Mioclono palpebra continuo e stress
Egregi Dottori,
da circa due mesi ho un mioclono palpebrale continuo alla palpebra sinistra bassa, dura ore ed è incontrollabile. Spessosento anche i muscoli facciali estremamente tesi.
Premetto di essere soggetto purtroppo molto ansioso, per questo prendo da anni paroxetina 20 mg e qualche volta valium al bisogno.
Non avevo comunque mai avuto prima sintomi come questo continuo tremore palpebrale prima di adesso.
MI ha visitato il medico di base, il quale mi ha girato dal neurologo: dopo la visita specialistica, il neurologo non ha riscontrato problematiche specifiche, riconducendo la cosa a stress e dicendomi che non esiste una cura specifica per il mioclono. Mi ha comunque invitato a tornare dopo qualche mese se la cosa dovesse persistere.
Vi chiedo questo:
1) anche se a distanza e quindi con tutte le limitazioni del caso, nella Vostra esperienza, il mioclono è effettivamente riconducibile a stress, oppure può essere segno di malattie più gravi? Ho letto su forum in internet (a cui non credo comunque troppo...) che può essere segno di gravissime malattie neurologiche.
2) lo specialista psichiatra che mi segue da sempre mi ha proposto di cominciare una cura con Mirtazapina 15 mg, da prendere la sera, in aggiunta alla paroxetina da 20 mg che prendo la mattina. Mi è stato infatti spiegato che tale farmaco, in abbinamento alla paroxetina, ha un notevole effetto ansiolitico e calmante. La possibilità di utilizzare anche un altro farmaco però mi spaventa un pò. Voi che opinione avete di questo farmaco? nella Vostra esperienza clinica, si dimostra efficace e soprattutto senza eccessivi effetti collaterali?
3) Ma non esiste veramente una cura specifica al mioclono palpebrale? Il disturbo è veramente fastidioso.
Grazie mille per le Vostre risposte.
da circa due mesi ho un mioclono palpebrale continuo alla palpebra sinistra bassa, dura ore ed è incontrollabile. Spessosento anche i muscoli facciali estremamente tesi.
Premetto di essere soggetto purtroppo molto ansioso, per questo prendo da anni paroxetina 20 mg e qualche volta valium al bisogno.
Non avevo comunque mai avuto prima sintomi come questo continuo tremore palpebrale prima di adesso.
MI ha visitato il medico di base, il quale mi ha girato dal neurologo: dopo la visita specialistica, il neurologo non ha riscontrato problematiche specifiche, riconducendo la cosa a stress e dicendomi che non esiste una cura specifica per il mioclono. Mi ha comunque invitato a tornare dopo qualche mese se la cosa dovesse persistere.
Vi chiedo questo:
1) anche se a distanza e quindi con tutte le limitazioni del caso, nella Vostra esperienza, il mioclono è effettivamente riconducibile a stress, oppure può essere segno di malattie più gravi? Ho letto su forum in internet (a cui non credo comunque troppo...) che può essere segno di gravissime malattie neurologiche.
2) lo specialista psichiatra che mi segue da sempre mi ha proposto di cominciare una cura con Mirtazapina 15 mg, da prendere la sera, in aggiunta alla paroxetina da 20 mg che prendo la mattina. Mi è stato infatti spiegato che tale farmaco, in abbinamento alla paroxetina, ha un notevole effetto ansiolitico e calmante. La possibilità di utilizzare anche un altro farmaco però mi spaventa un pò. Voi che opinione avete di questo farmaco? nella Vostra esperienza clinica, si dimostra efficace e soprattutto senza eccessivi effetti collaterali?
3) Ma non esiste veramente una cura specifica al mioclono palpebrale? Il disturbo è veramente fastidioso.
Grazie mille per le Vostre risposte.
[#1]
Gentile utente,
E' evidente che lei sta controllando questo parametro in maniera allarmata. Io dubito che se il sintomo è così come lo ha riferito il neurologo la abbia rimandata indietro allo psichiatra senza aggiungere altro.
