Ansia, depressione, cipralex portato a 20 mg
Buongiorno dottori, da circa 5 mesi sono in cura da uno psichiatra per un disturbo d'ansia generalizzato e una depressione reattiva. Un solo attacco di panico.
L'inizio della cura è stato effettuato con Remeron 30 mg una volta al dì prima di coricarmi, così per circa 2 mesi.
Non avendo notato miglioramenti vistosi si è così deciso di abbinare Cymbalta al mattino.
Quest'ultimo farmaco purtroppo ben poco tollerato da me (mi arrecava sudorazione eccessiva notturna, difficoltà digestive e diarrea) si è così deciso di sostituirlo anch'esso dopo 2 mesi con Cipralex 10 mg.
Essendo un disturbo depressivo/ansioso il quale mi aveva preso di mira sostanzialmente l'appetito e in genere l'apparato gastrointestinale converrete con me che arrecare ulteriori disturbi con effetti collaterali persistenti di un farmaco non era la cosa migliore.
Con Cipralex in 35 giorni di cura ho notato un certo miglioramento sull'ansia, ma per quanto riguarda la depressione ancora ci sono dei momenti/giorni no.
Così ieri si è deciso di passare gradualmente al dosaggio di 20 mg confidando nell'esito parzialmente positivo già con 10 mg.
La domanda è: perchè si aumenta il dosaggio?
Domanda banale, ma mi piacerebbe capire in che cosa consiste il passaggio da 10 a 20 mg: ad un accumulo del farmaco o ad una stimolazione in più da parte di quest'ultimo?
Grazie.
L'inizio della cura è stato effettuato con Remeron 30 mg una volta al dì prima di coricarmi, così per circa 2 mesi.
Non avendo notato miglioramenti vistosi si è così deciso di abbinare Cymbalta al mattino.
Quest'ultimo farmaco purtroppo ben poco tollerato da me (mi arrecava sudorazione eccessiva notturna, difficoltà digestive e diarrea) si è così deciso di sostituirlo anch'esso dopo 2 mesi con Cipralex 10 mg.
Essendo un disturbo depressivo/ansioso il quale mi aveva preso di mira sostanzialmente l'appetito e in genere l'apparato gastrointestinale converrete con me che arrecare ulteriori disturbi con effetti collaterali persistenti di un farmaco non era la cosa migliore.
Con Cipralex in 35 giorni di cura ho notato un certo miglioramento sull'ansia, ma per quanto riguarda la depressione ancora ci sono dei momenti/giorni no.
Così ieri si è deciso di passare gradualmente al dosaggio di 20 mg confidando nell'esito parzialmente positivo già con 10 mg.
La domanda è: perchè si aumenta il dosaggio?
Domanda banale, ma mi piacerebbe capire in che cosa consiste il passaggio da 10 a 20 mg: ad un accumulo del farmaco o ad una stimolazione in più da parte di quest'ultimo?
Grazie.
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Gentile utente,
Una stimolazione in più da parte di quest'ultimo, dovuta al fatto che la quantità del farmaco aumenta ovviamente.
Diciamo "stimolazione" nel senso di effetto indotto dalla presenza del farmaco, non è che sia un effetto diretto.
Una stimolazione in più da parte di quest'ultimo, dovuta al fatto che la quantità del farmaco aumenta ovviamente.
Diciamo "stimolazione" nel senso di effetto indotto dalla presenza del farmaco, non è che sia un effetto diretto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.9k visite dal 24/05/2016.
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