivi, rielaborai le scene nel mio pensiero e feci un personale percorso auto-terapeutico che se lo spiegassi a voce mi si seccherebbe la gola... Mi accorsi poi che non avevo mai smesso di amare la mia ragazza e con il tempo le colpe che gli avevo affibbiato sparirono, insomma, mi autoguarii quasi completamente,(capirà perchè dico quasi), Il tutto era unito a episodi che poi ho scoperto essere di derealizzazzione e depersonalizzazzione, che sono svaniti insieme a tutta la "spazzatura" che mi ero creato intorno, insomma mi definivo come "napoli ai tempi bui",(sensa offesa per la bella città),dicevo; il tutto sparì.. tornai ad essere quasi normale, Le dico quasi perchè a volte la tristezza riaffiorava nel ricordo del recente passato, e ciò mi creava sconforto;certo, non sono mai stato di mio un tipo "facile", anzi.. irrascibile, permaloso, poco propenso alle critiche pur se accettate e considerate per migliorare, questo, mi creda ,fa parte della mia personalità, magari un pò forviata sin da piccolo perchè cresciuto in una famiglia molto apprensiva dove specie mia madre si preoccupava per nulla ecc.ecc. Non posso dire di aver avuto un infanzia felicissima anche se nella media.
Al giorno d'oggi mi accorgo che dopo forti arrabbiature o stress persistenti nel tempo, (es. brutti litigi con la ragazza o con mia madre, non sempre ma quando sono "predisposto"),(per predisposto intendo un periodo nel quale mi sento per una serie di condizioni più fragile), tornano pian piano i sintomi iniziali, infatti ho recidivato nella depressione minore,compresa una sensazione di angoscia, la definisco sensazione simile a quella che una persona "normale" potrebbe provare dopo aver visto un brutto ed inquietante film horror,solo che dura giorni; ed in più questa volta le cosidette idee ossessive o come si vogliano chiamare, (dopo un anno di quasi scomparsa dei sintomi), sono riaffiorate, ma visto che avevo abolito i pensieri di poter far del male, il mio cervello "ha deciso di dirmi" che stavo diventando schizofrenico, (quando capita cerco in internet le varie patologie e me ne accollo i sintomi), poi invece ho avuto paura di avere allucinazioni, di impazzire, di diventare in futuro pazzo per paura dei viraggi delle patologie, o peggio di dover rovinare l'esistenza alle persone a me care, (ora che è qualche giorno che con la stessa tecnica di autoanalisi stò quasi bene ed ho fatto faticosamente risparire le ossessioni, apparte la depressione minore,(ho finito le energie celebrali per far fronte a quanto detto),che sò che sparirà facendo lo stesso autopercorso che ho accennato, ora quindi sorrido a questi pensieri ossesseivi passati, (ma quando capitano è veramente non simpatico), ho avuto paura poi di essere bipolare o ciclotimico,(sempre internet), visto che l'anno scorso circa a dicembre stavo nello stesso stato, in fine ho verificato che l'autoanalisi non si può fare, ho avuto i sintomi della depressione minore e dell'ansia e di questi ne sono sicuro, ma non mi trovo molto con i bipolari o cilotimici, visto che ho periodi di: ossessioni-ansia-paure ecc,(mai compromettono la socializzazzione), depressione, eutimia ma non di ipomania o mania, i rapporti interpesonali sono stati sempre normali, e non li ho mai interrotti,(quando serve nascondo