All'asilo ero un bambino apatico, asociale e depresso
Di recente, si è scoperta la "depressione infantile" ma non mi si addice in pieno con quel che provavo specialmente all'asilo, poiché in essa vi si parla anche di rabbia repressa, crisi di pianto e comportamenti iperattivi che in altre occasioni il bambino esprimerebbe.
Il fattore più importante su cui vorrei far focalizzare l'attenzione è che dentro di me provavo un profondo senso di terrore quando stavo lì dentro, sia verso i bambini, che verso l'ambiente e le bidelle ma forse un pochino meno verso qualche maestra. Il principale sentimento che provavo quindi era di terrore e non solo di tristezza che dovrebbe invece contrassegnare la depressione infantile.
Ero asociale, apatico e sempre inespressivo ma non capivo assolutamente perché dovessi cercare di cambiare e reagire. Ripensandoci mi sembrava di essere autistico... Sebbene son sicuro fossi dotato dentro di me di ragionamenti non certo da ritardato...
Il mio essere tale, mi ha portato ad essere preda dei bulli, per es. una volta (e non ricordo se successe più spesso o se fosse la norma... l'avrò rimosso) mi buttarono a terra e mi obbligarono a mangiare l'erba del giardino (proprio me la misero in bocca) e un'altra volta in bagno un bambino mi orinò sulle gambe.
In entrambi i casi ricordo di aver provato tristezza per come si stavano comportando e per quel che stavo subendo... ma non provavo assolutamente odio o rabbia, al massimo terrore paralizzante, ne capivo perché lo facessero né perché dovessi reagire. E non è che subissi in silenzio perché cercassi di compiacere i miei carnefici per farmi accettare da loro, come so che farebbero altri bambini.
Non provavo rabbia ne durante ne dopo, al massimo mi sarà capitato di piangerci sopra ma dopo, senza comunque specificare alle mie maestre quel che mi accadde quindi non capivo nemmeno perché dovessi confidare agli adulti ciò che subivo. Sebbene abbia avuto un forte attaccamento alla madre, un padre anaffettivo e un fratello con cui in casa stavo bene e giocavo molto.
E' anormale non avere avuto l'istinto alla fuga, difesa, azione, rabbia o anche del compiacimento nei confronti del bullo? Non sono queste pulsioni innate? Non è che avessi qualche forma di disturbo o ritardo mentale/biologico? magari scoperto solo da poco?
E dal quale comunque ne sarei penso proprio uscito a partire dalle elementari... anche se più volte nel corso della mia vita vi sono ricaduto... ma non mi dilungo e cito solo l'asilo perché credo vi si poggino le basi dell'esistenza di chiunque.
Eh proprio perché nonostante ora sia un adulto di 27 anni con una vita normale e neanche tanto timido o introverso, ma a volte in situazioni nuove sta tornando dentro di me quella sensazione di terrore che provavo mista ad ansia, ho posto a voi questo quesito.
Per iniziare un percorso mi consigliate uno psicologo o uno psichiatra ?
Il fattore più importante su cui vorrei far focalizzare l'attenzione è che dentro di me provavo un profondo senso di terrore quando stavo lì dentro, sia verso i bambini, che verso l'ambiente e le bidelle ma forse un pochino meno verso qualche maestra. Il principale sentimento che provavo quindi era di terrore e non solo di tristezza che dovrebbe invece contrassegnare la depressione infantile.
Ero asociale, apatico e sempre inespressivo ma non capivo assolutamente perché dovessi cercare di cambiare e reagire. Ripensandoci mi sembrava di essere autistico... Sebbene son sicuro fossi dotato dentro di me di ragionamenti non certo da ritardato...
Il mio essere tale, mi ha portato ad essere preda dei bulli, per es. una volta (e non ricordo se successe più spesso o se fosse la norma... l'avrò rimosso) mi buttarono a terra e mi obbligarono a mangiare l'erba del giardino (proprio me la misero in bocca) e un'altra volta in bagno un bambino mi orinò sulle gambe.
In entrambi i casi ricordo di aver provato tristezza per come si stavano comportando e per quel che stavo subendo... ma non provavo assolutamente odio o rabbia, al massimo terrore paralizzante, ne capivo perché lo facessero né perché dovessi reagire. E non è che subissi in silenzio perché cercassi di compiacere i miei carnefici per farmi accettare da loro, come so che farebbero altri bambini.
Non provavo rabbia ne durante ne dopo, al massimo mi sarà capitato di piangerci sopra ma dopo, senza comunque specificare alle mie maestre quel che mi accadde quindi non capivo nemmeno perché dovessi confidare agli adulti ciò che subivo. Sebbene abbia avuto un forte attaccamento alla madre, un padre anaffettivo e un fratello con cui in casa stavo bene e giocavo molto.
E' anormale non avere avuto l'istinto alla fuga, difesa, azione, rabbia o anche del compiacimento nei confronti del bullo? Non sono queste pulsioni innate? Non è che avessi qualche forma di disturbo o ritardo mentale/biologico? magari scoperto solo da poco?
E dal quale comunque ne sarei penso proprio uscito a partire dalle elementari... anche se più volte nel corso della mia vita vi sono ricaduto... ma non mi dilungo e cito solo l'asilo perché credo vi si poggino le basi dell'esistenza di chiunque.
Eh proprio perché nonostante ora sia un adulto di 27 anni con una vita normale e neanche tanto timido o introverso, ma a volte in situazioni nuove sta tornando dentro di me quella sensazione di terrore che provavo mista ad ansia, ho posto a voi questo quesito.
Per iniziare un percorso mi consigliate uno psicologo o uno psichiatra ?
[#1]
Lei rimugina su questioni passate molti anni fa.
Se attualmente presenta dei sintomi che possono essere riconducibili ad una patologia è utile fare riferimento ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Se attualmente presenta dei sintomi che possono essere riconducibili ad una patologia è utile fare riferimento ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Dottore ovviamente non posso sapere se ho sintomi riconducibili a una patologia... infatti sono qui per chiederlo a voi...
E' normale (come ho scritto nella domanda) che un bambino provi vero e proprio terrore in quell'età lì e non abbia pensieri o istinti alla reazione, in quelle situazioni?
Oggi per fortuna non sono più così, ma in situazioni nuove (sempre come ho scritto sopra) sembra uscirmi fuori nuovamente quel terrore ancestrale paralizzante.
Per questo sto parlando del mio passato all'asilo...
Non era certo intenzione mia quella di rimuginarci sopra.
Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro...
Grazie
E' normale (come ho scritto nella domanda) che un bambino provi vero e proprio terrore in quell'età lì e non abbia pensieri o istinti alla reazione, in quelle situazioni?
Oggi per fortuna non sono più così, ma in situazioni nuove (sempre come ho scritto sopra) sembra uscirmi fuori nuovamente quel terrore ancestrale paralizzante.
Per questo sto parlando del mio passato all'asilo...
Non era certo intenzione mia quella di rimuginarci sopra.
Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro...
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 22/06/2016.
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