Disturbo da panico sotto sforzo
Buongiorno, ripongo il mio problema nella sezione psichiatria per avere altri consulti in merito al mio problema. Ho 21 anni, soffro di ansia e talvolta attacchi di panico da diversi anni fino ad ora totalmente gestibili senza ricorrere a nessun tipo di aiuto.
Il primo attacco risale a circa 4/5 anni fa dopo aver fumato cannabis, i sintomi tra i quali (fame d'aria,oppressione toracica,tachicardia alle stelle) mi portarono ad uno stadio di perdita di controllo totale da finire al pronto soccorso. Da quel giorno ho incominciato a soffrire di attacchi di panico che si presentavano in determinate circostanze esempio in luoghi chiusi (claustrofobia?) o molto affollati, ma rispetto alla prima volta li sapevo gestire semplicemente evitando le circostanze citate. Da li in poi è come se la mia mente li generasse durante nuove situazioni, esempio al mare, prima di avere attacchi di panico facevo lunghe nuotate a distanza dalla spiaggia ma l'ultima volta pensai tra me e me " e se dovesse arrivarmi proprio ora un'attacco? come lo gestisco, sono lontano dalla spiaggia non tocco neanche" e via con la tachicardia,perdita di controllo,fame d'aria paura di annegare, per fortuna ho fatto in tempo a chiedere aiuto al bagnino. Anche li, da quel giorno non mi allontanai più da una certa soglia dalla spiaggia per paura che si presentasse nuovamente. Ora, a distanza di tempo, si presenta un nuovo problema, pratico sport da combattimento tra i quali il pugilato e il brazilian jiu jitsu, sono la mia passione , l'ultima volta durante un normale allenamento di grappling (lotta al suolo) dove si sa, richiede un dispendio energetico notevole mi ritrovai con l'affanno generato dagli sforzi e fin qui tutto normale del resto è fisiologico, ma ecco che tra me e me ripensai "e se si presentasse ora un'attacco? nel ben mezzo dell'affanno dovuto agli sforzi? anche qui come lo gestisco? già i miei polmoni e il cuore sono impegnati a ricompensare l'energie perse" e pure qui panico. Il giorno seguente riprovai ad allenarmi ma il pensiero era costante, già alla prima corsetta incomincia ad iperventilare con la paura di rimanere senza fiato dovuto dallo sforzo in sinergia con l'attacco.
La mia domanda è possono verificarsi seri problemi se l'attacco in questione arriva dopo uno sforzo? fino a che punto i polmoni possono reggere già impegnati a ricompensare, in più con un'attacco di panico in corso e tutti i sintomi correlati tra i quali la fame d'aria? è come se non bastasse mai aria da inspirare non so se mi spiego ho la netta sensazione che esplodano da un momento all'altro dovuto a tutto questo lavoro.
Capisco che può sembrare una fesseria o un problema di basso conto ma per me è serio,come detto in precedenza non voglio rinunciare alla mia passione.
A breve comunque consulterò uno psichiatra dal vivo, mi sono già messo in moto, nel frattempo vorrei se possibile dei vostri pareri a riguardo.
Ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
Il primo attacco risale a circa 4/5 anni fa dopo aver fumato cannabis, i sintomi tra i quali (fame d'aria,oppressione toracica,tachicardia alle stelle) mi portarono ad uno stadio di perdita di controllo totale da finire al pronto soccorso. Da quel giorno ho incominciato a soffrire di attacchi di panico che si presentavano in determinate circostanze esempio in luoghi chiusi (claustrofobia?) o molto affollati, ma rispetto alla prima volta li sapevo gestire semplicemente evitando le circostanze citate. Da li in poi è come se la mia mente li generasse durante nuove situazioni, esempio al mare, prima di avere attacchi di panico facevo lunghe nuotate a distanza dalla spiaggia ma l'ultima volta pensai tra me e me " e se dovesse arrivarmi proprio ora un'attacco? come lo gestisco, sono lontano dalla spiaggia non tocco neanche" e via con la tachicardia,perdita di controllo,fame d'aria paura di annegare, per fortuna ho fatto in tempo a chiedere aiuto al bagnino. Anche li, da quel giorno non mi allontanai più da una certa soglia dalla spiaggia per paura che si presentasse nuovamente. Ora, a distanza di tempo, si presenta un nuovo problema, pratico sport da combattimento tra i quali il pugilato e il brazilian jiu jitsu, sono la mia passione , l'ultima volta durante un normale allenamento di grappling (lotta al suolo) dove si sa, richiede un dispendio energetico notevole mi ritrovai con l'affanno generato dagli sforzi e fin qui tutto normale del resto è fisiologico, ma ecco che tra me e me ripensai "e se si presentasse ora un'attacco? nel ben mezzo dell'affanno dovuto agli sforzi? anche qui come lo gestisco? già i miei polmoni e il cuore sono impegnati a ricompensare l'energie perse" e pure qui panico. Il giorno seguente riprovai ad allenarmi ma il pensiero era costante, già alla prima corsetta incomincia ad iperventilare con la paura di rimanere senza fiato dovuto dallo sforzo in sinergia con l'attacco.
La mia domanda è possono verificarsi seri problemi se l'attacco in questione arriva dopo uno sforzo? fino a che punto i polmoni possono reggere già impegnati a ricompensare, in più con un'attacco di panico in corso e tutti i sintomi correlati tra i quali la fame d'aria? è come se non bastasse mai aria da inspirare non so se mi spiego ho la netta sensazione che esplodano da un momento all'altro dovuto a tutto questo lavoro.
Capisco che può sembrare una fesseria o un problema di basso conto ma per me è serio,come detto in precedenza non voglio rinunciare alla mia passione.
A breve comunque consulterò uno psichiatra dal vivo, mi sono già messo in moto, nel frattempo vorrei se possibile dei vostri pareri a riguardo.
Ringrazio in anticipo
Cordiali saluti
[#1]
Le sue domande scaturiscono dal suo disturbo che è chiaramente ingravescente per cui sta peggiorando progressivamente.
Ha fatto bene a prendere contatto con uno psichiatra e potrà far trattare la sua problematica in modo completo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Ha fatto bene a prendere contatto con uno psichiatra e potrà far trattare la sua problematica in modo completo.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta Dottore, si a breve esporrò il mio problema ad un vostro collega dal vivo. Anche qui però sono un po' confuso, per questo tipo di problemi da chi è meglio rivolgersi esattamente?
Psichiatra,psicologo,psicoterapeuta,neurologo... o tutti più o meno svolgono lo stesso lavoro per problemi legati all'ansia/panico?
Ho sentito parlare anche di terapia cognitivo comportamentale in termini di efficacia.
Cordiali saluti
Psichiatra,psicologo,psicoterapeuta,neurologo... o tutti più o meno svolgono lo stesso lavoro per problemi legati all'ansia/panico?
Ho sentito parlare anche di terapia cognitivo comportamentale in termini di efficacia.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 14/06/2016.
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