Dismissione benzodiazepine con Clonazepam? All'attenzione del Dr. Pacini.
Buongiorno gentili medici.
Sono in cura con Sertralina 100 mg per depressione e ansia sociale e poiché per alcuni anni avevo assunto delle benzodiazepine, il mio psichiatra mi ha esortato a sospendere queste ultime. Il farmaco tranquillante che usavo mi è stato cambiato con il Clonazepam, del quale sto riducendo di 1 goccia a settimana: ora ne assumo solo 1 goccia al mattino da una settimana. In questi giorni, quando mi sento pronto devo togliere anche quest’ultima arrivando a quota zero.
Navigando su internet ho trovato un manuale, ben fatto, in cui una dottoressa americana tratta la disassuefazione da tranquillanti. Ho capito che 1 goccia di clonazepam equivale a 2 mg di Diazepam. Su tale libricino viene riportato il diazepam come la benzodiazepina da preferire per le disassuefazioni ed inoltre si afferma la convenienza a scalare da 2 mg di diazepam di 0,5 o anche di un milligrammo ogni 1 o 2 settimane prima della sospensione totale.
Io non so se in queste disassuefazioni ogni medico psichiatra sia competente al 100% e poiché questo sito è il più rinomato d’Italia chiedo a voi professionisti di esperienza e dotati delle più recenti conoscenze scientifiche se devo temere di togliere l’ultima goccia di clonazepam senza utilizzare per qualche altra settimana una dose ancora minore di benzodiazepina, così come affermato sull’opuscolo prima citato. Chiedo al dottor Pacini in quanto visitando il suo sito ho notato che si occupa in modo particolare di dipendenze; ad ogni modo sarei grato a qualunque medico che interessato dalla tematica voglia rispondermi.
Inoltre avrei una seconda domanda: una volta tolto tutto il tranquillante avrò dei giorni di stress eccessivo durante il quale dovrò magari preferire di prendere dei giorni di congedo dal lavoro?
Ringrazio di cuore il sito e i medici che offrono gratuitamente consulti online.
Sono in cura con Sertralina 100 mg per depressione e ansia sociale e poiché per alcuni anni avevo assunto delle benzodiazepine, il mio psichiatra mi ha esortato a sospendere queste ultime. Il farmaco tranquillante che usavo mi è stato cambiato con il Clonazepam, del quale sto riducendo di 1 goccia a settimana: ora ne assumo solo 1 goccia al mattino da una settimana. In questi giorni, quando mi sento pronto devo togliere anche quest’ultima arrivando a quota zero.
Navigando su internet ho trovato un manuale, ben fatto, in cui una dottoressa americana tratta la disassuefazione da tranquillanti. Ho capito che 1 goccia di clonazepam equivale a 2 mg di Diazepam. Su tale libricino viene riportato il diazepam come la benzodiazepina da preferire per le disassuefazioni ed inoltre si afferma la convenienza a scalare da 2 mg di diazepam di 0,5 o anche di un milligrammo ogni 1 o 2 settimane prima della sospensione totale.
Io non so se in queste disassuefazioni ogni medico psichiatra sia competente al 100% e poiché questo sito è il più rinomato d’Italia chiedo a voi professionisti di esperienza e dotati delle più recenti conoscenze scientifiche se devo temere di togliere l’ultima goccia di clonazepam senza utilizzare per qualche altra settimana una dose ancora minore di benzodiazepina, così come affermato sull’opuscolo prima citato. Chiedo al dottor Pacini in quanto visitando il suo sito ho notato che si occupa in modo particolare di dipendenze; ad ogni modo sarei grato a qualunque medico che interessato dalla tematica voglia rispondermi.
Inoltre avrei una seconda domanda: una volta tolto tutto il tranquillante avrò dei giorni di stress eccessivo durante il quale dovrò magari preferire di prendere dei giorni di congedo dal lavoro?
Ringrazio di cuore il sito e i medici che offrono gratuitamente consulti online.
[#1]
Gentile utente,
Partiamo da un concetto più semplice. Lei ha avuto lo schema di riduzione dal suo psichiatra, quindi come fare le già stato detto.
In rete avrà trovato il manuale del sito benzo.co.uk credo, e le indica che appunto il clonazepam è una delle benzodiazepine più maneggevoli nella disassuefazione. Infatti è così.
Ora però il fatto che questo anziché darLe conferma della bontà di ciò che sta facendo, la faccia bloccare sull'unica mossa che resta, è paradossale.
Qui non possiamo dare indicazioni (peraltro già avute dal suo medico), ma il problema non sussiste.
Partiamo da un concetto più semplice. Lei ha avuto lo schema di riduzione dal suo psichiatra, quindi come fare le già stato detto.