molto bene,finchè al momento non ci penso piùe torno a dialogare anche scherzosamente con i conoscenti), i periodi di eutimia sono nella norma, non sono mai delirante o logorroico o non faccio spese esagerate e non mi arrabbio ecc.ecc. mi accade di arrabbiarmi più del solito invece, quando sono sotto forte stress dato dal momento di depressione o di ossessione, magari in quei momenti non mi va molto che altri mi vengano a fare dei problemi perchè esempio non porto fuori il cane, anche quando ho tali disturbi esco nello stesso modo e vado in mezzo agli amici, certo magari in tali momenti a volte un pò mi assento perchè i pensieri si susseguono, ma il più delle volte sono tranquillo perchè poi mi svago, se in internet leggo una buona risposta secondo la domanda che mi pongo in quello specifico lasso di tempo, mi tranquillizzo e torno a posto. (ripeto questo è il quadro completo quando non sto bene), non ne ho parlato con nessuno del mio stato, so che mia madre anziana non capirebbe e farebbe appello alla volontà ecc, la preoccuperei molto ed inutilmente, non mi fa piacere e mi sconforta l'espormi; arriva poi il giorno che tutte le mie paure trovano risposta come le mie domande e quasi magicamente finisce tutto e ritorno alla normalità per qualche tempo, finche pesanti stress non cominciano a risopraggiungere giornalmente (per diversi motivi che non posso dilungarmi a spiegare), li mi accorgo che pian piano è come se mi riesaurissi..... e poi tutto si rifà vivo, riaffiora,con intensità leggermente minore della volta precedente, non sò se sono recidive o veramente posso essere bipolare2 o ciclotimico, non voglio perchè non posso fare un autodiagnosi;.. . Questo è quanto potrei dirLe a voce se avessi modo e soldi per incontrarLa,sò che la mia lettera Le potrà apparire di difficile comprensione, ma non è facile aggiungere e togliere parti per spiegare al meglio, (sono attualmente disoccupato.. il giorno a volte mi annoio parecchio se non trovo cose da fare, finchè non esco con la mia Lei, l'essere disoccupato alla mia età pensi quali implicazioni può comportare,è da molto che non lavoro, all'inizio me lo ha inpedito il mio stato d'animo per la perdita di mio padre e il susseguirsi di eventi, poi nella mia zona il lavoro per i tecnici di p.c. non c'è, mi adatterò a fare altro....ma pazienza i problemi sono altri no!) . p.s. vado spesso a dormire alle 5 e mi sveglio alle 12 ( Le dico questo perchè mi dicevano che potrebbe avere rilevanza sul funzionamento di alcuni neurotrasmettitori o non so cosa, perdoni l'ignoranza), Ho cercato quindi come le dicevo, di spiegarmi al meglio, permettendomi di dare un tono abbastanza leggero a questo mio "epitaffio", auspicandomi di poterLa incontrare di persona in un prossimo futuro magari non come professionista ma come "mentore", La saluto cordialmente ringraziandoLa nuovamente per l'eventuale risposta o comunque solo per la lettura.L'unica cosa che Le chiedo cortesemente di non dirmi è quella di rivolgermi alla asl di zona , perchè i motivi per non farlo sono più di quelli per farlo, mi creda, conosco il "medico" che presiede... Le chiedo invece di aiuarmi a capire un pò di più cosa ho, in fine solo averLe scritto mi fa star meglio.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

