Attacco ansia generalizzata / Terapia da seguire
Buonasera,
ho 42 anni e mi trovo in vacanza in Sardegna (devo restare un mese). Appena sceso ho avuto una forte crisi di ansia generalizzata con tutta la sintomatologia connessa (tremori, vampate di calore, freddo al corpo debolezza, senso di oppressione al petto, stomaco totalmente chiuso).
Ho sofferto in passato di ansia generalizzata (all'epoca degli studi universitari), poi 7 anni fa una serie di episodi di attacchi di panico (all'ospedale di Pistoia ed uno specialista mi prescrissero EN in gocce).
Mai sfociata in depressione. Sul piano lavorativo sono soddisfatto, impegnato, una moglie e tre bambini (l'ultimo 15 mesi).
Pero' ad aprile a distanza di 7 anni - in concomitanza di un periodo difficile in famiglia e carico di lavoro particolarmente pesante, con nuove responsabilità - ho avuto un forte attacco di panico. Risolto con l'esperienza passata, un po' di autodidattica ed aiutandomi con delle gocce di EN (10 al mattino, 15 la sera).
Spariti i sintomi (dopo una settimana circa) ho ridotto e poi interrotto.
A maggio ho partecipato ad una convention di lavoro all'estero, con ansia anticipatoria e soprattutto attacchi di panico in aereo. Alla convention non ho partecipato e mi sono rasserenato al momento di comprare il biglietto di ritorno (potendo partecipare a parte della stessa convention).
Stesso discorso di prima spariti i sintomi (dopo una settimana) ho ridotto e poi interrotto.
Adesso domenica scorsa, finalmente, le vacanze in Sardegna. Il giorno dopo sceso ho avuto fortissima crisi di ansia generalizzata (con tutto il lungo corollario di sintomatologie) per l'intero arco della giornata: tremori, vampate di calore, formicolii, senso di difficoltà a respirare, confusione e paura generalizzata.
Dopo due notti in bianco, l'utilizzo di En a tampone, ho deciso di recarmi al Pronto Soccorso di Nuoro: due specialisti del reparto - GENTILISSIMI - dopo aver descritto la mia situazione ed un breve back-ground
Mi hanno prescritto la seguente terapia:
- XANAX compresse 0,25 mattina
- XANAX compressa 0,25 pomeriggio
- EN 15 gocce sera (per dormire meglio)
Risultati, eccellenti. I sintomi sopracitati sono praticamente spariti.
La mia domanda e' questa: per quanto e' consigliabile andare avanti con questa terapia? Certamente dovrò rivolgermi ad uno specialista in un futuro e lavorare sulle cause che hanno portato all'attacco di ansia. Certo e' che come in passato vorrei cercare di fare da solo e senza XANAX.
Ma essendo in ferie - luogo non certo favorevole per decisioni - cosa mi consigliate di fare? Esiste un periodo consigliato (un mese, quindici giorni) su cui e' necessario seguire la terapia senza modifiche?
Ringrazio.
ho 42 anni e mi trovo in vacanza in Sardegna (devo restare un mese). Appena sceso ho avuto una forte crisi di ansia generalizzata con tutta la sintomatologia connessa (tremori, vampate di calore, freddo al corpo debolezza, senso di oppressione al petto, stomaco totalmente chiuso).
Ho sofferto in passato di ansia generalizzata (all'epoca degli studi universitari), poi 7 anni fa una serie di episodi di attacchi di panico (all'ospedale di Pistoia ed uno specialista mi prescrissero EN in gocce).
Mai sfociata in depressione. Sul piano lavorativo sono soddisfatto, impegnato, una moglie e tre bambini (l'ultimo 15 mesi).
Pero' ad aprile a distanza di 7 anni - in concomitanza di un periodo difficile in famiglia e carico di lavoro particolarmente pesante, con nuove responsabilità - ho avuto un forte attacco di panico. Risolto con l'esperienza passata, un po' di autodidattica ed aiutandomi con delle gocce di EN (10 al mattino, 15 la sera).
Spariti i sintomi (dopo una settimana circa) ho ridotto e poi interrotto.
A maggio ho partecipato ad una convention di lavoro all'estero, con ansia anticipatoria e soprattutto attacchi di panico in aereo. Alla convention non ho partecipato e mi sono rasserenato al momento di comprare il biglietto di ritorno (potendo partecipare a parte della stessa convention).
Stesso discorso di prima spariti i sintomi (dopo una settimana) ho ridotto e poi interrotto.
Adesso domenica scorsa, finalmente, le vacanze in Sardegna. Il giorno dopo sceso ho avuto fortissima crisi di ansia generalizzata (con tutto il lungo corollario di sintomatologie) per l'intero arco della giornata: tremori, vampate di calore, formicolii, senso di difficoltà a respirare, confusione e paura generalizzata.
