disturbo ossessivo

Egregi dottori,
a causa di un tic alquanto nocivo, mi è stato prescritto l’aldol, 5gocce, che, dopo pochi giorni ha provocato dei pensieri ossessivi, molto più debilitanti dell’ originario tic. Ho continuato con l’ aldol e largactil 25 mg per circa 5 mesi.
Cambiata la terapia, da circa20 giorni, con seroquel 200 mg e depakin 600mg, il tutto è peggiorato, in quanto, ai pre esistenti sintomi, si sono aggiunti come delle scariche elettriche alla sommità della testa, tachicardia, 95 b/s, intontimento generale, tremore, soprattutto dopo l’ assunzione di seroquel.
Lo psichiatra, che aveva previsto di raggiungere i 300 mg di seroquel, dopo queste reazioni avverse, si è fermato a 200 mg.
Mi domando se sia normale che delle terapie aggravino i sintomi e facciano soffrire tanto, invece di migliorare la situazione? Come posso uscire da questo stato di profonda angoscia e di dolore?
Con i miei più distinti saluti, ringrazio sentitamente, Alberto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

La diagnosi qual'è ?

I disturbi da tic sono un conto, mentre la cura di ora sembra quella di un disturbo bipolare.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Gentili Dottori,
per quanto concerne il tic, occorre precisare che si tratta di un tic malevolo perché potrebbe danneggiare irrimediabilmente una parte molto delicata e di primaria importanza del corpo.Inolte i disturbi ossessivi , molto spesso risultano assai gravosi da sopportare e spingono ad avere ansia ed attacchi di panico veramente gravi e, spesso, debilitanti.
HO chiesto la diagnosi allo psichiatra, ma ha affermato che si tratta di una diagnosi difficile da fare! Inoltre, proprio ieri,ha aggiunto alla precedente terapia, previa l’ apposizione di una mia firma liberatoria, un trattamento off label di lioresal cp ½ cp 3 v. al dì per una settimana, da aumentare ad 1 cp dopo una settimana.La lettura del foglietto illustrativo mi ha lasciato disorientato e pertanto mi occorre necessariamente un illuminato consulto di lor Signori. Ringraziando sentitamente, porgo i miei più cordiali saluti.
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Utente
Utente
devo aggiungere che mi ero dimenticato di dire che assumo anche, da pochi giorni, due lexotan da 1,50mg al dì e un dalmadorm da 15mg. Grazie ancora.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non ho capito: ha una terapia composta da tutti questi medicinali così specifici e non sa quale è la diagnosi ?

Sul tic, se non ci vuol dir nulla in merito, resta anche per noi un mistero.
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Utente
Utente
Esatto, sembra un assurdo, però è questa l'amara verità : non è stata formulata la diagnosi, nemmeno di fronte ad una mia richiesta specifica.
Per quanto concerne il tic, faccio una considerevole pressione ,col dito, nell'orbita dell' occhio, con la paura di cavarmelo.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Quello che riferisce non sembra proprio ciò che si definisce un tic.
Mi pare ci sia una certa urgenza di definire ciò che sta curando, sia per capirlo un po' meglio Lei, sia per far chiarezza sui risultati che si vogliono ottenere subito o più tardi, sia per darle uno strumento di presentazione ad altri colleghi che riassuma la sua situazione.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Allora, già le era stato chiesto di riferire rispetto alla diagnosi ma non ha saputo ovviamente rispondere.

Un disturbo di questo tipo non può essere considerato un semplice tic e penso che non sia possibile pensare di introdurre una terapia sperimentale.

L'utilizzo di aloperidolo può essere utile ma a dosaggi terapeutici efficaci. Diversamente gli stabilizzatori possono avere la funzione di ridurre il tic in se che consiste in un gesto.

È possibile che siano presenti altri elementi che possono essere stati posti in evidenza nel corso delle visite per cui si è stabilita una certa terapia.

Altro discorso, inoltre, è dover considerare che anche lei non può attendere che un farmaco abbia determinato effetti ma resistere dallo svolgere il gesto e provocarsi dolore.