Il neurologo ha riscontrato un mioclono particolare, oppure no ?
Inoltre anziché preoccuparsi dell'ansia si preoccupa del sintomo isolato.
Lo spavento mi pare lo abbia su tutto. Senza motivo anche su una prescrizione nuova del medico.
E' evidente che lei sta controllando questo parametro in maniera allarmata. Io dubito che se il sintomo è così come lo ha riferito il neurologo la abbia rimandata indietro allo psichiatra senza aggiungere altro.
Il neurologo ha riscontrato un mioclono particolare, oppure no ?
Inoltre anziché preoccuparsi dell'ansia si preoccupa del sintomo isolato.
Lo spavento mi pare lo abbia su tutto. Senza motivo anche su una prescrizione nuova del medico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
Per la verità il sintomo è proprio così, dura 20-25 min ininterrottamente, è incontrollabile, si ferma e poi magari riprende due ore dopo per altri 20 min.
Non è continuo nel senso che dura sempre, ci sono intervalli di ore tra un attacco e l'altro, ma è continuo nel senso che lo ho avuto tutti i giorni da due mesi a questa parte!!!
Il neurologo ha fatto proprio questo, mi ha visitato, detto che non ravvisa problemi neurologici degni di nota, e mi ha detto di parlare con lo psichiatra per curare meglio l'ansia.
Aggiungo che spesso sento i muscoli facciali molto tesi, ai limiti del dolore.
Per la verità il sintomo è proprio così, dura 20-25 min ininterrottamente, è incontrollabile, si ferma e poi magari riprende due ore dopo per altri 20 min.
Non è continuo nel senso che dura sempre, ci sono intervalli di ore tra un attacco e l'altro, ma è continuo nel senso che lo ho avuto tutti i giorni da due mesi a questa parte!!!
Il neurologo ha fatto proprio questo, mi ha visitato, detto che non ravvisa problemi neurologici degni di nota, e mi ha detto di parlare con lo psichiatra per curare meglio l'ansia.
Aggiungo che spesso sento i muscoli facciali molto tesi, ai limiti del dolore.
[#3]
Gentile utente,
La descrizione già è diversa, non si capisce però cosa si osservi in questi momenti, il neurologo ha riscontrato un mioclono che dura venti minuti, o le ha detto semplicemente che non riscontra niente ?
Poiché dalla descrizione che fa Lei sembrerebbe una cosa, e poi invece il neurologo dice "niente degno di nota", si ha l'impressione che un conto sia quel che Lei si automisura, un conto il senso di questo fenomeno.
Qual'è la sua diagnosi psichiatrica ? Prendeva la paroxetina per che tipo di problemi ?
La descrizione già è diversa, non si capisce però cosa si osservi in questi momenti, il neurologo ha riscontrato un mioclono che dura venti minuti, o le ha detto semplicemente che non riscontra niente ?
Poiché dalla descrizione che fa Lei sembrerebbe una cosa, e poi invece il neurologo dice "niente degno di nota", si ha l'impressione che un conto sia quel che Lei si automisura, un conto il senso di questo fenomeno.
Qual'è la sua diagnosi psichiatrica ? Prendeva la paroxetina per che tipo di problemi ?
[#4]
Ex utente
Gentile dottore,
La mia diagnosi psichiatrica è GAD e depressione maggiore.
Il neurologo ha riscontrato il mioclono, lo ha visto bene, è decisamente visibile.
Ha però detto, dove visita anche accurata (mi ha fatto fare vari movimenti ecc), che non ha riscontrato segni neurologici degni di nota.
La mia diagnosi psichiatrica è GAD e depressione maggiore.
Il neurologo ha riscontrato il mioclono, lo ha visto bene, è decisamente visibile.
Ha però detto, dove visita anche accurata (mi ha fatto fare vari movimenti ecc), che non ha riscontrato segni neurologici degni di nota.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 15/07/2016.
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