Ipersonnia, problema psicologico o causato da farmaci?
Salve
Da un tre anni sono in cura da uno piscichiatra molto preparato a mio parere infatti sono guarito dalla depressione e sto bene . L unico mio problema che rende la vita sociale difficoltosa è il fatto di non riuscire ad alzarmi la mattina, dormendo anche 12-14 ore , infatti mi sveglio verso le 13 anche 14 ma solo perché devo andare a lavoro( lavoro di pomeriggio) perché altrimenti potrei restare ancora a letto. È un problema invalidante e anche se punto la sveglia e ho impegni più o meno importanti non riesco , percepisco una forte voglia di rimanere a letto, anche il pomeriggio se capita di fare un riposo ho difficoltà a svegliarmi, è come se fossi "stordito ". Assumo zarelis 150 mg, sono riuscito a scalarlo da pochi mesi prima prendevo 225, poi prendo serenase 6 gocce la mattina e 6 gocce la sera ,e akineton, prendo anche congescor per i battiti accelerati. cosa mi consigliate voi? Dovrei fare un controllo in un centro medico specializzato in disturbi del sonno, inoltre ho appuntamento con il mio psichiatra per mercoledì , pensate sia un mio problema psicologico , fisico o indotto dai farmaci?
Grazie dell attenzione, cordiali saluti
Da un tre anni sono in cura da uno piscichiatra molto preparato a mio parere infatti sono guarito dalla depressione e sto bene . L unico mio problema che rende la vita sociale difficoltosa è il fatto di non riuscire ad alzarmi la mattina, dormendo anche 12-14 ore , infatti mi sveglio verso le 13 anche 14 ma solo perché devo andare a lavoro( lavoro di pomeriggio) perché altrimenti potrei restare ancora a letto. È un problema invalidante e anche se punto la sveglia e ho impegni più o meno importanti non riesco , percepisco una forte voglia di rimanere a letto, anche il pomeriggio se capita di fare un riposo ho difficoltà a svegliarmi, è come se fossi "stordito ". Assumo zarelis 150 mg, sono riuscito a scalarlo da pochi mesi prima prendevo 225, poi prendo serenase 6 gocce la mattina e 6 gocce la sera ,e akineton, prendo anche congescor per i battiti accelerati. cosa mi consigliate voi? Dovrei fare un controllo in un centro medico specializzato in disturbi del sonno, inoltre ho appuntamento con il mio psichiatra per mercoledì , pensate sia un mio problema psicologico , fisico o indotto dai farmaci?
Grazie dell attenzione, cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
Intanto non è chiaro cosa voglia dire con :
" sia un mio problema psicologico , fisico o indotto dai farmaci? "
Psicologico e fisico non sono in contrapposizione
indotto da farmaci e fisico non sono in contrapposizione
psicologico e indotto da farmaci non sono in contrapposizione.
Dorme troppo e comunque lavora di pomeriggio. Il che potrebbe dipendere dai farmaci assunti, in particolare dal serenase, ma bisognerebbe capire che diagnosi ha.
Intanto non è chiaro cosa voglia dire con :
" sia un mio problema psicologico , fisico o indotto dai farmaci? "
Psicologico e fisico non sono in contrapposizione
indotto da farmaci e fisico non sono in contrapposizione
psicologico e indotto da farmaci non sono in contrapposizione.
Dorme troppo e comunque lavora di pomeriggio. Il che potrebbe dipendere dai farmaci assunti, in particolare dal serenase, ma bisognerebbe capire che diagnosi ha.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Psicologico diciamo che dormire sia come un "rifugio" dai problemi, un modo per evadere dalla realtà , fisico intendo che sia causato da qualche anomalia del sonno cioè che non riposi bene come devo è quindi ho bisogno di più ore per essere appagato , indotto da farmaci mi sembra sia chiaro cosa voglia dire.
