Rinuncia é depressione ?
salve Dottori approfitto per chiedervi un consulto .
la mia storia psicopatologica non è breve ma cercherò di sintetizzare fino all'ultimo evento che mi ha dato il colpo di grazia. Dai 16 anni in poi l'ansia continua,( mi ubriacavo di camomilla pensavo essere calmante ) i controlli esagerati del gas , i 18 almeno controlli della serratura , i controlli del freno dell'auto, delle luci , della posizione di allerta in bus cioè mi alzavo almeno 15 minuti prima di arrivare , l'ipocondria al contrario cioè verso i miei cari non per me e tantissime altre cose assurde tipo la paura di essere fermato dai carabinieri solo perché ho dimenticato di pagare 14 euro di tassa universitaria , il bullismo ecc insomma una vita passata con la paura addosso . Oggi sono un trentenne infelice . Mi laureo , classico concorso al nord , stranamente lo vinco io cioè proprio io faccio un punteggio altissimo mahhh ,mi chiamano e qui comincia il problema nei giorni precedenti il viaggio verso trieste ho paura , tachicardia, problemi di stomaco, tristezza ecccc non capisco dovrei essere felice ma nulla comunque vado . Già in aereo comincio a sentire terrore non paura terrore di cosa poi non so , arrivo in albergo e non riesco a trattenere le lacrime in nessun modo piango e ripiango tremando come se fossi ad un lutto , ma dovrei essere felice un lavoro strapagato ma niente penso alla mia famiglia alle loro patologie penso al futuro che mi aspetta e per uno come me di sicuro sarà terribile ma ho 30 anni non sono un bambino eppure piango non riesco a mangiare vomito mi sento il terrore addosso . Alla fine faccio un mese di lavoro e scappo rinuncio a tre anni di contratto con uno stipendio altissimo perdo 7 chili in un mese e torno a casa . STO meglio ma il rimorso mi tormenta ho rifiutato un lavoro con la disoccupazione giovanile alle stelle ho rifiutato un lavoro mi sento un verme un inetto ma non riuscivo a non scappare non ce nulla che mi dia felicità o soddisfa nella vita solo rinunce sarò un incapace o vi è qualche forma di malattia mentale che mi affligge ?
Altra cosa che mi crea problemi e la certezza purtroppo di essere gay quindi condannato ad una vita di solitudine , spesso penso come sarò da vecchio solo , quando morirò chi si accorgerà di me booo forse i vicini dal cattivo odore . il destino mi ha fatto pure figlio unico . . tutte le mie paure si sono manifestate in un mese fuori casa . Cosa potrei fare contattare uno psicologo o psichiatra ?
Grazie mille a tutti .
la mia storia psicopatologica non è breve ma cercherò di sintetizzare fino all'ultimo evento che mi ha dato il colpo di grazia. Dai 16 anni in poi l'ansia continua,( mi ubriacavo di camomilla pensavo essere calmante ) i controlli esagerati del gas , i 18 almeno controlli della serratura , i controlli del freno dell'auto, delle luci , della posizione di allerta in bus cioè mi alzavo almeno 15 minuti prima di arrivare , l'ipocondria al contrario cioè verso i miei cari non per me e tantissime altre cose assurde tipo la paura di essere fermato dai carabinieri solo perché ho dimenticato di pagare 14 euro di tassa universitaria , il bullismo ecc insomma una vita passata con la paura addosso . Oggi sono un trentenne infelice . Mi laureo , classico concorso al nord , stranamente lo vinco io cioè proprio io faccio un punteggio altissimo mahhh ,mi chiamano e qui comincia il problema nei giorni precedenti il viaggio verso trieste ho paura , tachicardia, problemi di stomaco, tristezza ecccc non capisco dovrei essere felice ma nulla comunque vado . Già in aereo comincio a sentire terrore non paura terrore di cosa poi non so , arrivo in albergo e non riesco a trattenere le lacrime in nessun modo piango e ripiango tremando come se fossi ad un lutto , ma dovrei essere felice un lavoro strapagato ma niente penso alla mia famiglia alle loro patologie penso al futuro che mi aspetta e per uno come me di sicuro sarà terribile ma ho 30 anni non sono un bambino eppure piango non riesco a mangiare vomito mi sento il terrore addosso . Alla fine faccio un mese di lavoro e scappo rinuncio a tre anni di contratto con uno stipendio altissimo perdo 7 chili in un mese e torno a casa . STO meglio ma il rimorso mi tormenta ho rifiutato un lavoro con la disoccupazione giovanile alle stelle ho rifiutato un lavoro mi sento un verme un inetto ma non riuscivo a non scappare non ce nulla che mi dia felicità o soddisfa nella vita solo rinunce sarò un incapace o vi è qualche forma di malattia mentale che mi affligge ?
Altra cosa che mi crea problemi e la certezza purtroppo di essere gay quindi condannato ad una vita di solitudine , spesso penso come sarò da vecchio solo , quando morirò chi si accorgerà di me booo forse i vicini dal cattivo odore . il destino mi ha fatto pure figlio unico . . tutte le mie paure si sono manifestate in un mese fuori casa . Cosa potrei fare contattare uno psicologo o psichiatra ?
Grazie mille a tutti .
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Gentile utente,
Mi farei vedere da uno psichiatra, se non è già in cura. Il pensiero che siccome è gay è destinato ad una vita di solitudine è assolutamente ingiustificato, solo la depressione gli dà un senso (come sintomo).
Mi farei vedere da uno psichiatra, se non è già in cura. Il pensiero che siccome è gay è destinato ad una vita di solitudine è assolutamente ingiustificato, solo la depressione gli dà un senso (come sintomo).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
Potrebbe, così come anche la sua idea sull'omosessualità. Non è neanche chiaro se sia omosessuale o ne abbia la preoccupazione. Non fa comunque differenza, se uno è depresso vive male la propria condizione, quale essa sia.
Potrebbe, così come anche la sua idea sull'omosessualità. Non è neanche chiaro se sia omosessuale o ne abbia la preoccupazione. Non fa comunque differenza, se uno è depresso vive male la propria condizione, quale essa sia.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 15/07/2016.
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