Disartria in seguito a trauma cranico

Salve, da circa un mese un mio amico di 29 anni si trova ricoverato in una clinica a New York per una riabilitazione che possa curare il suo problema di disartria e una paresi dell'arto dx conseguenti ad un grave incidente stradale avuto circa 3 anni fa e per il quale è stato in coma per circa sei mesi. Dopo essersi svegliato dal coma ha dovuto sottoporsi per diversi mesi ad una riabilitazione complessiva fino a riuscire a riprendersi quasi totalmente, con ottime capacità cognitive , ottima memoria, ottima comprensione del linguaggio scritto e parlato, ma non riuscendo più a parlare e a muovere il braccio dx. Da allora ha provato a recuperare anche queste funzionalità, ma senza risultati, anche se devo dire con poca motivazione e senza alcuna voglia di guarire, essendosi abituato alla sua condizione. Da qualche tempo però è tornata in lui la voglia di riprendersi totalmente e non essendo fiducioso nei metodi utilizzati qui in Italia ha deciso di andare in America. Da circa un mese è ricoverato in questa clinica dove fino ad una settimana fa la riabilitazione consisteva in un'ora di esercizi di linguaggio ed un'ora di fisioterapia, ed i risultati dopo circa tre settimane erano di poca rilevanza... in tutto questo tempo io sono stata in contatto con questo mio amico tramite facebook e mi raccontava durante tutto il giorno di quello che faceva durante la giornata... da circa una settimana però qualcosa è cambiato, inizialmente era solo meno presente su Facebook , mi diceva che dormiva di più (e non era suo solito fare) e che aveva capito che gli stavano dando qualcosa per dormire, così quando chiese spiegazioni al primario su questa nuova terapia lo stesso gli disse che aveva deciso di fargli cominciare questa terapia perché doveva avere la mente libera da pensieri e che doveva riposare dopo gli esercizi di riabilitazione... da quel giorno è stato presente sempre meno (e per lui era importantissimo dialogare con me su Facebook) e ha cominciato a ricordare sempre meno , fino a non ricordarsi più di chi sono io, il mio nome, la nostra amicizia, poi dice cose senza senso, non è più lucido, ho la sensazione che sia impazzito, sembra che lo abbiano annullato come individuo, era una persona molto emotiva e sensibile, ora è privo di emozioni... il suo unico punto di riferimento sembra che adesso sia la Dottoressa che lo ha in cura e come un bambino dice di dover fare quello che dice lei... questa Dottoressa lo rassicura e gli dice che sta bene e lui sembra convinto di star bene, non si rende conto di questo radicale cambiamento e quando io mi dispero e gli dico che non esiste più la persona che conoscevo mi dice che dico solo delle stupidaggini perché lui sta bene. Vi scrivo perché sono molto preoccupata, secondo voi è possibile che in pochi giorni la somministrazione di psicofarmaci possa annullare in questo modo una persona, possa cancellarne i ricordi e le emozioni? Spero di ricevere presto una risposta. Grazie mille. Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Non è possibile che dei farmaci possano dare questo tipo di effetto.

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Utente
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Grazie mille per la solerte risposta, non mi spiego allora cosa abbiano potuto fargli per ridurlo in queste condizioni...