Bulimia o no?
Salve a tutti
Scrivo perchè è dal 2014 che soffro di disturbi alimentari e stavo vagliando l'ipotesi di rivolgermi a un centro specializzato, ma non so se, dal momento che riesco in qualche modo a darmi un freno, io rientri ancora nella categoria dei soggetti che necessitano di assistenza sanitaria.
Ho iniziato a settembre 2014 a soffrire di questi tipi di anoressia nervosa, perdendo 7kg in 2 mesi (mangiavo, a volte anche mi abbuffavo, e poi vomitavo tutto);arrivata sotto peso, quando il ciclo ha iniziato a dare i primi segni di irregolarità nonostante io prenda il contraccettivo, mi sono obbligata a prendere un paio di kg...sono iniziate le abbuffate incontrollate, anche in piena notte, in cui continuavo a mangiare pur sentendomi male, seguite dal vomito e vomitavo così tanto da avere gola e orecchie completamente bruciate e dolenti per giorni.Nonostante questo ho preso circa 3 kg; a febbraio 2015 per un paio di settimane sono passata all'autolesionismo, ma anche lì sono riuscita a darmi un freno. Ho iniziato a provare a resistere all'impulso di abbuffarmi, riuscendo a far si che questo non accadesse più di una volta la settimana fino a settembre del 2015, quando comunque mi ritrovavo nuovamente sotto peso.
Sotto la spinta di tutti, che non facevano altro che dirmi che ero troppo magra, ho ricominciato a mangiare e a riprendere peso ma la frequenza delle abbuffate è aumentata (2-3 volte la settimana) e grazie al fatto che mi sia imposta più volte di non vomitare dopo aver perso il controllo, sono riuscita a prendere 8kg e al momento sono normo peso.
Il problema è che, per quanto io cerchi di resistere, mi capita di riuscire a frenarmi magari per una/due settimane e poi passare una settimana intera a vomitare.Il cibo comunque è il mio pensiero principale e se capita che debba mangiare fuori casa o un extra diventa una tragedia ed il mio chiodo fisso per giorni.
Non mi abbuffo più come prima, magari mangio un paio di biscotti e un po' di cioccolata e corro in bagno, oppure pranzo normalmente, magari prendo qualche fetta di pane in più rispetto a quella che secondo me dovrei e vomito... un mese fa ho vomitato così tanto che sono stata ricoverata per disidratazione.
da allora sono passate quattro settimane prima che io lo facessi di nuovo, ma solo per un'altra settimana e adesso, nonostante io senta l'impulso di abbuffarmi e vomitare, sto riuscendo a mantenere il controllo.questo però mi porta ad avere incubi ricorrenti e da quando ho iniziato a soffrire di questi disturbi si è sempre accompagnata un'insonnia resistente a qualsiasi rimedio fito e omeoterapico.
vorrei farmi aiutare, perchè nonostante io riesca per alcuni periodi a frenarmi, la testa è sempre lì...ma leggevo che per una diagnosi di bulimia è necessario che le abbuffate siano ricorrenti (1/2 volte la settimana...) quindi non so se io abbia o meno le caratteristiche per rivolgermi ad un centro o se semplicemente dovrei continuare a lottare per darmi un freno.
Grazie in anticipo
Scrivo perchè è dal 2014 che soffro di disturbi alimentari e stavo vagliando l'ipotesi di rivolgermi a un centro specializzato, ma non so se, dal momento che riesco in qualche modo a darmi un freno, io rientri ancora nella categoria dei soggetti che necessitano di assistenza sanitaria.
Ho iniziato a settembre 2014 a soffrire di questi tipi di anoressia nervosa, perdendo 7kg in 2 mesi (mangiavo, a volte anche mi abbuffavo, e poi vomitavo tutto);arrivata sotto peso, quando il ciclo ha iniziato a dare i primi segni di irregolarità nonostante io prenda il contraccettivo, mi sono obbligata a prendere un paio di kg...sono iniziate le abbuffate incontrollate, anche in piena notte, in cui continuavo a mangiare pur sentendomi male, seguite dal vomito e vomitavo così tanto da avere gola e orecchie completamente bruciate e dolenti per giorni.Nonostante questo ho preso circa 3 kg; a febbraio 2015 per un paio di settimane sono passata all'autolesionismo, ma anche lì sono riuscita a darmi un freno. Ho iniziato a provare a resistere all'impulso di abbuffarmi, riuscendo a far si che questo non accadesse più di una volta la settimana fino a settembre del 2015, quando comunque mi ritrovavo nuovamente sotto peso.
Sotto la spinta di tutti, che non facevano altro che dirmi che ero troppo magra, ho ricominciato a mangiare e a riprendere peso ma la frequenza delle abbuffate è aumentata (2-3 volte la settimana) e grazie al fatto che mi sia imposta più volte di non vomitare dopo aver perso il controllo, sono riuscita a prendere 8kg e al momento sono normo peso.
Il problema è che, per quanto io cerchi di resistere, mi capita di riuscire a frenarmi magari per una/due settimane e poi passare una settimana intera a vomitare.Il cibo comunque è il mio pensiero principale e se capita che debba mangiare fuori casa o un extra diventa una tragedia ed il mio chiodo fisso per giorni.
Non mi abbuffo più come prima, magari mangio un paio di biscotti e un po' di cioccolata e corro in bagno, oppure pranzo normalmente, magari prendo qualche fetta di pane in più rispetto a quella che secondo me dovrei e vomito... un mese fa ho vomitato così tanto che sono stata ricoverata per disidratazione.
da allora sono passate quattro settimane prima che io lo facessi di nuovo, ma solo per un'altra settimana e adesso, nonostante io senta l'impulso di abbuffarmi e vomitare, sto riuscendo a mantenere il controllo.questo però mi porta ad avere incubi ricorrenti e da quando ho iniziato a soffrire di questi disturbi si è sempre accompagnata un'insonnia resistente a qualsiasi rimedio fito e omeoterapico.
vorrei farmi aiutare, perchè nonostante io riesca per alcuni periodi a frenarmi, la testa è sempre lì...ma leggevo che per una diagnosi di bulimia è necessario che le abbuffate siano ricorrenti (1/2 volte la settimana...) quindi non so se io abbia o meno le caratteristiche per rivolgermi ad un centro o se semplicemente dovrei continuare a lottare per darmi un freno.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
Darsi un freno può esser parte della malattia, perché poi il freno si traduce in una ripresa "aggressiva" delle condotte.
Si parte dal presupposto che se uno non ha il controllo, inutile fare appello ad una capacità spontanea di averlo.
Interpelli uno specialista. La bulimia in sé, cioè i comportamenti di vomito e abbuffata, hanno delle terapie di riferimento.
Va fatta comunque una diagnosi complessiva, per vedere se questa modalità intermittente è legata anche ad altri fattori, per esempio umorale.
Darsi un freno può esser parte della malattia, perché poi il freno si traduce in una ripresa "aggressiva" delle condotte.
Si parte dal presupposto che se uno non ha il controllo, inutile fare appello ad una capacità spontanea di averlo.
Interpelli uno specialista. La bulimia in sé, cioè i comportamenti di vomito e abbuffata, hanno delle terapie di riferimento.
Va fatta comunque una diagnosi complessiva, per vedere se questa modalità intermittente è legata anche ad altri fattori, per esempio umorale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 14/07/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.