In rete avrà trovato il manuale del sito benzo.co.uk credo, e le indica che appunto il clonazepam è una delle benzodiazepine più maneggevoli nella disassuefazione. Infatti è così.
Ora però il fatto che questo anziché darLe conferma della bontà di ciò che sta facendo, la faccia bloccare sull'unica mossa che resta, è paradossale.
Qui non possiamo dare indicazioni (peraltro già avute dal suo medico), ma il problema non sussiste.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Mille grazie per l'immediata risposta dottor Pacini.
Sì il manuale è su quel sito dottore. In realtà proprio da quel materiale mi è sorto il dubbio tra clonazepam e diazepam.
Comunque sicuramente avrò saltato di leggere del clonazepam.
Comunque dottore dalla sua risposta si evince la conferma della bontà dello schema del mio psichiatra. Mi scusi, non voglio sembrare scettico dei consigli del mio medico, ma avendo questo strumento del consulto ho voluto far luce sui miei timori.
Dottor Pacini se può rispondere anche alla seconda domanda ne sarei davvero felice e rincuorato; parlo dell'astinenza dopo raggiunto la quota zero benzodiazepine.
Sì il manuale è su quel sito dottore. In realtà proprio da quel materiale mi è sorto il dubbio tra clonazepam e diazepam.
Comunque sicuramente avrò saltato di leggere del clonazepam.
Comunque dottore dalla sua risposta si evince la conferma della bontà dello schema del mio psichiatra. Mi scusi, non voglio sembrare scettico dei consigli del mio medico, ma avendo questo strumento del consulto ho voluto far luce sui miei timori.
Dottor Pacini se può rispondere anche alla seconda domanda ne sarei davvero felice e rincuorato; parlo dell'astinenza dopo raggiunto la quota zero benzodiazepine.
[#5]
Utente
Salve dottor Pacini,
sono 6 giorni che non prendo neanche una goccia del Clonazepam.
Devo dire la verità non ho risentito tanto l'astinenza. Ovviamente merito della Sertralina.
Unica cosa, paradossale, è aumentata tanto l'ansia sociale e la sensibilità emotiva; paradossale nel senso che il farmaco che agisce sul disturbo, la Sertalina, è rimasta alla medesima dose, 100 mg.
Il mio medico mi ha detto che il mese prossimo dovremo valutare se vi è remissione spontanea dei sintomi. Presumo che attribuisce la timidezza che ho in questi giorni, alla dismissione del Clonazepam.
Se ha tempo per rispondermi vorrei sapere se nella sua esperienza queste sensazioni che avverto sono normali, vista la dismissione, e cosa si intende per remissione non spontanea: cioè assumere altri farmaci?
sono 6 giorni che non prendo neanche una goccia del Clonazepam.
Devo dire la verità non ho risentito tanto l'astinenza. Ovviamente merito della Sertralina.
Unica cosa, paradossale, è aumentata tanto l'ansia sociale e la sensibilità emotiva; paradossale nel senso che il farmaco che agisce sul disturbo, la Sertalina, è rimasta alla medesima dose, 100 mg.
Il mio medico mi ha detto che il mese prossimo dovremo valutare se vi è remissione spontanea dei sintomi. Presumo che attribuisce la timidezza che ho in questi giorni, alla dismissione del Clonazepam.
Se ha tempo per rispondermi vorrei sapere se nella sua esperienza queste sensazioni che avverto sono normali, vista la dismissione, e cosa si intende per remissione non spontanea: cioè assumere altri farmaci?
[#8]
Gentile utente,
Neanche io devo evitare di esprimermi e di ribadire che è meglio evitare contorsioni mentali su ovvietà.
Remissione non spontanea vorrà dire con cura. Se l'ha detta il suo medico lo specifichi, altrimenti non si capisce da dove l'abbia presta questa espressione.
Neanche io devo evitare di esprimermi e di ribadire che è meglio evitare contorsioni mentali su ovvietà.
Remissione non spontanea vorrà dire con cura. Se l'ha detta il suo medico lo specifichi, altrimenti non si capisce da dove l'abbia presta questa espressione.
[#9]
Utente
Dottor Pacini, mi dispiace averle risposto un po' bruscamente.
L'ovvietà a cui si riferiva credo che riguardi il concetto che l'astinenza è astinenza e si sa che i sintomi associati sono poco piacevoli; concordo con lei.
Le mie contorsioni mentali si attivano perchè anche in passato sono arrivato a un passo dal togliere le benzodiazepine e purtroppo l'ultimo step non va mai a buon fine.
Troppo nervoso se utilizzo anche l'antidepressivo, troppa stranezza in ambienti sociali e già so che non recede col tempo ma anzi peggiora: sinceramente credo non sia buon senso sfidare la mia salute mentale in tal modo per una quantità minima di tranquillante. Così il mio medico mi ha consigliato di tenere quella goccia invece che associare altre terapie anti ansia perchè a quanto pare il mio disturbo non si stabilizza a dovere col solo antidepressivo.
Le rinnovo i ringraziamenti per il tempo che mi ha dedicato.
Buona serata dottor Pacini.
L'ovvietà a cui si riferiva credo che riguardi il concetto che l'astinenza è astinenza e si sa che i sintomi associati sono poco piacevoli; concordo con lei.
Le mie contorsioni mentali si attivano perchè anche in passato sono arrivato a un passo dal togliere le benzodiazepine e purtroppo l'ultimo step non va mai a buon fine.
Troppo nervoso se utilizzo anche l'antidepressivo, troppa stranezza in ambienti sociali e già so che non recede col tempo ma anzi peggiora: sinceramente credo non sia buon senso sfidare la mia salute mentale in tal modo per una quantità minima di tranquillante. Così il mio medico mi ha consigliato di tenere quella goccia invece che associare altre terapie anti ansia perchè a quanto pare il mio disturbo non si stabilizza a dovere col solo antidepressivo.
Le rinnovo i ringraziamenti per il tempo che mi ha dedicato.
Buona serata dottor Pacini.
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Gentile utente,
Se la sertralina è rimasta alla stessa dose, ovviamente non può essere responsabile di nessun aumento dell'ansia.
Se l'ansia aumenta togliendo le bdz, significa o che passerà, o che la cura con antidepressivi funziona ma in presenza di un fattore stressante (astinenza da bdz) non riesce a reggere bene, il che suggerisce che per reggere meglio possa essere incrementata.
Tenere una goccia dopo averne calate altre n come elemento di una cura a lungo termine non ha senso, e sul piano dell'idea che uno si fa del controllo della sua ansia può anche esser peggiorativo. Una goccia, al di l della goccia in sé, è la differenza tra prendere e non prendere nulla, quindi c'è un fattore psicologico maggiore.
Specialmente chi ha la tendenza a "analizzare" e rivoltare tutto per darsi delle spiegazioni è bene che ragioni su pochi elementi, uno per volta se possibile. Altrimenti si ritrova delle convinzioni paradossali, del tipo che se l'ansia aumenta è colpa di un farmaco che è lì alla stessa dose.
Se la sertralina è rimasta alla stessa dose, ovviamente non può essere responsabile di nessun aumento dell'ansia.
Se l'ansia aumenta togliendo le bdz, significa o che passerà, o che la cura con antidepressivi funziona ma in presenza di un fattore stressante (astinenza da bdz) non riesce a reggere bene, il che suggerisce che per reggere meglio possa essere incrementata.
Tenere una goccia dopo averne calate altre n come elemento di una cura a lungo termine non ha senso, e sul piano dell'idea che uno si fa del controllo della sua ansia può anche esser peggiorativo. Una goccia, al di l della goccia in sé, è la differenza tra prendere e non prendere nulla, quindi c'è un fattore psicologico maggiore.
Specialmente chi ha la tendenza a "analizzare" e rivoltare tutto per darsi delle spiegazioni è bene che ragioni su pochi elementi, uno per volta se possibile. Altrimenti si ritrova delle convinzioni paradossali, del tipo che se l'ansia aumenta è colpa di un farmaco che è lì alla stessa dose.
[#11]
Utente
Buon giorno dottor Pacini.
Le vorrei fare una domanda.
Innanzitutto la ringrazio, un po' in ritardo, per la sua precedente risposta, a cui non replicai per evitare di ripetere, in quel periodo di dismissione, le medesime domande.
Ho fatto due mesetti senza Clonazepam, aumentando sotto consiglio del mio medico la dose di Sertralina prima a 150 mg e poi a 200 mg. In pratica al contrario dei precedenti aumenti, in cui all'inizio si aggravava di brutto la sintomatologia ansiosa, per un paio di settimane a 150 mg non avvertivo sintomi di ansia da sospensione del Clonazepam. Poi ho cominciato ad avere un po'di ansia sociale. La stessa situazione con il successivo aumento. In pratica con la dose piena di Sertralina sentivo finalmente che il mio disturbo fosse compensato del tutto; il riposo notturno era ottimo e non avevo più quei fastidiosi picchi d'ansia di fine effetto tra le varie dosi di tranquillante. Ma come al solito pian piano si è ripresentata l'ansia sociale: timidezza eccessiva, mani che tremano e non sapere come fare a rilassarsi quando si è guardati insistentemente. Ad un certo punto mi cominciava a dare fastidio che chiunque potesse avvertire il mio disagio; qualcuno rideva esplicitamente di fronte alla mia timidezza.
Il mio medico mi ha detto che si era già reso conto che ci voleva un'aggiunta all'antidepressivo, seppur piccola, per tamponare questa timidezza. Un po' di benzodiazepina, o il Pregabalin.
Così, da 7-8 giorni mi ha prescritto quest'ultimo: 25 mg tre volte al giorno.
La verità è molto buono questo farmaco, mi dà anche una lieve disinibizione. Di notte però non riesco a dormire bene: è come se riavvertissi le micro-astinenze da benzodiazepine; così a sera lo psichiatra mi ha alzato la dose a 50 mg.
Ho il timore di ritornare al punto di partenza, cioè assumere dosi elevate di un farmaco sintomatico quando invece una goccia al mattino e una a sera di Clonazepam (dose raggiunta calando il farmaco per molti mesi) mi evitava questi fastidi da ansia sociale. In più ho il timore che il Pregabalin potrebbe portarmi ad essere un po'più irascibile.
Le vorrei chiedere se reputa valida la strategia del mio psichiatra ( cioè il Pregabalin) o tutto sommato sarebbe più "saggio" tenermi, per ora, quel minimo di Clonazepam, anche se senza grande senso. In tal modo starei sereno e potrei tentare in futuro la dismissione in poco tempo.
So che non può sbilanciarsi ma se può darmi un suo punto di vista sulla situazione le sarei grato.
Le vorrei fare una domanda.
Innanzitutto la ringrazio, un po' in ritardo, per la sua precedente risposta, a cui non replicai per evitare di ripetere, in quel periodo di dismissione, le medesime domande.
Ho fatto due mesetti senza Clonazepam, aumentando sotto consiglio del mio medico la dose di Sertralina prima a 150 mg e poi a 200 mg. In pratica al contrario dei precedenti aumenti, in cui all'inizio si aggravava di brutto la sintomatologia ansiosa, per un paio di settimane a 150 mg non avvertivo sintomi di ansia da sospensione del Clonazepam. Poi ho cominciato ad avere un po'di ansia sociale. La stessa situazione con il successivo aumento. In pratica con la dose piena di Sertralina sentivo finalmente che il mio disturbo fosse compensato del tutto; il riposo notturno era ottimo e non avevo più quei fastidiosi picchi d'ansia di fine effetto tra le varie dosi di tranquillante. Ma come al solito pian piano si è ripresentata l'ansia sociale: timidezza eccessiva, mani che tremano e non sapere come fare a rilassarsi quando si è guardati insistentemente. Ad un certo punto mi cominciava a dare fastidio che chiunque potesse avvertire il mio disagio; qualcuno rideva esplicitamente di fronte alla mia timidezza.
Il mio medico mi ha detto che si era già reso conto che ci voleva un'aggiunta all'antidepressivo, seppur piccola, per tamponare questa timidezza. Un po' di benzodiazepina, o il Pregabalin.
Così, da 7-8 giorni mi ha prescritto quest'ultimo: 25 mg tre volte al giorno.
La verità è molto buono questo farmaco, mi dà anche una lieve disinibizione. Di notte però non riesco a dormire bene: è come se riavvertissi le micro-astinenze da benzodiazepine; così a sera lo psichiatra mi ha alzato la dose a 50 mg.
Ho il timore di ritornare al punto di partenza, cioè assumere dosi elevate di un farmaco sintomatico quando invece una goccia al mattino e una a sera di Clonazepam (dose raggiunta calando il farmaco per molti mesi) mi evitava questi fastidi da ansia sociale. In più ho il timore che il Pregabalin potrebbe portarmi ad essere un po'più irascibile.
Le vorrei chiedere se reputa valida la strategia del mio psichiatra ( cioè il Pregabalin) o tutto sommato sarebbe più "saggio" tenermi, per ora, quel minimo di Clonazepam, anche se senza grande senso. In tal modo starei sereno e potrei tentare in futuro la dismissione in poco tempo.
So che non può sbilanciarsi ma se può darmi un suo punto di vista sulla situazione le sarei grato.
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Gentile utente,
Il pregabalin è una scelta sensata, le dosi sono per adesso molto piccole. E' un'alternativa ragionevole, anche se i dati più consistenti sono sul clonazepam. Non "quel minimo", perché non è un discorso di effetto, ma di efficacia preventiva, quindi i ragionamenti sui farmaci devono essere fatti rispetto alla dose efficace sull'obiettivo, non con l'idea di tenerne "poco".
Il pregabalin è una scelta sensata, le dosi sono per adesso molto piccole. E' un'alternativa ragionevole, anche se i dati più consistenti sono sul clonazepam. Non "quel minimo", perché non è un discorso di effetto, ma di efficacia preventiva, quindi i ragionamenti sui farmaci devono essere fatti rispetto alla dose efficace sull'obiettivo, non con l'idea di tenerne "poco".
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.2k visite dal 22/05/2016.
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