ospedale disintossicazione da psicofarmaci
ho 31 anni e da 8 anni prendo psicofarmaci. In questo momento: mattina lyrica 75 mg una compressa e rivotril 2 mg mezza compressa. pomeriggio lyrica 75 mg una compressa e rivotril 2 mg mezza compressa. sera lyrica 150 mg una compressa e nozinan 25 mg 1/4 di compressa. Sostituirò il rivotril con zopidem (dopo aver provato a sostituirlo con varie benzodiazepine senza riuscirci) e spero vada bene. Da anni ormai la mia situazione peggiora. Ansia ossessiva, paranoie, manie di persecuzione, altre manie, insonnia, paure fobie, ansia sociale, depressione, acatisia. Sono arrivata a parlare da sola in mezzo alla gente e posso dire di trarre un beneficio abbastanza buono dal lyrica e un "quasi" effetto placebo dal nozinan. la benzodiazepina mi sta' facendo impazzire. Non ne posso più. I motivi della mia ansia hanno origine da un trauma: nel 2005 mio papà è stato male e io ho vissuto come un trauma la sua malattia. Ho iniziato a prendere dei farmaci per DOC e ora aumentano i sintomi quasi come se non prendessi i farmaci. So' che la mia ansia è per motivi di vita. Se vivessi di più sarei meno agitata, riuscirei a lavorare, riuscirei a stare meglio, ma non riesco a rompere il circolo vizioso. Ho pensato di chiedere una pensione dato che ormai sono 10 anni che non vivo ma non so' quale sia la prassi per richiederla. Posso chiedere a voi come potrei agire per chiedere una pensione per DOC ansia sociale depressione? UN'altra domanda è: quali ospedali (non privati) ci sono in italia per la disintossicazione da farmaci e in quali città?? per me è molto importante perchè penso di voler veramente lasciare i farmaci o almeno provarci. Grazie.
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Per la pensione deve parlare con il suo psichiatra curante come anche per la eventuale sospensione di farmaci.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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Per la richiesta di pensione ha risposto già il collega.
La disintossicazione che chiede non esiste, perché per essere disintossicati ci vuole una dipendenza, che questi farmaci non danno.
Purtroppo è affetta da disturbo ossessivo-compulsivo, è questo il problema, e le terapie che assume, come capita spesso, non sono efficaci.
Il DOC è una malattia difficile, richiede dosaggi elevati e anche supporto psicoterapeutico (cognitivo-comportamentale). Non viene causato da un lutto, anche se grave, caso mai si rende visibile, ma la predisposizione c'era anche prima.
Se fosse sufficiente eliminare i farmaci per vivere meglio e guarire saremmo tutti più contenti, ma purtroppo non è così, bisogna provare e riprovare finché non si sta almeno un po' meglio.
La disintossicazione che chiede non esiste, perché per essere disintossicati ci vuole una dipendenza, che questi farmaci non danno.
Purtroppo è affetta da disturbo ossessivo-compulsivo, è questo il problema, e le terapie che assume, come capita spesso, non sono efficaci.
Il DOC è una malattia difficile, richiede dosaggi elevati e anche supporto psicoterapeutico (cognitivo-comportamentale). Non viene causato da un lutto, anche se grave, caso mai si rende visibile, ma la predisposizione c'era anche prima.
Se fosse sufficiente eliminare i farmaci per vivere meglio e guarire saremmo tutti più contenti, ma purtroppo non è così, bisogna provare e riprovare finché non si sta almeno un po' meglio.
Franca Scapellato
[#3]
Utente
dottoressa io prendo delle BENZODIAZEPINE che mi hanno provocato dipendenza (e lei ovviamente sa' che questi farmaci provocano dipendenza). IL rivotril per esempio oggi sto' provando a lasciarlo e solo da stamattina che non lo prendo già sto' male da morire. sento L'ASTINENZA. Mi scusi non voglio fare il suo lavoro ma 1 io prendo farmaci che provocan dipendenza quindi sarebbe bello per me sapere quali sono gli ospedali che si occupano della disintossicazione da psicofarmaci (dato che esistono) e poi la sua risposta non è del tutto corretta perchè è vero che il DOC è una brutta bestia ma è vero che ci sono persone che sono guarite (e anche questo sa' che può succedere). Lei con la sua risposta mi ha praticamente condannata a una vita a combattere con le ossessioni quando lei non conoscendomi non sa' per esempio che io vivo una condizione familiare particolare, vivo in un posto piccolo e con 0 vita per i giovani. Esco pochissimo non ho amici ma è dovuto a una serie di fattori e non all'ansia ossessiva stessa. Lei non sa' per esempio che io quando esco fuori dal mio piccolo ambiente (che mi sta' strettissimo) miglioro a vista d'occhio. Il mio medico curante mi ha detto che ce la potrei fare senza farmaci se mi applicassi di più nella vita e quindi perchè non dovrei fidarmi di lui? Scusi è la mia umile opinione conoscendo me stessa. Per quanto riguarda la pensione io chiederò al mio medico dato che mi state dando informazioni generiche (ma cmq preziose).Per quanto riguarda la sospensione da farmaci io so' per certo che esistono degli ospedali che si occupano proprio della disintossicazione da farmaci ed è per questo che vi ho chiesto informazioni su dove trovarli. grazie.
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Se rilegge il mio post vedrà che non mi sono sognata di dire che non c'è speranza, però bisogna avere molta pazienza. Le benzodiazepine si possono benissimo ridurre gradualmente o sostituire senza ospedalizzazione, se le dosi sono quelle che ha scritto.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.5k visite dal 24/05/2016.
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