lo spazio che utilizza per cercare di capire alcuni elementi della sua vita non sarebbe risolutivo per la comprensione di questi.

Infatti, lei descrive una serie di sintomi ascrivibili anche a fenomeni depressivi che devono essere adeguatamente trattati.

Se non vuole rivolgersi alla asl della sua zona puo' rivolgersi ad un medico di sua fiducia.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
grazie per la celerità nel rispondere anche a Lei dott.Ruggiero, specifico che lo "specialista" della asl mi disse: "lei non ha nulla, sono cose che capitano con una perdità, si sistemerà da solo non si preoccupi", ma sono 3 anni ormai che ci ricado a periodi anche se ogni volta,come detto, con minor intensità.., il mio curante non si è preso neanche la bega di rispondermi, mi ha solo esortato a non prendere medicinali,altri due pseudopsichiatri dai quali sono passato, con mio grande stupore, mentre parlavo, uno legeva il giornale, l'altro aprì il prontuario e mi disse: "prendi en 50 gocce die,25x2 ,ci vediamo tra un mese"... errore grossolano non credete? infatti non lo presi e non vidi più quel medico.. ;odio l'idea di non poter avere pieno controllo, e nel mio caso forse servirebbe un neurolettico come il seroquel o comunque uno stabilizzatore dell umore in concomitanza con antiansiolitici ma non benzodiazepine da sole poichè Lei mi insegna che possono portare ad un viraggio depressivo maggiore o comunque a dosi elevate provocano dipendenza se protratte per lunghi periodi, e 50 gocce die per un mese, mi sembra una cura un pò azzardata per un disturbo come il mio no?. non sò, (sono un appassionato di psichiatria e medicina generale, certo non abbastanza per potermi autodiagnosticare una malattia o tantomeno da potermi somministrare cure, comprendo solo il necessario per poter capire determinate terminologie da Voi usate e comunque non vorrei assumere medicinali che ottundirebbero le restanti capacità), ho fatto analisi della tiroide,(affrontate a mie spese perchè a parere del medico non servivano), i valori infatti sono nella norma, l'unica cosa che dall'ecografia tiroidea risultava una portata maggiore di sangue dalle vene passanti per la stessa, il tutto mi dava e a volte ricapita,il classico sintomo della "caramella ingoiata male" .Le mie preoccupazioni alle quali debbo sopperire con una risposta sono:
1 c'è pericolo nel mio caso di perdere il controllo o di "inpazzire" davvero, divenire schizofrenico, bipolare1 o simili serissime patologie? (in vero a volte mi rispondo da solo con un bel no,sulla base dei trattati di psichiatria da me letti, ma i medici siete Voi)
2 c'è una vaga pur se vana possibilità di uscirne con un aiuto solamente psicoterapeutico?
3sulla base dei sintomi predetti,pur se nella consapevolezza di non poter avere diagnosi via web, a quale patologia mi accosto di più?
3 quale consiglio mi dareste per evitare eventuali recidive?
4 i miei "orari di vita" specificati nella mia scorsa, possono compromettere un corretto funzionamento celebrale?
5 quali analisi potrei fare per scongiurare altre patologie che portano ad un mancato funzionamento celebrale?
Insomma posso tornare a stare bene o il mio destino è segnato? Bene detto ciò non voglio togliere ulteriore tempo a Voi e a chi ha problemi più seri dei miei, pertanto, nuovamente La ringrazio e estendo i miei saluti e ringraziamenti ai restanti medici che si prestano a tale scopo informativo- Rimango in attesa di una risposta del dottor Pacini, (non e assolutamente per mancanza di rispetto/fiducia verso di Lei dottor Ruggiero, anzi è stato cordialissimo e celere nel rispondermi, so che è uno stimato medico e la ringrazio molto per il Suo tempo,una Sua risposta è una certezza); ma perchè vedo che il dottor Pacini esercita anche nella mia zona e magari sarebbe un passo avanti il fatto di avergli già esposto le problematiche del mio caso, ed in più,non ne conosco il motivo,ma mi sento molto fiducioso verso di Lui forse perchè ho letto nei precedenti post che le sue risposte si addicono di più al mio modo di comprensione e pensiero. Già parliamo di transfert... naturalmente scherzo.
[#3]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
p.s. inizierò dopodomani inosima500 4 compresse die da alzare fino a 8 e bioflavonoidi.. me li ha consigliati uno psichiatra della scuola Pisana,(che significa non lo sò ma ci ha tenuto a sottolinearlo),l'ho consultato oggi, vedendomi non molto propenso all'uso dei farmaci ortodossi, ha pensato di consigliarmi un alternativa... che mi ha lasciato ancora più confuso. che ne pensate?
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

uno psichiatra di scuola pisana e' uno che ha studiato a Pisa.

Io ho studiato a Roma al Policlinico Gemelli ma non riferisco di stare in quale SCUOLA particolare.

