Ansia-attacchi di panico-depressione recidive
Salve.
Sono un uomo adulto di 33 anni e da 10 anni soffro di attacchi di panico connessi a ansia e depressione. I primi attacchi sono stati veramente debilitanti, anche perchè non sapevo cosa fossero, con connesse fortissime emicranie con aura. A seguito dei primi attacchi si è innestata la paura di averne altri con delle sfaccettature ipocondriache. Infatti mille dolori, nausee varie, capogiri, inappetenza,... Dopo varie peregrinazioni tra dottori, che non mi hanno diagnosticato mai nulla, sono finito dallo psichiatra. Dopo la visita, mi sono stati diagnosricati gli attacchi di panico, la mia prima cura è stata paroxetina 10mg al mattino e xanax 0,25 3 volte al giorno. Premetto che ho sempre avuto paura delle medicine e mi sono avvicinato con molto scetticismo alla cura che dopo un pò ha avuto effetto e l'ho seguita per quattro mesi. Ero contentissimo, stavo bene, ma dopo due o tre mesi ecco ripresentarsi i sintomi. Da allora tra ripresa delle cure, sospensioni e ricadute sono sempre qui a combattere con i miei acciacchi. In tutti questi anni oltre la paroxetina e lo xanax, per evitare ricadute, con il mio psichiatra (sempre lo stesso)abbiamo provato la sertralina (Zoloft) ma mi ha fatto malissimo e siamo ritornato alla paroxetina.
Scusate l'introduzione lunga ma ho cercato di darvi un sunto della mia situazione.
In tutto ciò sono riuscito a laurearmi ed oggi sono sposato e lavoro come consulente informatico soggetto a continui spostamenti. Lo stile di vita sicuramente non è dei migliori per i miei disturbi, ma tra alti e bassi sto andando avanti.
Cerco di venire al dunque. Passati tanti anni e periodicamente avere sempre gli stessi malanni, mi ha portato a chiedermi se ho sempre sbagliato terapia e/o psichiatra.
Ad oggi sono in cura con 1/4 di pasticca di Daparox, ho avuto qualche malessere e mi è stata aumentata a 1/2 con dello xanax a corredo il tutto per 15 gg, poi ritornare a 1/4 fino a comunicazione diversa.
Ecco questa è una di quelle curette che mi fanno venire forti dubbi sul mio psichiatra...Che senso ha aumentare la dose per 15 gg e proprio quanto comincia a fare effetto abbassarlo a 1/4???? Forse è corretto così, ma sta di fatto che non ne vedo mai la fine.
Vorrei un vostro riscontro in merito
Grazie a tutti.
Sono un uomo adulto di 33 anni e da 10 anni soffro di attacchi di panico connessi a ansia e depressione. I primi attacchi sono stati veramente debilitanti, anche perchè non sapevo cosa fossero, con connesse fortissime emicranie con aura. A seguito dei primi attacchi si è innestata la paura di averne altri con delle sfaccettature ipocondriache. Infatti mille dolori, nausee varie, capogiri, inappetenza,... Dopo varie peregrinazioni tra dottori, che non mi hanno diagnosticato mai nulla, sono finito dallo psichiatra. Dopo la visita, mi sono stati diagnosricati gli attacchi di panico, la mia prima cura è stata paroxetina 10mg al mattino e xanax 0,25 3 volte al giorno. Premetto che ho sempre avuto paura delle medicine e mi sono avvicinato con molto scetticismo alla cura che dopo un pò ha avuto effetto e l'ho seguita per quattro mesi. Ero contentissimo, stavo bene, ma dopo due o tre mesi ecco ripresentarsi i sintomi. Da allora tra ripresa delle cure, sospensioni e ricadute sono sempre qui a combattere con i miei acciacchi. In tutti questi anni oltre la paroxetina e lo xanax, per evitare ricadute, con il mio psichiatra (sempre lo stesso)abbiamo provato la sertralina (Zoloft) ma mi ha fatto malissimo e siamo ritornato alla paroxetina.
