Ansia e attacchi di panico
Gentili Dottori,sono una ragazza di 29 anni, in preda a crisi di ansia e attacchi di panico.
Faccio una premessa: ho già avuto di questi problemi circa 8 anni fa, sono stata davvero molto male per quasi tre anni e non riuscivo nemmeno ad uscire da sola. Per tre anni questa situazione, facevo sedute presso la psichiatria del policlinico e ho assunto anche farmaci quali compresse EN
Dopo 3 anni le cure l'amore e la forza mi hanno fatto uscire fuori da queste situazioni.Da bambina e per 10 anni ho avuto la sindrome nefrosica e probabilmente la causa di tutto stava li avendo pure dei genitori iper protettivi.Mi sono laureata da 4 anni, come molti non ho ancora trovato la mia strada, ho fatto tantissime cose, tutte che mi piacevano nel campo della formazione, della comunicazione, ma nulla di continuativo. Dell'ansia, neanche l'ombra.L'anno scorso inizio uno stage nelle risorse umane presso un agenzia per il lavoro, era un sogno, lo stage ha la durata di 12 mesi e già dal principio l'azienda dichiara che non assume le stagiste.Verso primavera la fine dello stage, maggio 2016 è quasi vicina, i mie responsabili fino all'ultimo hanno cercato di farmi ottenere un contratto di lavoro. Non si ha la certezza di nulla e io mi sento angosciata. Inizio ad avere un pò di ansia ma sopporto.Nel frattempo nell'altra sede campana la responsabile va in maternità a e fanno insediare la sua stagista. inizio a sentirmi angosciata ancor di più e in ansia perenne ormai, ma continuo ad andare a lavoro anche se non vedo l'ora di terminare lo stage, spesso sto male al mattino prima della sveglia, qualche volta anche con sforzi di vomito e inizio a fare qualche assenza mi sento stanca,ho sempre sonno. Passa qualche settimana e si scopre che questa stagista deve essere sostituita perchè non ha determinati requisiti.Io questi requisiti li posseggo, l'azienda vuole me per la sostituzione ed io rinuncio.Avrei dovuto trasferirmi in un altra città non lontanissima da casa (50 km) ma l'avrei dovuto fare da sola. Invento una scusa triste in ufficio e allora ancora una volta i mie responsabili fanno di tutto per me, per farmi avere un contratto per lavorare nella mia città, ci riesconoPareva cosa fatta! avrei dovuto solo sostenere per formalità un colloquio con l'amm delegato dell'azienda, Ero felice, ma non troppo.Piaccio a colloquio ma l'azienda decide di non poter fare contratto per non creare un precedente. Mi sento arrabbiata, delusa ma libera. Finisce lo stage.L'ansia è aumentata sempre di più, inizio ad avere di nuovo paura ad uscire da sola, ho fatto dei week a mare e spesso mi sono sentita male. Settimana scorsa mi è venuto un attacco di panico mentre prendevo il traghetto non volevo più partire sono partita lo stesso, ho preso 1/4 di EN Mi sento in colpa per non aver accettato quel lavoro, per non essere indipendente.Ho un fidanzato meraviglioso e che mi ama, una famiglia numerosa , dove c'è tanto amore, non abbiamo tanti soldi ma siamo uniti.Grazie in anticipo
Faccio una premessa: ho già avuto di questi problemi circa 8 anni fa, sono stata davvero molto male per quasi tre anni e non riuscivo nemmeno ad uscire da sola. Per tre anni questa situazione, facevo sedute presso la psichiatria del policlinico e ho assunto anche farmaci quali compresse EN