Dopo due notti in bianco, l'utilizzo di En a tampone, ho deciso di recarmi al Pronto Soccorso di Nuoro: due specialisti del reparto - GENTILISSIMI - dopo aver descritto la mia situazione ed un breve back-ground
Mi hanno prescritto la seguente terapia:
- XANAX compresse 0,25 mattina
- XANAX compressa 0,25 pomeriggio
- EN 15 gocce sera (per dormire meglio)
Risultati, eccellenti. I sintomi sopracitati sono praticamente spariti.
La mia domanda e' questa: per quanto e' consigliabile andare avanti con questa terapia? Certamente dovrò rivolgermi ad uno specialista in un futuro e lavorare sulle cause che hanno portato all'attacco di ansia. Certo e' che come in passato vorrei cercare di fare da solo e senza XANAX.
Ma essendo in ferie - luogo non certo favorevole per decisioni - cosa mi consigliate di fare? Esiste un periodo consigliato (un mese, quindici giorni) su cui e' necessario seguire la terapia senza modifiche?
Ringrazio.
[#1]
Salve,
dato il beneficio riferito da questa terapia Le consiglio di continuarLa e di effettuare un percorso farmacologico e psicoterapeutico al ritorno a casa.
In realtà non c'è un tempo limite per questa terapia farmacologica in quanto sembrerebbe focalizzata sui sintomi (ansia e insonnia). Il problema è più che altro legato ad una eventuale necessità di aggiustamento posologico futuro (dato il basso dosaggio dei farmaci da Lei assunti) e/o di inserimento di ulteriori farmaci (come ad esempio gli antidepressivi) che La proteggano da ulteriori scompensi.
dato il beneficio riferito da questa terapia Le consiglio di continuarLa e di effettuare un percorso farmacologico e psicoterapeutico al ritorno a casa.
In realtà non c'è un tempo limite per questa terapia farmacologica in quanto sembrerebbe focalizzata sui sintomi (ansia e insonnia). Il problema è più che altro legato ad una eventuale necessità di aggiustamento posologico futuro (dato il basso dosaggio dei farmaci da Lei assunti) e/o di inserimento di ulteriori farmaci (come ad esempio gli antidepressivi) che La proteggano da ulteriori scompensi.
Dr.ssa Tiziana Corteccioni
www.tizianacorteccioni.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio del suo consiglio prezioso.
Per il percorso farmacologico potrebbe essere utile continuare l'utilizzo di XANAX (nella stessa posologia) anche al ritorno a casa?
Quando ero studente, al primo attacco intorno ai 27 anni, mi prescrissero il SEUREPIN. A me ha sortito poco effetto, anzi mi procurava ulteriore eccitazione e non risolvendo i problemi di ansia.
Quando smisi il Seurepin, a seguito del secondo attacco di panico, con EN, ho imparato fra letture e tanta autodidattica a "convivere" con l'ansia ovvero lasciarla sullo sfondo, farla fluire etc. Un sollievo.
Mi ha aiutato molto fino a non utilizzare ne EN ne altro.
Oggi sarei curioso - di fronte ad una caduta - di capire invece se lo XANAX in compresse ha altre caratteristiche. Il medicinale ha la facoltà di stabilizzare la situazione o e' un semplice tampone? Se ha la possibilità di stabilizzare ed in che tempistiche si può' generalmente fare affidamento (un mese, due mesi o oltre) prima di provare a camminare da soli?
Un cordialissimo saluto.
Per il percorso farmacologico potrebbe essere utile continuare l'utilizzo di XANAX (nella stessa posologia) anche al ritorno a casa?
Quando ero studente, al primo attacco intorno ai 27 anni, mi prescrissero il SEUREPIN. A me ha sortito poco effetto, anzi mi procurava ulteriore eccitazione e non risolvendo i problemi di ansia.
Quando smisi il Seurepin, a seguito del secondo attacco di panico, con EN, ho imparato fra letture e tanta autodidattica a "convivere" con l'ansia ovvero lasciarla sullo sfondo, farla fluire etc. Un sollievo.
Mi ha aiutato molto fino a non utilizzare ne EN ne altro.
Oggi sarei curioso - di fronte ad una caduta - di capire invece se lo XANAX in compresse ha altre caratteristiche. Il medicinale ha la facoltà di stabilizzare la situazione o e' un semplice tampone? Se ha la possibilità di stabilizzare ed in che tempistiche si può' generalmente fare affidamento (un mese, due mesi o oltre) prima di provare a camminare da soli?
Un cordialissimo saluto.
[#3]
Lo Xanax è sintomatico e va utilizzato per periodi di tempo brevi.
Appena rientrato dovrebbe prendere appuntamento con uno specialista per la valutazione del trattamento dei suoi disturbi.
Non c'è bisogno di scomodare cause profonde, esistono trattamenti validati che possono risolvere la sintomatologia.
L'eventuale possibilità di psicoterapia deve prevedere preventivamente la valutazione delle condizioni di eleggibilità.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Appena rientrato dovrebbe prendere appuntamento con uno specialista per la valutazione del trattamento dei suoi disturbi.
Non c'è bisogno di scomodare cause profonde, esistono trattamenti validati che possono risolvere la sintomatologia.