Scusate l'introduzione lunga ma ho cercato di darvi un sunto della mia situazione.
In tutto ciò sono riuscito a laurearmi ed oggi sono sposato e lavoro come consulente informatico soggetto a continui spostamenti. Lo stile di vita sicuramente non è dei migliori per i miei disturbi, ma tra alti e bassi sto andando avanti.
Cerco di venire al dunque. Passati tanti anni e periodicamente avere sempre gli stessi malanni, mi ha portato a chiedermi se ho sempre sbagliato terapia e/o psichiatra.
Ad oggi sono in cura con 1/4 di pasticca di Daparox, ho avuto qualche malessere e mi è stata aumentata a 1/2 con dello xanax a corredo il tutto per 15 gg, poi ritornare a 1/4 fino a comunicazione diversa.
Ecco questa è una di quelle curette che mi fanno venire forti dubbi sul mio psichiatra...Che senso ha aumentare la dose per 15 gg e proprio quanto comincia a fare effetto abbassarlo a 1/4???? Forse è corretto così, ma sta di fatto che non ne vedo mai la fine.
Vorrei un vostro riscontro in merito
Grazie a tutti.
[#1]
Gentile utente,
ha ben pensato che il trattamento in questo modo non ha senso, ed effettivamente non c'e' nessun senso clinico per questa terapia ne' per questo tipo di variazioni.
ha ben pensato che il trattamento in questo modo non ha senso, ed effettivamente non c'e' nessun senso clinico per questa terapia ne' per questo tipo di variazioni.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
In effetti da come la racconta non ha senso. La dose raccomandata per la paroxetina nel panico varia da 20 a 60 mg, quindi fin dall'inizio ne ha preso dosi inferiori alla norma, niente di strano che durante terapie con dosi ridotte vi siano recidive. Aumentare a 15 gg di 5 mg per poi ridurre non ha alcun senso (il miglioramento andrebbe comunque valutato a 1 mese e in tal caso non avrebbe senso sospendere attendendosi che l'effetto rimanga).
In effetti da come la racconta non ha senso. La dose raccomandata per la paroxetina nel panico varia da 20 a 60 mg, quindi fin dall'inizio ne ha preso dosi inferiori alla norma, niente di strano che durante terapie con dosi ridotte vi siano recidive. Aumentare a 15 gg di 5 mg per poi ridurre non ha alcun senso (il miglioramento andrebbe comunque valutato a 1 mese e in tal caso non avrebbe senso sospendere attendendosi che l'effetto rimanga).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
In effetti da come la racconta non ha senso. La dose raccomandata per la paroxetina nel panico varia da 20 a 60 mg, quindi fin dall'inizio ne ha preso dosi inferiori alla norma, niente di strano che durante terapie con dosi ridotte vi siano recidive. Aumentare a 15 gg di 5 mg per poi ridurre non ha alcun senso (il miglioramento andrebbe comunque valutato a 1 mese e in tal caso non avrebbe senso sospendere attendendosi che l'effetto rimanga).
In effetti da come la racconta non ha senso. La dose raccomandata per la paroxetina nel panico varia da 20 a 60 mg, quindi fin dall'inizio ne ha preso dosi inferiori alla norma, niente di strano che durante terapie con dosi ridotte vi siano recidive. Aumentare a 15 gg di 5 mg per poi ridurre non ha alcun senso (il miglioramento andrebbe comunque valutato a 1 mese e in tal caso non avrebbe senso sospendere attendendosi che l'effetto rimanga).
