antipsicotici e cervello

Gentili dottori,

vorrei chiedervi se è vero che l'uso di antipsicotici riduce la materia grigia del cervello, quindi facendo uso di antipsicotici si diventa meno intellegenti e si va verso la demenza. Sul web si trovano numerose notizie in merito (es. https://www.ccdu.org/comunicati/424-prova-scientifica-antipsicotici-riducono-cervello)
Io in passato ho assunto antipsicotici prescritti da uno psichiatra per tempi brevi (risperdal, clozapina) massimo per due mesi, tuttavia da un anno a questa parte assumo regolarmente un quarto di solian 200mg al giorno, che da un mese mi è stato aumentato a mezza compressa. Vorrei chiedervi se corro il rischio reale di diventare demente e perdere le mie facoltà mentali.
Sono vere quelle notizie che si leggono sul web oppure sono una bufala?
La mia psichiatra mi ha detto di stare tranquillo, ma vorrei un ulteriore conferma, magari ben argomentata.
Vi ringrazio per la risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

La fonte è discutibile. Ultimamente sono arrivate parecchie segnalazioni su questo articolo.

La schizofrenia è una malattia che comporta degenerazione di alcune aree cerebrali.
I vecchi antipsicotici la curavano per un verso, ma non riuscivano ad arrestare questa degenerazione, e anzi in parte potevano accentuarla, non provocarla. Purtroppo la schizofrenia non curata, anche se il cervello c'è tutto in materia, è una malattia grave che non consente adattamento.

Anche nella terapia del Parkison c'è lo stesso identico problema. Alcune medicine sono curative ma accelerano il fenomeno per cui annnullano la malattia ma la degenerazione prosegue.

Stiamo parlando in questo caso di antipsicotici di vecchia generazione e schizofrenia. Presentare questa notizia in questi termini è disinformazione, vorrei tanto sapere se invece stare malati migliora la vita secondo gli autori di questi post.
Gli antipsicotici si usano per diverse malattie, e le malattie sono tra loro diverse.

Quindi la sua psichiatra ha ragione a tranquillizzarla.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini