Angoscia
Salve a tutti, sono un ragazzo di 18 anni che dal 20 Aprile di quest'anno sta facendo una psicoterapia dovuta ad un'ansia somatizzata in vomito. A seguito delle tante sedute siamo arrivati (io ed il mio psicoterapeuta specializzato in psicoanalisi) che il problema della mia ansia risiede in un bisogno di riconoscimento da parte di altri e sul fatto di voler pretendere tanto da se stessi e gli altri.
Il problema cardine è un'angoscia che ha come diramazioni le sopracitate ed essa torna sempre "a farmi visita" quando meno me l'aspetto ed in quest'ultimo periodo mi sento molto stanco, giù di morale e con sintomi simili ad una depressione che ebbi 2 anni fa circa, con umore altalenante e giorni con molta voglia di fare e giorni con meno voglia, ansia per il futuro prossimo e quello molto più "futuro (mi scuso per il gioco di parole)".
È possibile che il mio sia un problema molto più "pesante e serio" di un'ansia somatizzata ed angoscia e che dunque sia un disturbo psichiatrico oppure è dovuto a questo periodo Dell'anno (ultimi giorni di scuola) e magari l'età? Grazie in anticipo!
Il problema cardine è un'angoscia che ha come diramazioni le sopracitate ed essa torna sempre "a farmi visita" quando meno me l'aspetto ed in quest'ultimo periodo mi sento molto stanco, giù di morale e con sintomi simili ad una depressione che ebbi 2 anni fa circa, con umore altalenante e giorni con molta voglia di fare e giorni con meno voglia, ansia per il futuro prossimo e quello molto più "futuro (mi scuso per il gioco di parole)".
È possibile che il mio sia un problema molto più "pesante e serio" di un'ansia somatizzata ed angoscia e che dunque sia un disturbo psichiatrico oppure è dovuto a questo periodo Dell'anno (ultimi giorni di scuola) e magari l'età? Grazie in anticipo!
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Senza una visita diretta non si può fare una diagnosi. Se l'umore ha alti e bassi senza mantenersi costantemente depresso per almeno due settimane non si può parlare di depressione. Un certo modo di pensare al "futuro" può favorire l'ansia, meglio cercare di distrarsi, con un messaggio a un amico, un videogioco, qualunque cosa che funzioni. La fine della scuola sarà probabilmente di aiuto.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 28/05/2016.
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