Dopo 3 anni le cure l'amore e la forza mi hanno fatto uscire fuori da queste situazioni.Da bambina e per 10 anni ho avuto la sindrome nefrosica e probabilmente la causa di tutto stava li avendo pure dei genitori iper protettivi.Mi sono laureata da 4 anni, come molti non ho ancora trovato la mia strada, ho fatto tantissime cose, tutte che mi piacevano nel campo della formazione, della comunicazione, ma nulla di continuativo. Dell'ansia, neanche l'ombra.L'anno scorso inizio uno stage nelle risorse umane presso un agenzia per il lavoro, era un sogno, lo stage ha la durata di 12 mesi e già dal principio l'azienda dichiara che non assume le stagiste.Verso primavera la fine dello stage, maggio 2016 è quasi vicina, i mie responsabili fino all'ultimo hanno cercato di farmi ottenere un contratto di lavoro. Non si ha la certezza di nulla e io mi sento angosciata. Inizio ad avere un pò di ansia ma sopporto.Nel frattempo nell'altra sede campana la responsabile va in maternità a e fanno insediare la sua stagista. inizio a sentirmi angosciata ancor di più e in ansia perenne ormai, ma continuo ad andare a lavoro anche se non vedo l'ora di terminare lo stage, spesso sto male al mattino prima della sveglia, qualche volta anche con sforzi di vomito e inizio a fare qualche assenza mi sento stanca,ho sempre sonno. Passa qualche settimana e si scopre che questa stagista deve essere sostituita perchè non ha determinati requisiti.Io questi requisiti li posseggo, l'azienda vuole me per la sostituzione ed io rinuncio.Avrei dovuto trasferirmi in un altra città non lontanissima da casa (50 km) ma l'avrei dovuto fare da sola. Invento una scusa triste in ufficio e allora ancora una volta i mie responsabili fanno di tutto per me, per farmi avere un contratto per lavorare nella mia città, ci riesconoPareva cosa fatta! avrei dovuto solo sostenere per formalità un colloquio con l'amm delegato dell'azienda, Ero felice, ma non troppo.Piaccio a colloquio ma l'azienda decide di non poter fare contratto per non creare un precedente. Mi sento arrabbiata, delusa ma libera. Finisce lo stage.L'ansia è aumentata sempre di più, inizio ad avere di nuovo paura ad uscire da sola, ho fatto dei week a mare e spesso mi sono sentita male. Settimana scorsa mi è venuto un attacco di panico mentre prendevo il traghetto non volevo più partire sono partita lo stesso, ho preso 1/4 di EN Mi sento in colpa per non aver accettato quel lavoro, per non essere indipendente.Ho un fidanzato meraviglioso e che mi ama, una famiglia numerosa , dove c'è tanto amore, non abbiamo tanti soldi ma siamo uniti.Grazie in anticipo
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Gentile utente,
"Dopo 3 anni le cure l'amore e la forza mi hanno fatto uscire fuori da queste situazioni"
No, il disturbo va in remissione, e poi spesso recidiva anche a distanza di tempo.
Adesso si è ripresentato e andrebbe curato. Le cure specifiche non sono però quelle che aveva fatto. Non è chiaro perché cure che anche 8 anni fa esistevano non le siano state proposte.
Adesso quindi dovrebbe far aggiornare la diagnosi e farsi indicare una cura da uno specialista.
"Dopo 3 anni le cure l'amore e la forza mi hanno fatto uscire fuori da queste situazioni"
No, il disturbo va in remissione, e poi spesso recidiva anche a distanza di tempo.
Adesso si è ripresentato e andrebbe curato. Le cure specifiche non sono però quelle che aveva fatto. Non è chiaro perché cure che anche 8 anni fa esistevano non le siano state proposte.
Adesso quindi dovrebbe far aggiornare la diagnosi e farsi indicare una cura da uno specialista.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Come poteva essere giusto il farmaco se Lei stette bene dopo 3 anni ?
Io non so a quale medico debba rivolgersi. Nel frattempo niente, le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra.
Che si curi il panico con un ansiolitico è qualcosa che mi aspetterei da chi non è addentro alla psichiatria, mi pare strano da uno specialista.
Come poteva essere giusto il farmaco se Lei stette bene dopo 3 anni ?
Io non so a quale medico debba rivolgersi. Nel frattempo niente, le consiglio di rivolgersi a uno psichiatra.
Che si curi il panico con un ansiolitico è qualcosa che mi aspetterei da chi non è addentro alla psichiatria, mi pare strano da uno specialista.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 13/07/2016.
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