Ragazzo con dipendenza da internet non vuole farsi aiutare in nessun modo

Gentilissimi Dottori,
Mi rivolgo a voi perché in famiglia non sappiamo più come fare per aiutare mio fratello, di quasi 17 anni.
Premetto che non ha mai avuto alcuna diagnosi ufficiale in tal senso, ma ormai da anni la sua vita ruota intorno ad un gioco virtuale: con il passare del tempo, la situazione è andata esacerbandosi.
Lui non accetta di avere un problema di dipendenza, né tantomeno di chiedere aiuto.
Nell'ultimo anno si è perfino ritirato da scuola, ed ora la sua vita è interamente incentrata su un gioco online sullo smartphone.
Il gioco online sembra essere la sua unica ragione di vita, e sta distruggendo tutta la famiglia: il gioco non richiede alcun dispendio di denaro, essendo incentrato su vincita di "punti", ma il fatto che questo ragazzo non faccia altro nella vita e non accetti di farsi aiutare in alcun modo (ha provato qualche seduta con una psicologa, per poi abbandonare perché "non serviva a niente") è causa di continue liti, malumori, malesseri.
Quando gli si fa notare che ha bisogno d'aiuto, mio fratello reagisce di malo modo, dice che la vita è la sua e che vuole andarsene di casa.
La situazione sta diventando logorante per tutti, e veramente invivibile.
Preciso che anche io purtroppo ho dei problemi, essendo affetta da un disturbo bipolare 1- questo lo sottolineo per farvi capire che in famiglia i problemi si sommano, gravando anche sulle condizioni psicofisiche dei miei genitori.
Tutti stiamo risentendo, a cadenza quotidiana, di questa situazione insostenibile, e non sappiamo davvero più come muoverci.
Vi prego di darmi un'indicazione: cosa possiamo fare per aiutarlo?
Per convincerlo che ha bisogno d'aiuto?
Non c'è proprio nulla che possiamo fare?

Vi ringrazio tantissimo per l'attenzione...
[#1]
Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signorina,
mi rendo conto che la vita di suo fratello non è certamente delle migliori. Nella fattispecie, può sì trattarsi di un disturbo comportamentale da dipendenza da internet, ma il fatto che abbia gradualmente coartato un pò tutti i suoi interessi focalizzandosi soltanto sul gioco online e addirittura abbia lasciato gli studi e in considerazione altresì dell'età del ragazzo, a mio avviso sarebbe il caso di sottoporlo urgentemente ad una visita psichiatrica per escludere l'insorgenza di eventuali altre patologie psichiatriche.
un saluto

Dr. Mario Zampardi

[#2]
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile Dott. Zampardi,
anzitutto la ringrazio per la celere risposta.
Volevo sottolinearle che mio fratello è sempre stato molto riservato e con qualche problema di autostima e socializzazione.
In realtà, più che lasciar perdere i suoi interessi, si può dire che non abbia mai avuto grandi interessi.
Non so se questo cambi molto ai fini della sua valutazione ma, essendomi venuto in mente, ho pensato fosse giusto precisarlo.
Personalmente ho cercato di convincerlo in tutti i modi ad una visita, idem i miei genitori, ma senza nessun risultato... Come possiamo fare?
La psicologa cui ci rivolgemmo inizialmente (e da cui non è più voluto andare) lo sottopose a dei test di logica (perché mio fratello, nel ritirarsi da scuola, lamentava problemi di concentrazione nello studio... anche perché leggeva il libro 5 minuti poi andava a controllare il telefono!), dai quali risultò che le capacità logiche erano addirittura superiori alla media della sua età, e ad un test sulla depressione risultato negativo.
In realtà, c'è stato un secondo tentativo, ossia ieri i miei genitori lo hanno portato da un altro psicologo, al quale mio fratello ha detto comunque in prima battuta nel corso del colloquio che avrebbe risolto da solo i suoi problemi e non gli interessava essere aiutato.

Al che, lo psicologo ha ovviamente chiamato i miei genitori riferendo loro questo aspetto.
Dunque, allo stato attuale mio fratello rifiuta qualsiasi ulteriore colloquio.

Sarebbe utile, secondo lei, allentare un po' la pressione, cioè smetterla di rimproverarlo per i suoi comportamenti?
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Rimproverare suo fratello non mi sembra serva a qualcosa, dal momento che lui non pare soffrire per questa situazione, quindi non è motivato a modificare il suo comportamento. Potrebbe esserci, come suggeriva il collega Zampardi, un problema psichiatrico che va indagato da uno specialista in psichiatria.

Franca Scapellato

[#4]
Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signorina,
come Le ha già suggerito la Dr.ssa Scapellato, "rimproverare" suo fratello serve a ben poco.
Il sospetto, come già detto, è che questa coartazione praticamente di quasi tutti gli interessi, senza alcuna reale progettualità per il futuro, unito alla lamentata difficoltà di concentrazione nello studiare e alla giovane età, possa deporre per l'inizio di una più severa patologia psichiatrica.
Ovviamente, tenga però presente che queste sono soltanto considerazioni che derivano dalla sola lettura della sua lettera. Per una reale diagnosi occorrerebbe, infatti, una vera visita con relativo colloquio.
Le asserite capacità di logica, "superiori alla media" risultanti dai test, potrebbero, nell'eventualità dire ben poco ai fini di patologie a carrettere negativistico.
Cosa fare allora, lei si chiede? E' una tipica situazione che in clinica psichiatrica si verifica molto spesso. L'unica, ripeto, sarebbe una visita psichiatrica, magari sensibilizzando i colleghi del CSM a lei più vicino che potrebbero, con i dovuti modi, cercare di approcciare suo fratello.
Con i migliori auguri
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