Richiesta per consiglio specialista Psichiatra su Catanzaro/Cosenza
Gentilissimi Professionisti in Psichiatria,
vi scrivo perchè mi trovo ad un bivio e ho bisogno di un consiglio professionale (oltre che umano) su come comportarmi.
Da premettere che il problema non riguarda me ma mia madre.
Da anni lei soffre di disturbo depressivo maggiore e ci eravamo rivolti ad un bravo psichiatra qui nella nostra città che l'ha seguita (fino ad oggi) e la terapia ha avuto ottimi risultati.
Da più di due mesi però mia madre, tra cambio stagione ed altre variabili, non sta bene perchè la terapia probabilmente (a detta dello psichiatra) dovrebbe essere rivista.
Siamo stati a visita il 9 Giugno e il dottore ha detto di continuare ancora per altri dieci giorni ricordandoci che, se avesse continuato a non funzionare, avremmo dovuto risentirci per iniziare a scalare l'antidepressivo per iniziarne uno nuovo.
In sintesi, ora il problema maggiore è che stiamo provando in ogni modo a metterci in contatto con lui telefonicamente (perchè siamo distanti 200 km) per capire cosa fare perchè mia madre sta davvero male (soprattutto la mattina), ma lui non risponde mai al telefono, devia le chiamate e ieri sera ha risposto a mia madre dicendole che non aveva tempo per risponderle perchè stava facendo la spesa.
Un professionista e responsabile di un centro di salute mentale può dare, secondo voi, una risposta del genere ad una persona, sua paziente, che sta male?
Mi vergogno a scrivere queste cose però devo farlo perchè non è giusto abusare del proprio potere sapendo che il paziente ha un disperato bisogno del tuo aiuto!
La cosa che più mi preme adesso è risolvere questa situazione e, magari, trovare uno specialista in grado di prendere in eredità la storia di mia madre e rimetterla in sesto. Perchè vi posso assicurare che non sta bene.
Pertanto, la mia domanda è: chi di voi è in grado di consigliarmi cosa fare e, inoltre, potreste segnalarmi un ottimo specialista nelle zone Catanzaro/Cosenza?
Grazie di cuore a chi vorrà aiutarmi.
Buona giornata a tutti.
vi scrivo perchè mi trovo ad un bivio e ho bisogno di un consiglio professionale (oltre che umano) su come comportarmi.
Da premettere che il problema non riguarda me ma mia madre.
Da anni lei soffre di disturbo depressivo maggiore e ci eravamo rivolti ad un bravo psichiatra qui nella nostra città che l'ha seguita (fino ad oggi) e la terapia ha avuto ottimi risultati.
Da più di due mesi però mia madre, tra cambio stagione ed altre variabili, non sta bene perchè la terapia probabilmente (a detta dello psichiatra) dovrebbe essere rivista.
Siamo stati a visita il 9 Giugno e il dottore ha detto di continuare ancora per altri dieci giorni ricordandoci che, se avesse continuato a non funzionare, avremmo dovuto risentirci per iniziare a scalare l'antidepressivo per iniziarne uno nuovo.
In sintesi, ora il problema maggiore è che stiamo provando in ogni modo a metterci in contatto con lui telefonicamente (perchè siamo distanti 200 km) per capire cosa fare perchè mia madre sta davvero male (soprattutto la mattina), ma lui non risponde mai al telefono, devia le chiamate e ieri sera ha risposto a mia madre dicendole che non aveva tempo per risponderle perchè stava facendo la spesa.
Un professionista e responsabile di un centro di salute mentale può dare, secondo voi, una risposta del genere ad una persona, sua paziente, che sta male?
Mi vergogno a scrivere queste cose però devo farlo perchè non è giusto abusare del proprio potere sapendo che il paziente ha un disperato bisogno del tuo aiuto!
La cosa che più mi preme adesso è risolvere questa situazione e, magari, trovare uno specialista in grado di prendere in eredità la storia di mia madre e rimetterla in sesto. Perchè vi posso assicurare che non sta bene.
Pertanto, la mia domanda è: chi di voi è in grado di consigliarmi cosa fare e, inoltre, potreste segnalarmi un ottimo specialista nelle zone Catanzaro/Cosenza?
Grazie di cuore a chi vorrà aiutarmi.
Buona giornata a tutti.
[#1]
Gentile utente,
Se ha urgenza che sua madre sia vista può rivolgersi al pronto soccorso, dove probabilmente la faranno vedere da uno psichiatra del posto, oppure dalla guardia medica, al centro di salute mentale, che può farla vedere al limite da un collega, o dal medico curante. Ovviamente non credo ci siano problemi nel contattare un altro privato, ma qui non è possibile segnalare nominativi.
