Gravidanza e antidepressivi
Salve,vi scrivo per un consiglio. Vi spiego la mia storia. Nel 2005 ho cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico che mi hanno fatta chiudere in casa per 3 anni. Pianp piano ho ricominciato a fare una vita un po limitata ma comunque vivevo. E mi è stata prescritta l entact da 10 mg che ho preso per qualche anno. Col tempo e grazie anche al fidanzamento con quello che oggi è mio marito,sono stata quasi davvero bene,tanto da permettermi um viaggio di nozze in america pet 20 giorni. E chi sa cosa sia l ansia e gli attacchi,capisce che grande miglioramento fosse.
Ad ottobre 2014 stacco lentamente l entact e a marzo 2015 resto incinta. Dopo 9 mesi stupendi però,il mio bambino è morto a causa della rottura della vena del cordone. I primi due mesi li ho vissuti come se non fosse successo a me e nonostante lo psicologo (da cui sono tornata per il lutto)m consigliasse l'entact,ho rifiutato perché volevo riprovare ad avere un altro figlio. A febbraio però ho cominciato ad avere attacchi di panico e attacchi di ansia da prendere quasi in considerazione il suicidio e sono tornata all'entact 10 mg(poi 20 mg dato che 10mg non erano sufficienti) e xanax 3vv al dì. Continuando la psicoterapia ,ho cominciato a dismettere lo xanax e oggi sono nella condizione tale da,sotto indicazione dello psicologo,sopportare la crisi d ansia nel caso in cui venisse, senza prendere farmaci.
Ad oggi,sono riuscita e sono pulita da xanax da 2 mesi e con 15mg di entact dato che 20mg non li ho voluti continuare.
Il mio consulto è atto a chiedere un vostro parere; posto che finché sono sotto antidepressivi non intendo restare incinta,una volta dismessi nel modo giusto, e qualora restassi incinta e dovessi riavere forti attacchi di ansia e panico,non ci sarebbe alcun farmaco da poter prendere? Io conosco il mio cervello,conosco quanto sia facilmente impressionabile e so che,se anche in condizione normale non dovesse venirmi alcun attacco,sapere di non poter prendere nulla per stare meglio,me lo farebbe venire di certo.
So che andrebbe concordato col medico il rischio/beneficio ma vorrei davvero sapere se c sono farmaci innocui per un futuro bambino da poter prendere in caso di attacchi. Grazie di cuore e scusate se mi sono dilungata.
Ad ottobre 2014 stacco lentamente l entact e a marzo 2015 resto incinta. Dopo 9 mesi stupendi però,il mio bambino è morto a causa della rottura della vena del cordone. I primi due mesi li ho vissuti come se non fosse successo a me e nonostante lo psicologo (da cui sono tornata per il lutto)m consigliasse l'entact,ho rifiutato perché volevo riprovare ad avere un altro figlio. A febbraio però ho cominciato ad avere attacchi di panico e attacchi di ansia da prendere quasi in considerazione il suicidio e sono tornata all'entact 10 mg(poi 20 mg dato che 10mg non erano sufficienti) e xanax 3vv al dì. Continuando la psicoterapia ,ho cominciato a dismettere lo xanax e oggi sono nella condizione tale da,sotto indicazione dello psicologo,sopportare la crisi d ansia nel caso in cui venisse, senza prendere farmaci.
Ad oggi,sono riuscita e sono pulita da xanax da 2 mesi e con 15mg di entact dato che 20mg non li ho voluti continuare.
Il mio consulto è atto a chiedere un vostro parere; posto che finché sono sotto antidepressivi non intendo restare incinta,una volta dismessi nel modo giusto, e qualora restassi incinta e dovessi riavere forti attacchi di ansia e panico,non ci sarebbe alcun farmaco da poter prendere? Io conosco il mio cervello,conosco quanto sia facilmente impressionabile e so che,se anche in condizione normale non dovesse venirmi alcun attacco,sapere di non poter prendere nulla per stare meglio,me lo farebbe venire di certo.
So che andrebbe concordato col medico il rischio/beneficio ma vorrei davvero sapere se c sono farmaci innocui per un futuro bambino da poter prendere in caso di attacchi. Grazie di cuore e scusate se mi sono dilungata.
[#1]
Gentile Signora,
dal momento che noi Psicologi non ci occupiamo di farmacoterapia, provvedo a spostare la sua richiesta nella sezione Psichiatria.
Cordialità.
dal momento che noi Psicologi non ci occupiamo di farmacoterapia, provvedo a spostare la sua richiesta nella sezione Psichiatria.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Chiariamo da subito che il suo psicologo non può averle prescritto una farmaco o dato indicazioni per l'assunzione e la riduzione.
La valutazione di un trattamento in gravidanza deve prendere in considerazione i diversi aspetti patologici.
Non è controindicato in modo assoluto assumere farmaci ma vanno valutate alcune cose di volta in volta per stabilire se e come mantenere la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La valutazione di un trattamento in gravidanza deve prendere in considerazione i diversi aspetti patologici.
Non è controindicato in modo assoluto assumere farmaci ma vanno valutate alcune cose di volta in volta per stabilire se e come mantenere la terapia.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Utente
Ha perfettamente ragione. Volevo scrivere psichiatra, non psicologo.
purtroppo io leggo molto su internet, direi troppo e ho letto che l entact come altri, è sconsigliato in gravidanza perché potrebbe causare problemi al bambino .
mi chiedevo quindi se esistono farmaci della classe dei ssri o regolatori dell'umore che possono essere assunti senza rischi per il feto.
grazie mille comunque per la sua risposta.
purtroppo io leggo molto su internet, direi troppo e ho letto che l entact come altri, è sconsigliato in gravidanza perché potrebbe causare problemi al bambino .
mi chiedevo quindi se esistono farmaci della classe dei ssri o regolatori dell'umore che possono essere assunti senza rischi per il feto.
grazie mille comunque per la sua risposta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 24/06/2016.
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