Disturbo schizoaffettivo
Gentili dottori,
vorrei chiedervi delle informazioni riguardo il disturbo schizoaffettivo che è stato diagnosticato a mia madre ormai almeno 6 anni fa.
La terapia che segue è quietapina + lorazepam; notando che col tempo le ricadute diventano sempre più frequenti, la mia domanda è se con una giusta ed efficace terapia sia possibile eliminarle definitivamente o almeno diminuirle oppure se purtroppo anche con la terapia migliore le ricadute avverranno comunque.
Inoltre vorrei chiedervi dei consigli sul comportamento che bisogna avere quando ci si trova di fronte all’apatia, all’appiattimento emotivo e alla paura che la malattia comporta: se bisogna negare e cercare di convincere dell’opposto, se bisogna assecondare..
Grazie delle preziose informazioni che mi potrete dare.
vorrei chiedervi delle informazioni riguardo il disturbo schizoaffettivo che è stato diagnosticato a mia madre ormai almeno 6 anni fa.
La terapia che segue è quietapina + lorazepam; notando che col tempo le ricadute diventano sempre più frequenti, la mia domanda è se con una giusta ed efficace terapia sia possibile eliminarle definitivamente o almeno diminuirle oppure se purtroppo anche con la terapia migliore le ricadute avverranno comunque.
Inoltre vorrei chiedervi dei consigli sul comportamento che bisogna avere quando ci si trova di fronte all’apatia, all’appiattimento emotivo e alla paura che la malattia comporta: se bisogna negare e cercare di convincere dell’opposto, se bisogna assecondare..
Grazie delle preziose informazioni che mi potrete dare.
[#1]
La terapia va controllata regolarmente e modificata a seconda della sintomatologia riferita dalla paziente e dai familiari. Il Lorazepam non andrebbe continuato per anni, perché già dopo alcune settimane dà assuefazione.
Per quanto riguarda il comportamento da tenere non è standard, ma è quello che funziona meglio: a volte bisogna stimolare la persona a uscire e fare qualcosa, a volte lasciarla tranquilla, ma con la sicurezza che comunque in caso di bisogno c'è sempre qualcuno vicino. Di solito mettersi a discutere o cercare di convincere le persone quando sono in crisi e stanno male non serve, meglio rimandare la discussione in altri momenti.
Per quanto riguarda il comportamento da tenere non è standard, ma è quello che funziona meglio: a volte bisogna stimolare la persona a uscire e fare qualcosa, a volte lasciarla tranquilla, ma con la sicurezza che comunque in caso di bisogno c'è sempre qualcuno vicino. Di solito mettersi a discutere o cercare di convincere le persone quando sono in crisi e stanno male non serve, meglio rimandare la discussione in altri momenti.
Franca Scapellato
[#3]
Il disturbo schizoaffettivo comprende una sintomatologia variabile da caso a caso, per la quale è necessaria una terapia di base, per esempio con antipsicotici e/o stabilizzatori dell'umore, e una terapia da utilizzare durante gli occasionali peggioramenti. Con la terapia adeguata si possono ridurre le ricadute sia come intensità che come durata. In un disturbo così complesso è poco probabile che un unico farmaco possa essere risolutivo.
[#5]
Le ho detto che la sua mamma dovrebbe essere visitata regolarmente e non considero nemmeno il lorazepam perché è una benzodiazepina, un sintomatico che dà assuefazione dopo due-tre settimane. Ora non la potrebbe eliminare perché si è abituata e bisogna farlo per gradi, ma non cura niente. La quietiapina è un antipsicotico, ma sui disturbi affettivi non ha effetto.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.1k visite dal 24/06/2016.
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