Se ha urgenza che sua madre sia vista può rivolgersi al pronto soccorso, dove probabilmente la faranno vedere da uno psichiatra del posto, oppure dalla guardia medica, al centro di salute mentale, che può farla vedere al limite da un collega, o dal medico curante. Ovviamente non credo ci siano problemi nel contattare un altro privato, ma qui non è possibile segnalare nominativi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gent.mo dottore,
grazie per la risposta.
Le dico subito che il pronto soccorso qui non è in grado di gestire una cosa simile perchè ci sono già stati dei precedenti; la guardia medica non ne parliamo proprio; il medico curante idem ed il problema principale è proprio il CSM locale, poichè lo specialista in questione fa capo a questo istituto.
Lei nei miei panni cosa farebbe?
I veri professionisti si contano sulle dita di una mano.
grazie per la risposta.
Le dico subito che il pronto soccorso qui non è in grado di gestire una cosa simile perchè ci sono già stati dei precedenti; la guardia medica non ne parliamo proprio; il medico curante idem ed il problema principale è proprio il CSM locale, poichè lo specialista in questione fa capo a questo istituto.
Lei nei miei panni cosa farebbe?
I veri professionisti si contano sulle dita di una mano.
[#3]
Non è possibile fornire nomi di persone che possano lavorare nella zona da lei richiesta.
Può rivolgersi per sua scelta a qualsiasi professionista che ritiene di dover cercare in zona od al di fuori di essa.
Può rivolgersi per sua scelta a qualsiasi professionista che ritiene di dover cercare in zona od al di fuori di essa.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Utente
Grazie per la risposta.
Ora vorrei sapere cosa ne pensate di questa cura, considerato che mia madre è stata operata nel 2005 per sostituzione valvola aortica e insieme alla seguente segue anche una cura per patologia cardiaca (coumadin, pillola pressione, etc...).
Attualmente, il suo psichiatra le ha dato questa cura:
Mattina
1 Xeristar 60 mg
Metà seroquel 25 mg
Mezzogiorno
Metà seroquel 25 mg
5 gocce Rivotril
1 xeristar 60 mg
Sera
5 gocce Rivotril
1 seroquel 25 mg
1 cp Ludiomil da 75 mg x 4 gg metà (dopo intera)
Ho paura che sia troppo pesante... Voi che dite?
Grazie mille.
Ora vorrei sapere cosa ne pensate di questa cura, considerato che mia madre è stata operata nel 2005 per sostituzione valvola aortica e insieme alla seguente segue anche una cura per patologia cardiaca (coumadin, pillola pressione, etc...).
Attualmente, il suo psichiatra le ha dato questa cura:
Mattina
1 Xeristar 60 mg
Metà seroquel 25 mg
Mezzogiorno
Metà seroquel 25 mg
5 gocce Rivotril
1 xeristar 60 mg
Sera
5 gocce Rivotril
1 seroquel 25 mg
1 cp Ludiomil da 75 mg x 4 gg metà (dopo intera)
Ho paura che sia troppo pesante... Voi che dite?
Grazie mille.
[#8]
Gentile utente,
Sopra ha scritto che da due anni sua madre seguiva questa cura con lo psichiatra di prima, il quale ovviamente conosceva situazione cardiaca e terapie relative. Quindi da cosa nasce l'idea che ci siano problemi di compatibilità con la situazione cardiaca ?
Sopra ha scritto che da due anni sua madre seguiva questa cura con lo psichiatra di prima, il quale ovviamente conosceva situazione cardiaca e terapie relative. Quindi da cosa nasce l'idea che ci siano problemi di compatibilità con la situazione cardiaca ?
[#10]
Gentile utente,
Questo se mai potrebbe far pensare il contrario, quindi non vedo il nesso.
Né lo psichiatra, né il cardiologo hanno espresso dubbi di questo genere, per cui qual'è il suo punto ?
E poi perché porsi questo problema se sua madre sta adesso male e quindi la cura comunque va rivista ?
In tutto questo tempo invece corre il rischio di non portarla da nessuno, né nel pubblico né nel privato, cosa che può fare da solo senza intermediari o burocrazia.
Questo se mai potrebbe far pensare il contrario, quindi non vedo il nesso.
Né lo psichiatra, né il cardiologo hanno espresso dubbi di questo genere, per cui qual'è il suo punto ?
E poi perché porsi questo problema se sua madre sta adesso male e quindi la cura comunque va rivista ?
In tutto questo tempo invece corre il rischio di non portarla da nessuno, né nel pubblico né nel privato, cosa che può fare da solo senza intermediari o burocrazia.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 1.7k visite dal 21/06/2016.
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