Comunque il mio medico non mi ha mai fatto una diagnosi, cioè L ha fatta però io non sono stato bene informato, parlando con il mio psicologo ( in stretto contatto con lo peichiatra)mi ha detto che la diagnosi è disturbo ossessivo compulsivo
Spero sia stato chiaro e grazie della sua risposta
Comunque il mio medico non mi ha mai fatto una diagnosi, cioè L ha fatta però io non sono stato bene informato, parlando con il mio psicologo ( in stretto contatto con lo peichiatra)mi ha detto che la diagnosi è disturbo ossessivo compulsivo
Spero sia stato chiaro e grazie della sua risposta
[#4]
Gentile utente,
La diagnosi potrebbe essere quella, in base alla cura. Capisco la disintizione, al di là delle parole, però non capisco una cosa. Se uno vuole fuggire dai problemi è il primo a saperlo, ma non è che per ciò viene sonno. Per i farmaci, di solito uno se ne accorge se ha notato l'effetto da quando li prende.
Quindi potrebbero essere i medicinali, se è una novità iniziata dopo che ha iniziato la cura.
La diagnosi potrebbe essere quella, in base alla cura. Capisco la disintizione, al di là delle parole, però non capisco una cosa. Se uno vuole fuggire dai problemi è il primo a saperlo, ma non è che per ciò viene sonno. Per i farmaci, di solito uno se ne accorge se ha notato l'effetto da quando li prende.
Quindi potrebbero essere i medicinali, se è una novità iniziata dopo che ha iniziato la cura.
[#5]
Ex utente
La ringrazio dottore della sua disponibilità
Parlandone ho capito che si tratta sopratutto di una cattiva abitudine e una mia svogliatezza, infatti noto che a parte la sensazione di sedazione dei farmaci se mi prefisso un obbiettivo particolare per il mattino successivo riesco a svegliarmi a volte a fatica ma ci riesco , dipende tutto da me, indagherò più approfonditamente con il mio psicoterapeuta e lo psichiatra e spero di risolvere del tutto questo brutto "vizio". Se non sono troppo insistente le volevo chiedere un ultimo parere che poco concerne L argomento , cioè io sto bene con la cura secondo la sua esperienza potrei , avendo conosciuto la mia diagnosi , riuscire a smettere di prendere i farmaci e condurre una vita normale? Io spero di riuscirci un giorno ce la metterò tutta, volevo ringraziare pubblicamente chi come lei grazie alla professionalità sta accanto a persone come me che hanno difficoltà a vivere una vita del tutto normale senza L assunzione di farmaci
Distinti saluti
Parlandone ho capito che si tratta sopratutto di una cattiva abitudine e una mia svogliatezza, infatti noto che a parte la sensazione di sedazione dei farmaci se mi prefisso un obbiettivo particolare per il mattino successivo riesco a svegliarmi a volte a fatica ma ci riesco , dipende tutto da me, indagherò più approfonditamente con il mio psicoterapeuta e lo psichiatra e spero di risolvere del tutto questo brutto "vizio". Se non sono troppo insistente le volevo chiedere un ultimo parere che poco concerne L argomento , cioè io sto bene con la cura secondo la sua esperienza potrei , avendo conosciuto la mia diagnosi , riuscire a smettere di prendere i farmaci e condurre una vita normale? Io spero di riuscirci un giorno ce la metterò tutta, volevo ringraziare pubblicamente chi come lei grazie alla professionalità sta accanto a persone come me che hanno difficoltà a vivere una vita del tutto normale senza L assunzione di farmaci
Distinti saluti
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Gentile utente,
Il fatto che lei sia consapevole della usa diagnosi è un bene, ma non certo un criterio per fare a meno della cura. Anzi, se mai per poterla continuare senza troppi problemi legati alla non consapevolezza, o poterla cambiare per cercarne una migliore ben sapendo però che ce n'è necessità, per adesso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 24/06/2016.
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