L'eventuale possibilità di psicoterapia deve prevedere preventivamente la valutazione delle condizioni di eleggibilità.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#5]
Utente
Buonasera, grazie anzitutto.
A distanza di 18 giorni, in effetti - come avete voi sottolineato - avverto che Xanax ed EN sembrano palliativi.
Per affrontare gli attacchi di panico, causati da forti stati d'ansia generalizza, con somatizzazioni, mi rivolgerò certamente ad uno specialista.
Ho fatto un po' di difficoltà a rimanere in vacanza. Ce la sto facendo ma attendo fiducioso di rientare a casa (Estonia) per incontrare uno specialista. Mi voglio curare e non prendere sotto gamba la faccenda.
In genere qual'e' - a vostro avviso - il farmaco più indicato ed affidabile come primo approccio, per affrontare forti stati di ansia sfocianti in attacchi di panico?
Entact (escitalopram) o Seurepin (paroxetina) hanno la stessa valenza?
Cordiali saluti.
A distanza di 18 giorni, in effetti - come avete voi sottolineato - avverto che Xanax ed EN sembrano palliativi.
Per affrontare gli attacchi di panico, causati da forti stati d'ansia generalizza, con somatizzazioni, mi rivolgerò certamente ad uno specialista.
Ho fatto un po' di difficoltà a rimanere in vacanza. Ce la sto facendo ma attendo fiducioso di rientare a casa (Estonia) per incontrare uno specialista. Mi voglio curare e non prendere sotto gamba la faccenda.
In genere qual'e' - a vostro avviso - il farmaco più indicato ed affidabile come primo approccio, per affrontare forti stati di ansia sfocianti in attacchi di panico?
Entact (escitalopram) o Seurepin (paroxetina) hanno la stessa valenza?
Cordiali saluti.
[#7]
Utente
Scusate se chiedo un'ulteriore informazione.
Secondo la sintomatologia (vampate, tremori, chiusura di stomaco, estrema debolezza, difficoltà respiratorie), sfociata in tre crisi acute in tre mesi, dovrei rivolgermi ad un:
- Psichiatra
- Psicoterapeuta
- Psicologo
Le crisi di cui soffro - esclusa la prima improvvisa ed inaspettata, grandi difficoltà di respirazione e corsa notturna in ospedale per tutte le analisi di cuore, polmoni etc - non riesco a capire di che tipologia siano.
Purtroppo i sintomi (tremori, estrema debolezza, irritabilita, stomaco chiuso, respiro corto, facilita' a piangere etc) non si risolvono in 10 minuti o in due ore ma possono proseguire per ore ed ore, se non giorni, se non affrontate con ansiolitici (ecco che mi sono rivolto al pronto soccorso).
Dalla vostra esperienza di che disturbo posso soffrire? Attacchi di panico? Esistono attacchi di panico reiterati? Crisi acute di ansia generalizzata?
Ovviamente deve essere lo specialista a mettere a fuoco. Fossi in Italia sarebbe più' facile spiegami.
Tuttavia abitando all'estero per lavoro - raramente in Italia - vorrei spiegarmi più' chiaramente possibile (in lingua inglese), esponendo il problema con la maggior precisione possibile.
Magari anche per prepararmi velocemente con la giusta terminologia tradotta.
Intanto ho preso appuntamento con il mio medico di famiglia (giovedì) per esporre quanto successo negli ultimi tre mesi.
Ringrazio anticipo per la vostra disponibilità'.
Secondo la sintomatologia (vampate, tremori, chiusura di stomaco, estrema debolezza, difficoltà respiratorie), sfociata in tre crisi acute in tre mesi, dovrei rivolgermi ad un:
- Psichiatra
- Psicoterapeuta
- Psicologo
Le crisi di cui soffro - esclusa la prima improvvisa ed inaspettata, grandi difficoltà di respirazione e corsa notturna in ospedale per tutte le analisi di cuore, polmoni etc - non riesco a capire di che tipologia siano.
Purtroppo i sintomi (tremori, estrema debolezza, irritabilita, stomaco chiuso, respiro corto, facilita' a piangere etc) non si risolvono in 10 minuti o in due ore ma possono proseguire per ore ed ore, se non giorni, se non affrontate con ansiolitici (ecco che mi sono rivolto al pronto soccorso).
Dalla vostra esperienza di che disturbo posso soffrire? Attacchi di panico? Esistono attacchi di panico reiterati? Crisi acute di ansia generalizzata?
Ovviamente deve essere lo specialista a mettere a fuoco. Fossi in Italia sarebbe più' facile spiegami.
Tuttavia abitando all'estero per lavoro - raramente in Italia - vorrei spiegarmi più' chiaramente possibile (in lingua inglese), esponendo il problema con la maggior precisione possibile.
Magari anche per prepararmi velocemente con la giusta terminologia tradotta.
Intanto ho preso appuntamento con il mio medico di famiglia (giovedì) per esporre quanto successo negli ultimi tre mesi.
Ringrazio anticipo per la vostra disponibilità'.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.8k visite dal 19/06/2016.
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Approfondimento su Attacchi di panico
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