[#4]
Gentile utente,
i dosaggi che lei ha assunto di paroxetina non sono terapeutici per il disturbo di cui lei soffre, nè tantomeno è terapeutico il tempo di trattamento. Il ciclo completo di trattamento a dosaggio terapeutico è di almeno 9 mesi.
cordiali saluti
i dosaggi che lei ha assunto di paroxetina non sono terapeutici per il disturbo di cui lei soffre, nè tantomeno è terapeutico il tempo di trattamento. Il ciclo completo di trattamento a dosaggio terapeutico è di almeno 9 mesi.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#5]
Gentile Utente, in effetti la terapia da lei descritta appare piuttosto eclettica, di dubbia efficacia. Semmai in casi di scarsa risposta ai farmaci, può essere indicato prendere in considerazione l'associazione con una buona psicoterapia.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
[#6]
Ex utente
Ringrazio tutti i dottori intervenuti e vorrei chiedervi consiglio su come poter affrontare in modo efficace il problema.
Premetto che durante le diverse terapie, tipicamente (1/2 compressa di Paroxetina (Seroxat, Sereupin, da un pò Daparox) con a supporto xanax 0,25 di cui non ho mai abusato, al massimo tre metà al giorno ed eventuale mezzo lorazepam per il sonno. Nel termine di un paio di settimane mi sono sempre ripreso sentendomi meglio. Per quasi tre anni sono riuscito anche ad andare avanti con 1/4 di Paroxetina, questo però tra alti/bassi soprattutto bassi nel cambio di stagione o a cavallo delle festività Natalizie, cercando di tamponare i periodi bui anche con Fitoterapia/Fiori di Bach per provare delle alternative "dolci" sempre però con il mio tipico approccio diffidente e pauroso e vi dirò non ho avuto grandi effetti.
Alla fine come vi ho descritto sono ricaduto nei farmaci di sintesi di sicura efficacia.
A questo punto continuerei la mia terapia con 1/2 Paroxetina e xanax a corredo, a termine dei 15 gg parlare chiaramente con il mio psichiatra esponendogli le mie perplessita e sistemare l'approccio terapeutico (Dosi/Tempi), che a mio avviso e da continuare per un bel pò di tempo ed eventualmente riducendo/eliminando lo xanax a effetto paroxetina raggiunto.
Spero che riesca a chiarirmi le sue motivazioni, che a questo punto non credo siano suffragate da motivi clinici. Dovrei anche valutare l'eventuale idea di uno psichiatra alternativo, anche se dopo 10 anni è un pò dura lasciare la "via vecchia"
Spero approviate il mio approccio ed un vostro consiglio è graditissimo.
Cordiali Saluti
Premetto che durante le diverse terapie, tipicamente (1/2 compressa di Paroxetina (Seroxat, Sereupin, da un pò Daparox) con a supporto xanax 0,25 di cui non ho mai abusato, al massimo tre metà al giorno ed eventuale mezzo lorazepam per il sonno. Nel termine di un paio di settimane mi sono sempre ripreso sentendomi meglio. Per quasi tre anni sono riuscito anche ad andare avanti con 1/4 di Paroxetina, questo però tra alti/bassi soprattutto bassi nel cambio di stagione o a cavallo delle festività Natalizie, cercando di tamponare i periodi bui anche con Fitoterapia/Fiori di Bach per provare delle alternative "dolci" sempre però con il mio tipico approccio diffidente e pauroso e vi dirò non ho avuto grandi effetti.
Alla fine come vi ho descritto sono ricaduto nei farmaci di sintesi di sicura efficacia.
A questo punto continuerei la mia terapia con 1/2 Paroxetina e xanax a corredo, a termine dei 15 gg parlare chiaramente con il mio psichiatra esponendogli le mie perplessita e sistemare l'approccio terapeutico (Dosi/Tempi), che a mio avviso e da continuare per un bel pò di tempo ed eventualmente riducendo/eliminando lo xanax a effetto paroxetina raggiunto.
Spero che riesca a chiarirmi le sue motivazioni, che a questo punto non credo siano suffragate da motivi clinici. Dovrei anche valutare l'eventuale idea di uno psichiatra alternativo, anche se dopo 10 anni è un pò dura lasciare la "via vecchia"
Spero approviate il mio approccio ed un vostro consiglio è graditissimo.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.8k visite dal 27/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.