Disturbo bipolare e alleanza terapeutica
Buongiorno,
volevo chiedere un parere ed un consiglio. Sono seguito da un CSM per disturbo bipolare. Da un pò di tempo le interazioni mensili con il mio psichiatra si sono fatte difficili perchè lui è "sempre pieno" di impegni ed io ho dovuto cancellare due visite perchè a casa influenzato. Il mio psichiatra non ha preso bene queste mie assenze ed è arrivato a "negarmi" i farmaci n distribuzione presso la farmacia del CSM finchè non fossi riuscito a vederlo (nella sua fittissima lista d'attesa). Capisco che nel pubblico ci sia da aspettare per il giorno della visita, ma ho delle difficoltà ad attendere ore il suo ritardo il giorno stesso della visita, mi sembra una mancanza di rispetto. Volevo chiedere se secondo voi è il caso di cambiare psichiatra, visto che non riesco a intendermi con lui, e se è possibile negarmi i farmaci della mia terapia.
Grazie per la risposta
volevo chiedere un parere ed un consiglio. Sono seguito da un CSM per disturbo bipolare. Da un pò di tempo le interazioni mensili con il mio psichiatra si sono fatte difficili perchè lui è "sempre pieno" di impegni ed io ho dovuto cancellare due visite perchè a casa influenzato. Il mio psichiatra non ha preso bene queste mie assenze ed è arrivato a "negarmi" i farmaci n distribuzione presso la farmacia del CSM finchè non fossi riuscito a vederlo (nella sua fittissima lista d'attesa). Capisco che nel pubblico ci sia da aspettare per il giorno della visita, ma ho delle difficoltà ad attendere ore il suo ritardo il giorno stesso della visita, mi sembra una mancanza di rispetto. Volevo chiedere se secondo voi è il caso di cambiare psichiatra, visto che non riesco a intendermi con lui, e se è possibile negarmi i farmaci della mia terapia.
Grazie per la risposta
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Gentile utente,
Se sia il caso di cambiare è decisione sua. Negare i farmaci non capisco esattamente che significhi: i farmaci in genere sono prescrivibili comunque anche dal medico di base, e quindi cambia poco. Che se uno non la vede si rifiuti di rinnovare prescrizioni posso al limite capirlo, anche se un disguido non mi pare possa essere un motivo per questo tipo di atteggiamento.
Di che farmaci parliamo ?
Se sia il caso di cambiare è decisione sua. Negare i farmaci non capisco esattamente che significhi: i farmaci in genere sono prescrivibili comunque anche dal medico di base, e quindi cambia poco. Che se uno non la vede si rifiuti di rinnovare prescrizioni posso al limite capirlo, anche se un disguido non mi pare possa essere un motivo per questo tipo di atteggiamento.
Di che farmaci parliamo ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 25/06/2016.
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