Una gravidanza, mantenendo queste cure, è pericolosissimo
Buongiorno,
mi chiamo Valentina e ho 25 anni. Da quando avevo 19 anni prendo psicofarmaci (sotto controllo medico-ospedaliero e in dosi molto piccole) per la cura di disturbi ossessivi-compulsivi. Nel corso di questi anni la cura è stata variata diverse volte, sia per dose che per tipo di farmaco, ma da tre anni circa è rimasta sempre invariata perchè è risultata molto efficace.
La cura consiste in 20 Mg di Paroxetina al giorno (farmaco: "Sereupin")e 15 gocce di Alprazolan al giorno (farmaco: "Xanax"), somministrate rispettivamente in 5 gocce alla mattina, 5 al pomeriggio e 5 alla sera. Da quando avevo 19 anni, più volte ho tentato di smettere le cure, diminuendo progressivamente e lentamente le dosi sotto controllo medico, ma a distanza di circa un mese dall'interruzione totale, il mio disturbo ricominciava a ricomparire tale e quale a prima delle cure, se non anche in forma più forte e insistente, per cui mi sono sempre ritrovata costretta a riprenderle, anche se l'effetto non era più efficace come prima, quindi seguiva un peggioramento.
Adesso sto benissimo, con il tipo di cura sopracitato, ho un bel lavoro, un fidanzato con il quale sto per sposarmi, ma mi assilla il pensiero che devo assolutamente smettere la cura, poichè vorremmo avere un bambino. Se fosse per me, io questa cura non la smetterei mai, perchè il pensiero che io possa stare dinuovo male, mi terrorizza. Sono anche consapevole, però, che rimanere incinta e condurre una gravidanza, mantenendo queste cure, è pericolosissimo per la salute del bambino. Continuo a pensare ad una soluzione, ma non vedo una via d'uscita, tanto che ultimamente mi sto rassegnando all'idea che forse un bambino non potrò mai averlo, a causa di queste cure, che non ho più assolutamente il coraggio e la forza di interrompere.
Chiedo un consulto e ringrazio tantissimo in anticipo per avermi ascoltata e consigliata.
Cordiali saluti
Valentina
mi chiamo Valentina e ho 25 anni. Da quando avevo 19 anni prendo psicofarmaci (sotto controllo medico-ospedaliero e in dosi molto piccole) per la cura di disturbi ossessivi-compulsivi. Nel corso di questi anni la cura è stata variata diverse volte, sia per dose che per tipo di farmaco, ma da tre anni circa è rimasta sempre invariata perchè è risultata molto efficace.
La cura consiste in 20 Mg di Paroxetina al giorno (farmaco: "Sereupin")e 15 gocce di Alprazolan al giorno (farmaco: "Xanax"), somministrate rispettivamente in 5 gocce alla mattina, 5 al pomeriggio e 5 alla sera. Da quando avevo 19 anni, più volte ho tentato di smettere le cure, diminuendo progressivamente e lentamente le dosi sotto controllo medico, ma a distanza di circa un mese dall'interruzione totale, il mio disturbo ricominciava a ricomparire tale e quale a prima delle cure, se non anche in forma più forte e insistente, per cui mi sono sempre ritrovata costretta a riprenderle, anche se l'effetto non era più efficace come prima, quindi seguiva un peggioramento.
Adesso sto benissimo, con il tipo di cura sopracitato, ho un bel lavoro, un fidanzato con il quale sto per sposarmi, ma mi assilla il pensiero che devo assolutamente smettere la cura, poichè vorremmo avere un bambino. Se fosse per me, io questa cura non la smetterei mai, perchè il pensiero che io possa stare dinuovo male, mi terrorizza. Sono anche consapevole, però, che rimanere incinta e condurre una gravidanza, mantenendo queste cure, è pericolosissimo per la salute del bambino. Continuo a pensare ad una soluzione, ma non vedo una via d'uscita, tanto che ultimamente mi sto rassegnando all'idea che forse un bambino non potrò mai averlo, a causa di queste cure, che non ho più assolutamente il coraggio e la forza di interrompere.
Chiedo un consulto e ringrazio tantissimo in anticipo per avermi ascoltata e consigliata.
Cordiali saluti
Valentina
[#1]
Gentile utente,
"pericolosissimo" non e' il termine adatto.
Infatti, vi e' controindicazione per l'uso di psicofarmaci ma tale controindicazione non e' assoluta e vanno considerati i rischi ed i benefici rispetto alla interruzione o meno del trattamento.
Certamente e' sconsigliato l'uso di benzodiazepine (per una sindrome da sospensione sul neonato dopo il parto) mentre gli antidepressivi possono essere utilizzati sotto controllo.
Personalmente, preferisco non utilizzare psicofarmaci in gravidanza soprattutto nei primi mesi, alcuni antidepressivi non possono essere utilizzati nell'ultimo trimestre.
In considerazione della programmazione che desidera fare per una gravidanza, discuta con il suo curante le possibili vie da utilizzare durante tale periodo.
Consideri che alcuni disturbi possono ridursi completamente e senza l'uso di farmaci durante la gravidanza grazie alla produzione ormonale.
"pericolosissimo" non e' il termine adatto.
Infatti, vi e' controindicazione per l'uso di psicofarmaci ma tale controindicazione non e' assoluta e vanno considerati i rischi ed i benefici rispetto alla interruzione o meno del trattamento.
Certamente e' sconsigliato l'uso di benzodiazepine (per una sindrome da sospensione sul neonato dopo il parto) mentre gli antidepressivi possono essere utilizzati sotto controllo.
Personalmente, preferisco non utilizzare psicofarmaci in gravidanza soprattutto nei primi mesi, alcuni antidepressivi non possono essere utilizzati nell'ultimo trimestre.
In considerazione della programmazione che desidera fare per una gravidanza, discuta con il suo curante le possibili vie da utilizzare durante tale periodo.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
oltre alla assunzione sotto stretto controllo medico e al fatto che in gravidanza il nuovo assetto ormonale "protegge" molto spesso da disturbi precedenti, non sottovaluti la possibilità di affiancare (adesso che è ancora in terapia, ed eventualmente se dovesse interromperla) un supporto di tipo psicoterapico per gestire al meglio l'eventuale ripresentarsi dei sintomi e comunque tutto l'iter della gravidanza.
cordiali saluti
oltre alla assunzione sotto stretto controllo medico e al fatto che in gravidanza il nuovo assetto ormonale "protegge" molto spesso da disturbi precedenti, non sottovaluti la possibilità di affiancare (adesso che è ancora in terapia, ed eventualmente se dovesse interromperla) un supporto di tipo psicoterapico per gestire al meglio l'eventuale ripresentarsi dei sintomi e comunque tutto l'iter della gravidanza.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 22/10/2008.
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