Ad ogni modo sarebbe utile intraprendere un serio trattamento farmacologico in modo da ridurre considerevolmente i sintomi disfunzionali che attualmente sembrano creare una forte preoccupazione.
[#5]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Esatto, mi preoccupano, sò che ho rivolto la domanda al Dottor Pacini per i motivi che ho cercato di spiegare, ma se possibile e non per esserLe ingrato, giro le mie "perpressità" a quanti vogliano rispondermi; Lei dottor Ruggiero è stato gentile e comprendo che se non mi ha dato diretta risposta ai quesiti posti è per una qualche motivazione che nella mia ignoranza al riguardo non colgo, sò frà l'altro di aver scritto veramente molto e ci vorrebbe uno psichiatra per lo psichiatra che legge e non voglio approfittare della gentilezza accordatami... abbiate pazienza, in fine il vostro lavoro è incentrato anche sull'ascolto no? quì non posso parlare ma posso solamente scrivere, e haimè ho avuto fin oggi la sfortuna di incontrare medici che non hanno avuto molta voglia di ascoltare,spero che "qui" tra tanti ,possa aver trovato qualcuno che abbia voglia di leggere e rispondere ad alcune domande e sia ben chiaro, con ciò non ho mai pensato che Lei dottor Ruggiero non abbia letto il tutto...ci tengo a specificarlo poichè in questo modo di comunicazione non si colgono le varie "espressioni" o "toni" che si potrebbero invece comprendere con una comunicazione verbale. La ringrazio nuovamente e spero che potrò ,se non altro, avere altre risposte ai miei dubbi; alcune cose ,pur se ignorante in materia, riesco a dedurle da me.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k
Gentile utente,

ho letto il suo scritto. L'impressione generale è quella che vi sia una componente ossessiva, peraltro intermittente e quindi suggestiva della presenza di una oscillazione di fondo dell'umore. Questa è solo un'ipotesi perché ovviamente la visita consiste principalmente in elementi diretti osservabili che sono irrinunciabili per giungere alla diagnosi.
Il consiglio che posso darLe è:
a) l'autoanalisi non la faccia, anche se lo ha già capito vedo che rimane comunque una tendenza a descriversi in termini tecnici o cercare di impostare la propria descrizione nel pensiero -credo-di essere compreso bene e più rapidamente dallo psichiatra. Accade il contrario purtroppo, perché i termini tecnici hanno significati non sempre letterali (panico, ossessioni, mania, etc). Le sue parole vanno benissimo per descrivere la sua condizione, poi spetta a chi la ascolta "decodificare".
b) La asl rimane una via percorribile almeno per farsi vedere, ma se per sue ragioni non ritiene di rivolgersi ai colleghi, le posso solo far presente che i consulti privati da qualsiasi specialista non richiedono grandi investimenti (per intenderci, non si parla di una due volte la settimana). In alternativa, posso consigliarle una struttura pubblica di cui mi fido a livello professionale che è convenzionata, ambiente non ospedaliero da reparto, in cui le farebbero diagnosi e imposterebbero una terapia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#7]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio molto per il Suo consulto, come credevo, ho trovato una persona coscenziosa prima ancora di essere medico, sa a cosa mi riferisco. Peraltro visto la mia età penso esserLe quasi coetaneo, dal mio punto di vista credo quindi sia giusto affrontare le proprie perplessità/difficoltà con una persona che oltre ad essere riconosciuto come il proprio psichiatra, sia anche visto come persona "amica", in tal senso si ha più fiducia nell esporsi.Accetto e apprezzo il Suo consiglio, cercherò di contattarLa quanto prima per poterLa incontrare direttamete quando sarà presente nella città dove risiedo. Peraltro in questi giorni mi sento quasi bene, apparte gli "strascichi" che spero spariranno presto, penso sia uno dei momenti più adatti per fissare un colloquio, di solito quando mi sento meglio desisto dall'idea del medico speranzoso che determinati momenti non si ripresentino, è questo l'errore nel quale ho perseverato e non continuerò a farlo, a meno chè non veda un netto,totale e costante miglioramento, ma è quasi un utopia...Penso che il mese venturo avrò la possibilità di raggiungerLa.Per ora La ringrazio nuovamente.Ho provveduto a reperire dal Suo sito internet i Suoi recapiti. A presto.Se vuole può inviarmi l'indirizzo della struttura di cui parlava per "farmi vedere", nell'attesa comunque di incontrarLa.
Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto