Fobia sociale e depressione

Mi presento brevemente: sono un ragazzo di 22 anni, prossimo alla laurea (in dicembre) ed in cerca di una soluzione ai miei problemi psicologici.
Da qualche anno vivo da solo a Bologna (dove però ho molti amici), mentre la mia famiglia vive al sud.

LA MIA VITA OGGI

La mia vita immagino appaia piena e soddisfaciente: ottimi risultati dal punto di vista universitario, lavorativo (ed economico), vita sociale intensa, spiccate capacità, ecc. Infatti chiunque mi frequenta da un po' di tempo mi riconosce indiscutibili qualità, tra cui maturità, intelligenza, caparbietà, intuitività, sicurezza, organizzazione, versatilità, simpatia...
Tali giuidizi mi sembrano abbastanza sinceri (considerando che non elargisco prestiti), e probabilmente quasi tutti corrispondono a verità.

Fatto sta che sotto questo guscio di invidiabile successo, si nasconde una persona sensibile, talvolta insicura e particolarmente insoddisfatta (soprattutto dal punto di vista sentimentale), dilaniata dai problemi psicologici che cerca di nascondere a se stesso e agli altri.

UN PO' DI STORIA

Sono figlio unico ed ho vissuto una prima infanzia molto costretta a causa dell'iperprotettività dei miei. Successivamente, probabilmente proprio come conseguenza, ho vissuto la mia adolescenza alla costante riscerca di autonomia (anche economica) e trasgressione (come e molto comune a quell'età). Ho quindi avuto una vita sociale e scolastica molto intesa e gratificante, pur cominciando a soffrire di piccoli episodi depressivi già intorno a 15 anni, che ho sempre trascurato e minimizzato.
Gli eventi "traumatici" che probabilmente hanno acutizzato il mio malessere sono stati essenzialmente:
1) la separazione dalla mia ex dopo una storia di quasi 4 anni (mi ha lasciato per un maestro di arti marziali molto più in la con gli anni)
2) il distacco dalla mia città natale e dai miei amici, che però io stesso ho voluto
3) una serie di delusioni amorose e affettive.

I MIEI SOSPETTI PATOLOGICI

Attualmente il mio probelma primario, che mi sono autodiagnosticato, ma che individua perfettamente il mio disagio è la FOBIA SOCIALE. Si tratta di un disturbo ansioso di solito abbastanza lieve, spesso trascurabile nella forma generalizzata (dipende dal mio stato umorale), ma che in alcune situazioni specifiche diventa ACUTA ED INVALIDANTE (es. ragazza da cui sono attratto, possibile rapporto sessuale, colloquio importante ecc..)

Ho invece molti più dubbi sul disturbo depressivo che accompagna questa fobia, da ormai diversi anni (direi almeno 4 o 5). La tipologia dei sintomi può corrispondere infatti sia al disturbo depressivo maggiore che al disordine distimico. Da un lato la lungehzza e la cronicità del disturbo di fondo suggeriscono una condizione distimica, mentre dall'altro la ciclicità delle fasi acute (con presenza di fasi eutimiche se non addirittura leggermente ipomaniacali, in genere di breve durata) fanno pensare maggiormente ad una serie di episodi depressivi. Inoltre non mi sento neppure di escludere altre situazioni depressive che includono ipomanie (situazioni lievi di ciclotimia o bipolareII).

SINTOMATOLOGIA

Tralasciando i classici sintomi della FS, mi concentrerei sull'aspetto depressivo.

Tra l'altro non è facile per me valutare l'intensità dei sintomi, soprattutto perchè il modo migliore per combatterli (a mio avviso) è sempre stato sottovalutarli, ignorarli... e quindi mi risulta difficile averene una precezione oggettiva.


Comunque sia si tratta dei tipici sintomi della depressione;
alcuni sono persistenti o comunque molto frequenti: torpore mentale, umore basso, difficoltà nel prendere decisioni, scarso interesse e piacere nelle attività, bassa autostima, ingiustificati sensi di colpa, percezione negativa e problematica di ogni compito da svolgere;
altri si manifestano fortemente solo nelle fasi acute (per fortuna non frequenti): marcato rallentamento psicomotorio, disperazione, pensieri di morte (senza reali intenzioni suicide).

Probabilmente può essere più utile elencare le caratteristiche specifiche del mio stato:

Di solito al risveglio sono più depresso, mentre a volte, soprattutto se dormo poco, appena alzato mi sento molto più dinamico... anche se stanco, sono più a mio agio nelle situazioni, ho la lingua più sciolta, la parola più svelta e mi sento più positivo.

Durante le fasi più acute, se sono in giro per lavoro o altro, sono leggermente dislessico, faccio una grande fatica a concentrami e a parlare, ed ho una serire di sintomi accessori come una sensazione di bruciore intorno al bulbo oculare. Tuttavia riesco a nascondere, con uno sforzo notevolissimo, il mio malessere e questo mi aiuta anche a superarlo.
Quando invece sono da solo e non ho impegni importanti, lo stato depressivo si presenta più frequentemente ed in maniera più pesante, sfociando a volte in comportamenti o pensieri ossessivi. Per questo motivo cerco (forse inconsciamente?) di tenermi sempre impegnato, di avere una vita sociale intensa, appuntamenti e scadenze, anche se questo provoca stress e a volte frustrazioni (per via della FOBIA SOCIALE).

In realtà però mi sono accorto di non avere più hobbies e tutto quello che faccio (oltre a deprimermi) è finalizzato a qualcosa di apparentemente soddisfacente: guadagnare, imparare, migliorare me stesso, conoscere gente, aiutare gli altri, ecc... (ho uno schermo gigante da più di un anno e non l'ho ancora collegato all'antenna!)

In realtà però sono davvero rare le situazioni che mi danno soddisfazione, e molte più quelle frustranti: anche ottimi risultati o prestazioni mi lasciano indifferente mentre minimi errori mi annientano.

Ho avuto inoltre in passato anche periodi di iperattività in cui lavoravo, studiavo e facevo bricolage in casa. In questi periodi non ricordo di avere avuto sintomi depressivi, ma piuttosto non riuscivo a smettere di lavorare (andando spesso in contro ad alcune ossessioni che imputavo alla stanchezza).

Una ultima puntualizzazione sull'attività fisica: una bella corsa mi da un grande sollievo (soprattutto dopo la doccia), e non disdegno neanche le passeggiate.

SITUAZIONE CLINICA

I problemi clinci che mi sono stati diagnosticati in passato sono:
SBI;
gastrite cronica (con esofagite da reflusso ed ernia iatale);
iperidrosi e mani sempre fredde.

CONCLUSIONI

In conclusione, pur non riuscendo a catalogare precisamente questa forma depressiva, mi paiono lampanti le connessioni alla FOBIA SOCIALE. Infatti in seguito ad un'esperienza sociale negativa (o che io percepisco come tale) avverto spesso una sensazione di angoscia che acutizza la depressione. Così come quando sono particolarmente depresso è difficile che le mie esperienze sociali siano entusiasmanti, ma questo credo sia scontato. Ciò non toglie che spesso mi senta fortemente depresso anche senza disturbi di tipo sociale.

COSA VOGLIO?

La mia richiesta è quella di una diagnosi "Vera" e più accurata dei miei problemi e di un consiglio sulla terapia farmacologica da intraprendere.
Nello specifico pensavo ad un utilizzo nella prima fase ed eventualmente saltuario di Clonazepam (un derivato benzodiazepinico, in Italia indicato per l'epilessia, ma che si è rilevato di grande utilità nelle FS per le sue caratteristiche disinibenti) ed una terapia di Paroxetina o Venlafaxina.

alcune importanti considerazioni:

1) confermo che tutto quanto descritto NON FA PARTE DEL MIO CARATTERE, e quando non si manifesta sto bene
2) lo so che DOVREI ANDARE DAL MEDICO... ma non credo di riuscirci
3) lo so che ESISTE UNA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE ma non ci credo (e quindi con me non funzionerebbe)
4) non sono ipocondriaco, anzi non mi curo mai! Quindi se dopo anni sono arrivato a voler prendere farmaci è perchè quando sto male... sto MALE!

GRAZIE
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

la sua richiesta, nonostante il dettagliato racconto, non puo' essere accolta in quanto sia la diagnosi "vera" che la prescrizione farmacologica necessitano di una visita di persona che puo' fare presso uno psichiatra di sua fiducia nella zona che preferisce.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Grazie per la celere risposta.

Visita effettuata.

Terapia iniziata con BUPROPIONE 150mg x 10 giorni, eventualmente da aumentare a 300mg.

Rivotril x eventuali episodi ansiosi (mai usato fin ora)

Nessuna ulteriore specificazione in merito alla diagnosi.

commenti?
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