Ansia e "black out"

Gentilissimi,
sono una ragazza di 22 anni e sto avendo delle grandi difficoltà in questo periodo soprattutto in ambito universitario. Dico soprattutto perché ci sono anche altre situazioni che mi generano uno stato d'ansia tale che tendo ad evitarle, come ad esempio il guidare l'automobile. Ho la patente e avrei anche la macchina (comprata prima che io prendessi la patente, cosa che ha generato in me parecchia pressione ed ansia), ma non ho mai guidato in quanto per me è uno scoglio davvero troppo grande. In situazioni che generano ansia tendo ad avere una sorta di "black out", nel senso che non riesco più a collegare il cervello al resto del mio corpo e non mi sento in grado di far nulla. All'università gli esami orali non li riesco ad affrontare in quanto nel momento in cui mi trovo davanti al professore ho un vuoto e non riesco ad organizzare il discorso. Sono sempre stata una buona studentessa e il fatto di andar bene a scuola mi dava grande soddisfazione ed era quasi un motivo per il quale sentivo di "meritare" l'amore delle persone, della mia famiglia. E' quasi come se le prestazioni scolastiche ed universitarie diano prova del mio valore come persona. Gli esami scritti non sono un problema, anzi. Il problema sono appunto gli esami orali. Altri elementi che forse possono interessare sono riferiti al disturbo alimentare avuto a 13 anni e dal quale son guarita, ma che comunque mi ha lasciato un'ottica molto "prestazionale", come accennavo prima (i feedback esterni per me sono essenziali, un po' come lo erano i numeri sulla bilancia qualche anno fa). Frequento Medicina e i miei non sono mai stati molto contenti di questo, in quanto il fatto di essere entrata a medicina ha comportato un trasferimento di città per me e quindi l'allontanamento dal "nido familiare" per loro. Mi sento senza mezzi per risolvere questo problema. Ho seguito corsi per migliorare il metodo di studio e pure per gestire gli stati d'ansia, ma diciamo che io sono ad uno "step" successivo e il training autogeno prima dell'esame è l'ultima cosa alla quale penso perché mi sento proprio fisicamente male (mi gira la testa, ho tachicardia, formicolii...). Vi ringrazio dell'ascolto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Una situazione, quella che descrive, che meriterebbe un tentativo di terapia. Nessuno ne ha mai proposte ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Ho seguito una terapia di tipo cognitivo-comportamentale prettamente rivolta all'aspetto alimentare con una psicoterapeuta ed assumo sertralina 200mg/die (chiaramente prescrittami da uno psichiatra). Che tipo di percorso mi consiglia? Secondo Lei c'è una speranza di risoluzione? Vedo molta confusione e buio in questo momento.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Nel suo complesso queste cure hanno prodotto effetto ? Hanno cambiato qualcosa ?
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Utente
Utente
No, infatti non so cosa fare. Mi è stato proposto di cambiare percorso quindi di eliminare le fonti di ansia, ma temo si ripresenterebbe comunque il problema. Cosa mi consiglia?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Questa è la prima e unica terapia ? Le sono state proposte alternative visto che questa non va ?
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Utente
Utente
Sì non mi è stato consigliato altro dal pdv terapeutico.
Forse nella risposta precedente non sono stata precisa: intendo che mi è stato consigliato di cambiare corso di Laurea e quindi di eliminare una delle fonti di ansia.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Se una cura non funziona, essendoci diverse altre alternative farmacologiche, non vedo perché arenarsi. Se ne prova una diversa.
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