Sono state anche escluse cause organiche del disturbo? Ha fatto accertamenti specifici?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Certamente è necessario raggiungere una visione più chiara del problema e spero di riuscirci.
Per quanto concerne l'esclusione di cause organiche, sono in possesso di EEG e di RM N encefalo, datati 1999, 2004,con risposte nella norma. Ci son altre indagini da fare?
Del disturbo dell' occhio ne avevo sofferto anche a 14 anni e dei pensieri ossessivi a 23. Allora , a 23 anni, ho assunto SSRI, che mi hanno provocato fenomeni di spersonalizzazione.
Alle volte penso, visti gli effetti di queste terapie, che forse sarebbe più utile l'ipnositerapia. Qualcuno mi ha consigliato la Psyck-k. Cosa mi consigliate a riguardo?
Grazie, cordialmente.Alberto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Esclusione di cause organiche non significa niente di preciso. Gli esami vanno fatti sulla base di sospetti.
Oltretutto aveva già sofferto di doc, per cui non si capisce di preciso cosa si volesse chiarire con questi accertamenti.

"Alle volte penso, visti gli effetti di queste terapie, che forse sarebbe più utile l'ipnositerapia. "

Ecco, invece non spetta a Lei proporre le cure. Il medico le proporrà cure del caso. Non gliene proponga altre, che tanto comunque finiscono sempre per pescare da ambiti fantasiosi e suggestivi, invece che dalle cure potenzialmente utili.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Il problema è che non è detto che il tic di cui riferisce sia imputabile esclusivamente ad un disturbo psichiatrico.
Oltre al disturbo ossessivo che sembra essere effettivamente diagnosticato.
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Utente
Utente
Non potrebbe esserci un qualche collegamento fra i due disturbi( occhio e pensieri ossessivi)? E quale potrebbe essere on’origine non psichiatrica del disturbo oculare? E tale origine non si sarebbe dovuta manifestare a distanza di 23 anni?
Inoltre,c’è da aggiungere che l’ inizio del disturbo sembra coincidere, in termini temporali, con la perdita della vista di un occhio da parte di mio padre, a causa di ipertensione.
Un cordiale saluto, Alberto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Non è detto che siano disturbi diversi, questo stiamo dicendo. Quale disturbo oculare ? Lei si preme contro l'occhio, questo non è un disturbo oculare, è un disturbo del comportamento (cerebrale). E' inutile che cerchi rassicurazioni sul fatto di non avere il disturbo di suo padre, deve curare il disturbo che ha Lei.
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Utente
Utente
Potrebbe trattarsi di una lesione cerebrale?
Cordialmente, Alberto
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Vedo che il disturbo è sempre attivo, data la domanda.
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Utente
Utente
Si, ricomincia ad essere attivo, man mano che i pensieri ossessivi inizino a divenire appena più sopportabili. Grazie molte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Mi riferisco all'ossessività, si vede che è attiva dalle domande.
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Utente
Utente
La pressione sull'occhio e l'ossessività ,ora, sono entrambe attive. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Sì, è quello che ho detto io. E una delle cose da cui si nota che è attiva è che Lei continua a parlarne come due cose diverse.
[#19]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
 non avevo ancora capito che si trattasse della stessa cosa. Ma, allora, come decifrare i fenomemi di spersonalizzazione, nati a 23 anni (vds. sopra [#8] ) , a seguito di una terapia con SSRI?
Molte grazie e cordiali saluti, Alberto.
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Potrebbero anche quelli appartenere alla stessa matrice, perché le ossessioni hanno sul cervello questo effetto secondario quando occupano costantemente il cervello, magari in sottofondo.
[#21]
Utente
Utente
Però è un fatto che, quando i pensieri diventano più tollerabili, salta di nuovo fuori il problema dell’occhio.
Eppoi c’è questa terapia che mi tormenta anch’essa ( 1° post) e mi fa anche paura per gli effetti collaterali, tipo la sindrome neurolettica maligna, morte improvvisa, ecc.Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Continua a parlarne come il problema "dell'occhio", non ci siamo.
I suoi pensieri passano da uno all'altro, questo va risolto, la forma rimane la stessa, che riguardi l'occhio o gli allarmi sui farmaci.
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